Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: mescolanze
MessaggioInviato: 16 gen 2008, 13:29 
Clandestino

Iscritto il: 15 gen 2008, 12:06
Messaggi: 9
Località: milano
ciao a tutti!
qualcuno di voi ha già letto la mia presentazione e avrà già intuito di che cosa sto per parlare; mi scuso in anticipo se sarò un po' prolissa.

ho un fidanzato egiziano, e abbiamo intenzione di sposarci, non appena si risolverà una piiiiiccola questioncina burocratica che lo riguarda.

quando ci troviamo a parlare del nostro futuro, è tutto rose e fiori finchè pensiamo solo a noi due; le cose si complicano un po', o meglio sappiamo che si complicheranno un po', con l'arrivo dei figli, che entrambi vogliamo.
a questo punto vengono a galla tutte le paure (non parlo di dubbi, perchè siamo entrambi molto convinti della decisione che abbiamo preso) per le difficoltà cui inevitabilmente li esporremo.

infatti, se da un lato vediamo la ricchezza che potremo dar loro in termini culturali, non siamo così ciechi da pensare che filerà sempre tutto liscio (cosa più o meno impossibile in generale, quando si parla di figli!).

il mio ragazzo teme molto il razzismo, dice che saranno sempre indicati come "marocchini": beh, forse non sempre, ma capiterà.
io vedo di più le difficoltà legate alla religione (saranno musulmani, siamo già d'accordo), nei suoi aspetti più "pratici", come quelli alimentari (niente maiale e niente carne che non sia halal). so che in questo modo, ad esempio, metterò in difficoltà i miei genitori, ai quali mi dovrò per forza rivolgere per un aiuto ogni tanto (ho tutte le intenzioni di continuare a lavorare), e che si troveranno dei nipotini "diversi" dagli altri loro nipoti. le mie paure sono state rafforzate da un'uscita "a tradimento" di mia mamma: "insomma, a uno potrò dare un panino al prosciutto e all'altro no!". la mia risposta è stata un po' secca: "gli darai un panino al formaggio". mi fa spesso domande sulla crescita dei figli ("se sarà femmina, lui le permetterà di uscire la sera, come facevi tu?") però in aspetti che non riguardano direttamente i nonni. e lì infatti è molto più semplice rispondere.

lo so che le soluzioni si trovano per queste cose, ma mi spiace complicare la vita agli altri (dovevo pensarci prima? forse, ma l'amore non si dirotta facilmente!).
so che sarà molto più difficile rispondere in modo intelligente all'ignoranza che incontreremo, però è difficile anche pensare che il mio bimbo non sarà così libero di andare dai suoi amici a mangiare, o a una festa (parlo di bimbi piccoli, 4-5 anni) o piccole cose di questo genere, che però a una certa età sono così importanti nella costruzione dell'identità...

ora, a voi:
cosa vuol dire davvero nascere e crescere in un paese che non è pronto ad accogliere gli usi, il credo, la cultura che i vostri genitori vi hanno voluto trasmettere?
cosa vuol dire dover spiegare ogni due per tre che sì, avete quel cognome strano, però siete (anche) italiani?
cosa vuol dire ascoltare i racconti di un mondo completamente diverso da quello che avete intorno?
cosa vuol dire avere un padre che, anche con tutta la buona volontà del mondo, non sarà sempre in grado di aiutarvi a fare i compiti?
cosa vuol dire non poter mangiare come gli altri, perchè è stato scelto così per voi?
cosa vuol dire avere due genitori così diversi tra loro?
cosa vuol dire sentirsi "un po'... e un po' italiano", quando anche i tuoi documenti ti dicono che sei a metà tra due mondi (o sdoppiato in essi?)

io so che per crescere un figlio non basta l'amore, che occorre intelligenza, tempo, pazienza: queste ultime tre le chiedo anche a voi, perchè mi aiutiate a capire cosa potrebbe succedere.

ps: vi avevo avvisato che avrei scritto molto!


