Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

Il 10 Dicembre 2007, hanno parlato della situazione Cesenate, e della Situazione Nazionale, degli immigrati, e l'On. Gozi ha introdotte le seconde generazioni. On. Sandro Gozi e On. Khaled Fouad Allam sono stati attivi anche nella realizzazione della modifica del testo sulla cittadinanza.
Nel mio breve intervento, ho chiesto che anche loro, a nome di tutte le tre associazioni di seconda generazione nazionali, di cui ho fatto una breve presentazione precedentemente, diano una spinta a questa legge, che non solo noi, ma anche loro ritengono molto importante.
Siccome l'immigrazione è giovane a Cesena (circa 10anni), le seconde generazioni sono di solito ancora nelle scuole dell'obbligo e superiori e poche nel mondo del lavoro, e perciò da qui che ho proposto, di effettuare se possibile delle partecipazioni di cui andare a presentare Associna, G2 e GMI; se nel caso fosse accettata. Chiedo se riuscite voi a mandare qualcuno in rappresentanza magari col del materiale da lasciare ai NUOVI ITALIANI!!!
Grazie.

P.S: una crisi, che ha annunciato anche il vicedirettore della Caritas, la il supporto delle nuove famiglie straniere ricongiunte, che si stanno sfasciando. e I nuovi Italiani, giovani e che vivono il malessere della doppia identità.

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Ciò che ci unisce è anche ciò che ci divide: La diversità!!!

La rete G2 aveva invitato Sandro Gozi a Intermundia 2007 (è venuto ad ascoltare all'open forum G2) e lui aveva ricambiato invitando la rete G2 a un seminario alla Camera sulla riforma legge cittadinanza (dover era intervenuta Lucia). Mi sembra che aveva invitato la rete anche a Cesena (aveva parlato con Moh. credo).

Khaled Fouad Allam invece lo avevamo sentito per telefono tempo fa ma è stato impossibile incrociarlo di persona, è in commissione affari cost. dove sono ancora sia la riforma legge cittad. che la riforma TU immigrazione.

Cilex, ottimo che sei andato all'incontro come rappresentante di Associna (cesena è una delle tue città , no? , anche se ormai mi sono un po' persa, ti facevo più del nordest) e abbia approfittato per citare anche la rete G2 e così il Gmi.

La rete G2 ogni volta che può cita anche Associna come esempio di seconde generazioni che si sono organizzate e hanno messo su un bel progetto di comunicazione e di riscoperta della reale Cina in Italia

Sull'andare nelle scuole: è assolutamente strategico per tutte e tre le realtà nazionali di figli di immigrati prednere contatto diretto con tutti gli alunni (quali che siano le loro origini) per capire cosa avviene sul territorio, nelle vite dei giovani, ma anche per dire loro che non sono soli e che si possono fare cose importanti insieme.

Si, infatti mi aveva detto che ha incontrato dei nostri delegati a Roma.
Grazie.

Sono stato contattato, dal nostro coordinatore di Roma, che gentilmente mi ha avvisato dell'evento. e da ciò ho deciso di partecipare.
e siccome era anche in prima serata, è stato piacevole anche per disponibilità di tempo. Anche se è finita alle 00.30; la gente che ha partecipato, non voleva più andare via. Hanno richiesto una giornata, con più possibilità di dibattito.

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Ciò che ci unisce è anche ciò che ci divide: La diversità!!!

come ho sottolineato già in un altro topic (specifico sulle iniziative nelle scuole), in base anche alla mia esperienza ritengo questo tereno delle scuole quello DECISIVO a medio e lungo termine (ma con la necessità di agirvi subito) per il futuro dei processi di interazione fra culture e realtà in Italia.

Devo però francamente registrare che é ancora il terreno su cui le Associazoni dei migranti e le forme autorganizzate o associative delle "econde generazioni" sono più asenti o debolmente presenti o tenute fuori (non con chiari NO, ma con ridicoli rinvii) dal "recinto" di un insieme di iniziaive monopolizate da soggetti taliani che se coinvolngono migranti e seconde generazioni lo fanno in genere cooptando nelle LORO iniziative (spesso finanziate e con cooptazioni spesso gratuite....) quei singoli migranti "esponenti" delle seconde generazioni (a cui così intanto assicurano "visibilità" e legittimazione presso le proprie realtà di origine in un alogica neocoloniale) che accettano di essere fiori all'occhiello e/o ascari.

La sfida vera sta a mio parere in 3 punti, rispetto al mondo scolastico (e on slo):
- essere capaci, migranti, seconde generazioni e italiani di altra condizione, assieme (e facendo perno sulle seconde generazioni) di PROGETTARE le uniziative, secondo uno schema che non sia folkloristico, "interculturale", ma che evidenzi soprattutto le "alterità miste e contaminate/contaminanti" che i sno in ogni "noi", in ogni "identità" e le loro connessioni;
- evitare di vedere le iniziative sull'"intercultura" come un qualcosa che si può agiungere al programma scolastico, senza rimetterlo n discussione al suo interno in termini di ontenuti, interdisciplinarietà, metodologie, ruolo degli alunni, rapporto col territorio, rapporto non solo con le cosiddette "culture altre" dei migranti ma pure con quelle egionali e locali della Penisola;
- non accettare più di fare da "fiore all'occhiello" o peggio da ascari di singoli presidi, assessori, politici, ong/onlus italiane (che spesso campano SUI migranti) e pretendere risposte chiare e in tempi acettabili fatte di SI concreti e di NO motivati e di cui le istituzioni si assumano le responsabilità.

Oni altra strada é solo un alibi per carrierismi individuali e buonismi ipocriti che incrementano perfino le incomprensioni, gli stereotipi ed i razzismi (tipo il qualunquistico "sprechiamo i soldi per gli stranieri....", .ecc.)

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"nostra patria é il mondo intero, nostra legge la librtà" (Malatesta)