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MessaggioInviato: 16 gen 2008, 23:56 
G2 con doppia cittadinanza
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Iscritto il: 10 giu 2007, 10:11
Messaggi: 1010
Località: Roma
ti dico solo una cosa... e' bello pensare tante cose per il proprio figlio, pero' sappi che lui crescera' in un eta' diversa dalla vostra...quindi, per quanto riguarda i coetanei...razzismo ne subira' di meno, sempre se prende dal papa', se invece prende piu' da te...come nel caso di mia sorella...razzismo non ne sentira' per niente...inoltre volevo dire che per quanto riguarda la religione, le seconde generazioni con genitori di diverse religioni, crescono in modo mooolto laico, e il maiale quindi credo che al 90% delle probabilita' lo mangera', quindi non sara' un problema...poi per ulteriori chiarimenti e' meglio sentirci o chattare, e' un discorso troppo ampio. ok? fammi sapere

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MessaggioInviato: 17 gen 2008, 11:32 
Sergente di ferro
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Iscritto il: 03 lug 2006, 11:07
Messaggi: 2177
Località: Roma
io credo che...

Cita:
cosa vuol dire davvero nascere e crescere in un paese che non è pronto ad accogliere gli usi, il credo, la cultura che i vostri genitori vi hanno voluto trasmettere?


non credo che il paese non sia proprio pronto. diciamo che piano piano ci si sta abituando. comunque non è male cresce con due culture/tradizioni ecc... poi dopo un pò viene abbastanza naturale scegliere.

Cita:
cosa vuol dire dover spiegare ogni due per tre che sì, avete quel cognome strano, però siete (anche) italiani?


dù palle. però ogni volta che lo spieghi c'è una persona in meno che te lo chiederà.

Cita:
cosa vuol dire ascoltare i racconti di un mondo completamente diverso da quello che avete intorno?


non sarebbe male (come è successo a me) mantenere i contatti con il paese di origine. così anche quei racconti ti sembreranno normali.

Cita:
cosa vuol dire avere un padre che, anche con tutta la buona volontà del mondo, non sarà sempre in grado di aiutarvi a fare i compiti?


che sarai più bravo a scuola!!! :lol: (garantito!)

Cita:
cosa vuol dire avere due genitori così diversi tra loro?


non molto per un figlio.

Cita:
cosa vuol dire sentirsi "un po'... e un po' italiano", quando anche i tuoi documenti ti dicono che sei a metà tra due mondi (o sdoppiato in essi?)


nel migliore dei casi essere tutti e due! :wink:


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MessaggioInviato: 18 gen 2008, 12:20 
G2 regolarizzato
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Iscritto il: 04 lug 2006, 18:30
Messaggi: 283
Località: Roma
ma il tuo fidanzato è una seconda generazione o una prima?? questo non l'ho ben capito....perchè cambia le carte in tavola credo...
per esmperienza personale le coppie miste sono molto più complicate...è giusto farsi delle domande, ma allo stesso tempo dare il giusto peso alle cose e non star li a ragionare su tutto....se tuo figlio nascesse con una allergia alimentare per i nonni non sarebbe un sacrificio dargli una cosa più tosto che un'altra per pranzo...no?!

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vogliamo la cittadinanza senza se e senza ma!


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 Oggetto del messaggio: Re: mescolanze
MessaggioInviato: 19 gen 2008, 16:36 
In attesa del pds

Iscritto il: 17 apr 2007, 13:07
Messaggi: 87
Località: Londra
Che dirti Linda vorrei darti una soluzione ai tuoi problemi, ma la vita non e`rose e fiori.
Ci sara`razzismo ma in questo fronte la soluzione e`rimanare uniti come famiglia(nonni, zii e cugini inclusi piu`si e`meglio e`) ed affrontare i razzisti adeguatamente.

Stai sicura i misti sono persone che hanno tantissimo successo (guarda Obama mezzo white american e mezzo kenyota O.O ).
La cosa importante e`dare ai vostri una buona educazione (in tutti i sensi non solo scuola).

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Sta cittadinanza mi fa impazzire.


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 Oggetto del messaggio: Re: mescolanze
MessaggioInviato: 20 gen 2008, 13:26 
Clandestino

Iscritto il: 15 gen 2008, 12:06
Messaggi: 9
Località: milano
ciao a tutti!
grazie mille per le vostre risposte (pubbliche e private).
mi sembra chiaro che so bene che ci possono essere molte spine tra le rose, volevo solo sapere che tipo di guanti mi devo preparare a indossare, se bastano quelli da giardiniere o se devo cercare quelli di ferro, da armatura medievale!!

in breve, per samiretta: il mio ragazzo è egiziano al 100%, è in italia da 4 anni. per le questioni di alimentazione: un conto è un problema congenito, un conto è un limite che i genitori scelgono di imporre.
per jojo: sono molto fortunata riguardo alla mia famiglia, mia mamma ci ha ha già dato la sua "benedizione"; l'unico che mi potrebbe creare problemi è il mio fratello maggiore, ma tanto abita ad atene, non abbiamo molte occasioni per litigare! da parte della sua famiglia, ci sono molte più voci e più variegate: quello che chiedono a lui è se è sicuro di voler rimanere in italia, e crescere qui i suoi figli. e lui è sicuro.
pipit, grazie per le risposte: molto molto molto confortanti!!!
infine, el persiano: rispetto alla religione, siamo d'accordo che finchè i figli sono sotto la "giurisdizione" paterna (fino alla pubertà) cresceranno come bravi musulmani, poi però ogni loro decisione sarà accettata, sarà la loro scelta. purchè si ricordino sempre di rispettare i genitori!!

grazie a tutti, baci e buona domenica!


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 Oggetto del messaggio: Re: mescolanze
MessaggioInviato: 31 gen 2008, 02:32 
Sanatoria

Iscritto il: 30 gen 2008, 01:24
Messaggi: 57
secondo me hai fatto un grande sacrificio....ed anche un ingiustizia verso i piccoli....gli hai negato la possibilità di scegliersi la religione accettando di imporgli quella di tuo marito.....
poi alla domanda di tua mamma x la libertà, in genere, della nipotina io non faccio una grinza....
il razzismo lo subiranno di sicuro...perchè la gente vedrà in te una donna che ha rifiutato la libertà tipicamente occidentale x sottomettersi al marito......ciò che poteva essere una loro ricchezza può invece divenire una imposizione paternalista!
quale ricchezza se comanda il padre?....mussulmani....niente uscite....niente maiale...io nn vedo nulla di positivo in ciò ....io stavo x sposarmi con una mussulmana. ma nn ho mai pensato che avrei potuto imporre ai miei futuri figli la mia cultura.... ma che grazie alla nostra libertà democratica ed europea avrebbe potuto scegliere o professare entrambe le culture....


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 Oggetto del messaggio: Re: mescolanze
MessaggioInviato: 31 gen 2008, 14:12 
Lavoratore a nero

Iscritto il: 10 lug 2007, 07:17
Messaggi: 130
Località: roma
certo, imporre ai propri figli, da piccolissimi, di seguire la religione (in questo caso l'Islam, ma poteva essere qualsiasi) del padre é grave, vero? E quando mai i bambini figli di cattolici hanno il diritto di scegliere la religione? Sono battezzati alla nascita (non lo decidono certo loro), sospinti alla messa ed alla cresima in tenera infanzia, ecc.. Perché privilegiare quella imposizione di un'educazione musulmana é grave e invece privilegiare quella cattolica non lo é? Perché "l'Italia é cattolica"? Ma non lo é più, ufficialmente, da quando il Cattolicesimo ha perduto la qualifica di "religione di stato" che aveva col Concordato fascioclericale del 1929!

Io penso che i bambini dovrebbero conoscere la STORIA DELLE RELIGIONI (almeno delle principali, con luci ed ombre) E DEL PENSIERO LAICO ED ANCHE ATEISTICO, l'ETICA, la DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO, e la COSTITUZIONE e poi, da grandi, potrebbero segliere. Ma se si accetta che i genitori possano imporre, in Italia, ai figli l'adesione fin da piccoli al Cattolicesimo, al Protestantesimo, all'Ebraismo, perché si nega si possa fare lo stesso con quella all'Islam, all'Induismo, al Buddhismo?

Che ipocrisia!

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"nostra patria é il mondo intero, nostra legge la librtà" (Malatesta)


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 Oggetto del messaggio: Re: mescolanze
MessaggioInviato: 03 feb 2008, 16:53 
In attesa del pds

Iscritto il: 17 apr 2007, 13:07
Messaggi: 87
Località: Londra
Tammarinho..... pensa mooolto bene a quello che scrivi... :wink: Cavallo ha perfettamente ragione si impone la religione cattolica senza libertà di scegliere ai bambini.
Io sono davvero dell'idea che non bisogna imporre la religione ai bambini... (è vero che poi hai la cresima dove puoi scegliere ma è difficile poi non farla) ma aspettare che maturino per decidere se si sentono ispirati. :D

Da quello che dici io e il mio fidanzato sbagliamo ad imporre la religione cattolica ai nostri futuri figli dovremmo lasciarli scegliere..... (non sono contraria io e dubito pure lui).

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Sta cittadinanza mi fa impazzire.


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 Oggetto del messaggio: Re: mescolanze
MessaggioInviato: 05 mag 2008, 03:13 
Clandestino

Iscritto il: 05 mag 2008, 02:23
Messaggi: 2
be sapete che vi dico fare figli è una tra le cose più paradossali che ci possano essere niente ti fa sentire più degno di esistere allo stesso tempo è un miracolo riuscire a vivere. Sono xtrcmntrio con una figlia che spacca il mondo e lei come altri frugoletti che ho conosciuto imparano la vita alla grande riesce a ragionare più spedita rispetto a me alla sua età. In conclusione siamo noi a doverci convincere di dargli una possibilità chissà che poi prendano il meglio da noi genitori e a dispetto di razzismo o stronzate del genere trovino un futuro migliore possibile :D


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 Oggetto del messaggio: Re: mescolanze
MessaggioInviato: 05 mag 2008, 14:26 
G2 Integrato

Iscritto il: 22 mag 2007, 12:34
Messaggi: 574
Località: Milano
ciao josef, benvenuto!
ti va di presentarti nella sezione che abbiamo inaurgurato da qualche tempo?
niente di formale, due righe, quello che vuoi.
http://www.secondegenerazioni.it/forum/viewforum.php?f=19
grazie per il pensiero, i figli sono sicuramente una forza, che però va indirizzata nella
maniera giusta, educata..sembra tu stia facendo un ottimo lavoro, mi riferisco al senso auto-stima che probabilmente stai trasmettendo a tua figlia che come dici "spacca il mondo".


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 Oggetto del messaggio: Re: mescolanze
MessaggioInviato: 12 mag 2008, 20:07 
Clandestino

Iscritto il: 12 mag 2008, 18:32
Messaggi: 44
Cita:
il mio ragazzo teme molto il razzismo, dice che saranno sempre indicati come "marocchini": beh, forse non sempre, ma capiterà.


I figli sono un bene prezioso perché sono portatori di speranza e sono LORO che determinano se l'Amore dei genitori è stato unico o meno (intendo anche come rapporto tra te e il tuo ragazzo e il rapporto che entrambi avrete con i vostri figli)... Una cosa cosi importante NON POTETE FARLA decidere/dipendere dall'ambiente circostante... Ciò che più conta è che le cose funzionino tra voi due, il resto, verrà da se.

Cita:
io vedo di più le difficoltà legate alla religione (saranno musulmani, siamo già d'accordo)


Scusami, ma io mi sento in dovere di criticare questa frase in quanto ho avuto un'educazione cattolica... E' stata l'esperienza più brutta della mia vita, mia madre che insisteva per farmi andare a catechismo a fare "le preghierine", ecc... poi andavo all'oratorio dove le suore erano quasi delle "Gestapo" (ed è dire veramente poco); ho cambiato religione quasi subito... da "agnostico" sono passato ad "Ateo" straconvinto, solo da 3 anni mi sono "riavvicinato" alla spiritualità praticando una religione con cui m'identifico. Fate bene a crescere i vostri figli rispecchiando entrambe le vostre culture MA... dovete lasciare che siano loro a decidere in cosa credere e cosa fare (questo ovviamente quando raggiungeranno l'età della ragione)... Non è una critica nei vostri confronti come genitori, semplicemente, è la forma della frase che non mi piace molto! :(

Cita:
cosa vuol dire davvero nascere e crescere in un paese che non è pronto ad accogliere gli usi, il credo, la cultura che i vostri genitori vi hanno voluto trasmettere?
cosa vuol dire dover spiegare ogni due per tre che sì, avete quel cognome strano, però siete (anche) italiani?
cosa vuol dire ascoltare i racconti di un mondo completamente diverso da quello che avete intorno?
cosa vuol dire avere un padre che, anche con tutta la buona volontà del mondo, non sarà sempre in grado di aiutarvi a fare i compiti?
cosa vuol dire non poter mangiare come gli altri, perchè è stato scelto così per voi?
cosa vuol dire avere due genitori così diversi tra loro?
cosa vuol dire sentirsi "un po'... e un po' italiano", quando anche i tuoi documenti ti dicono che sei a metà tra due mondi (o sdoppiato in essi?)


Io non sono un genitore (sono ancora single) e non ho vissuto determinate esperienze, ma quando c'era qualcosa che non capivo, i miei nonni provavano a raccontarmelo secondo i "dogmi della religione", nel tuo caso, proverei a dire: "Allah ha voluto creare tanti individui diversi perché vuole che il mondo non sia solo grigio, nero o di un solo colore, ma colorato e vivace come la luce che si riflette nella rugiada o come l'arcobaleno dopo un temporale. Ad ogni suo figlio, indipendentemente dal colore, ha voluto dare la possibilità di dimostrare il loro rispetto per gli altri e in lui e purtroppo, quelli che vi prendono in giro e vi offendono, non sono molto bravi... Ma quando si uniscono, possono creare qualcosa di meraviglioso come voi!"

Ovviamente, il mio discorso è fatto da "profano" della religione islamica (e non so neppure se offende la sensibilità di qualcuno, in questo caso, porgo subito le mie scuse e sono pronto a modificare il thread in qualsiasi momento su richiesta). Il punto focale è che:"Il mondo è bello, perché pieno di colori!" E gli uomini, sono gli esseri viventi più belli perché possono esaltare questa bellezza. :)


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 Oggetto del messaggio: Re: mescolanze
MessaggioInviato: 25 mag 2008, 23:35 
Clandestino

Iscritto il: 15 gen 2008, 12:06
Messaggi: 9
Località: milano
scusate se tiro fuori una discussione vecchia, ma mi era sfuggito questo commento:

tammarinho ha scritto:
il razzismo lo subiranno di sicuro...perchè la gente vedrà in te una donna che ha rifiutato la libertà tipicamente occidentale x sottomettersi al marito...


scusa? in che senso, quale "libertà tipicamente occidentale" mi troverei a rifiutare? a chi mi dovrei sottomettere?

no, se qualcuno sa pronosticarmi con tale esattezza il mio futuro, magari me lo può anche descrivere meglio... quanti calzini laverò? e poi dimmi, ci saranno delle co-mogli nel mio avvenire? e sarò abbastanza umile e modesta e sottomessa da meritare una parola buona ogni tanto? e quante volte chiederò di poter parlare e questo mi sarà concesso?

lo so, è roba vecchia e magari tammarinho non leggerà nemmeno questa risposta... però mi ha infastidito molto e non potevo non rispondere.


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 Oggetto del messaggio: Re: mescolanze
MessaggioInviato: 26 mag 2008, 00:02 
Clandestino

Iscritto il: 15 gen 2008, 12:06
Messaggi: 9
Località: milano
ciao xaratos,
vorrei solo spiegare l'affermazione che non ti è piaciuta, quella riguardante la religione, ma non è detto che non stia per fare più danni!

"siamo già d'accordo" nel senso che lui mi ha chiesto di dare ai figli un'educazione religiosa, nella sua fede musulmana, ed io ho accettato, così come in tante altre coppie accade di chiedere ed accettare qualcosa di importante per il futuro.
un po' presuntuosamente penso che i miei figli sapranno da grandi decidere per se stessi e scegliere se proseguire un percorso o scegliere nuove strade.
infine, non è solo la religione ciò che si impone ai figli (imposizione che col tempo si trasforma in proposta): si fanno scelte per loro da subito, anche molto significative. a pensarci bene, non imponiamo loro anche dei genitori che non si sono scelti?
esagero ed estremizzo, ovviamente. però so che la fede religiosa può essere trasmessa in modo sereno, come è successo a me, e che questo non compromette anzi agevola la libera e matura riflessione in seguito, come è successo a me.

ciao!
linda


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 Oggetto del messaggio: Re: mescolanze
MessaggioInviato: 27 mag 2008, 01:11 
Clandestino

Iscritto il: 12 mag 2008, 18:32
Messaggi: 44
Voi, come genitori avete il DOVERE di educare i vostri figli secondo le vostre esperienze e le vostre capacità e ovviamente, si tratta anche "d'imporre" una disciplina e un'educazione ma di certo, devono esser lasciati liberi di "scegliere" la loro strada e le loro "iniziative" non devono essere "subito punite" o peggio ancora "stigmatizzate". Ciò che volevo dire io comunque, non era se dare o meno un'educazione islamica ai vostri figli... (quest'è comunque una decisione che spetta a voi e di cui, né io, né altri possiamo metter becco), ma semplicemente essere rigidi nei primi anni di vita per poi, lasciare piena libertà di azione (come appunto, hai descritto tu prima, quindi, su questo punto, ci troviamo perfettamente d'accordo).

Più che altro, ti dicevo come "potrebbe" (anche qui, siete tu e lui a dover scegliere il modo adatto) esser affrontato il problema dell'integrazione con i coetanei.


In alcune filosofie/religioni (specialmente orientali) anche la scelta dei genitori "non è casuale", cioé noi scegliamo di nascere in un determinato ambiente perché è li che dobbiamo fare la "nostra rivoluzione". A seconda della religione/filosofia che si segue, cambiano anche le "dinamiche" e le "imposizioni", quello che posso dirti... è che i vostri figli saranno fortunatissimi, perché potranno attingere ad un grande patrimonio di culture ed esperienze DIVERSE... Spetterà a loro poi, usare al meglio questo tesoro e vivere la loro vita. Ti confesso, che li invidierò. ;)

PS. Ciò che più detesto è che in molte famiglie, anche se i figli sono indipendenti/adulti/vaccinati/capaci, difficilmente avranno l'appoggio dei genitori se decidono di percorrere una strada "leggermente diversa" da quella indicata da loro. Per mia madre è stato un trauma sapere che non mi fregava più niente della chiesa/dei preti/delle suore/dei cristiani (per mio padre no, visto che si definiva comunista)... Adesso la storia si ripete quando ho provato a dire a mia madre che "desideravo un rapporto multietnico per poter offrire alla mia vita e ai miei figli un bagaglio di esperienze/cultura UNICO" la sua risposta è stata:"Meglio finocchio che sposato con una cinese!". Quando poi ho provato a dirle che ho ricominciato gli studi universitari.... è successo un putiferio. Il vero problema non è "imporre o meno" oppure "Educare", ma bensì "capire"... Molto spesso, ci si aspetta che i propri figli siano le nostre "fotocopie" ma spesso perdiamo di vista il fatto che sono INDIVIDUI DIVERSI DA NOI che vivono in un tempo diverso, con esigenze diverse e ovviamente, con un diverso modo di pensare/agire che possiamo condividere o meno.... Ma che in ogni caso, non dobbiamo mai "recriminare" con frasi fatte del tipo:"Te l'avevo detto che..." Mia madre fa sempre cosi, è per questo che io non le parlo quasi più e la cosa, mi mette tristezza e mi fa pensare ad una frase che recita:"L'inferno regna nel cuore di chi detesta suo padre e non si cura di sua madre..." perché se effettivamente questa frase è vera (e ti garantisco che lo è), io mi ritrovo perennemente all'inferno, non per scelta mia ovviamente... ma inevitabilmente, la mia "inadeguatezza al dialogo" è una causa contingente.


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