Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: tesi di laurea
MessaggioInviato: 16 ott 2007, 13:16 
Clandestino

Iscritto il: 16 ott 2007, 13:01
Messaggi: 4
Località: Roma
Ciao ragazzi,
mi chiamo Giulia e sono una ragazza italiana che sta per laurerasi in Lingue e Comunicazione Internazionele all'Università di Roma Tre!
Vorrei scrivere una tesi sulle seconde generazioni ma avrei bisogno di alcune informazioni che per ora non ho trovato sul vostro sito!In particolare(studiando lingue)la mia tesi dovrebbe principalmente orientarsi sui problemi linguistici,qualora ce ne fossero, che le seconde generazioni incontrano vivendo in un paese straniero,in questo caso l'Italia!
Sapreste aiutarmi??Sarbbe davvero importante!
Grazie
Giulia


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MessaggioInviato: 16 ott 2007, 13:58 
G2 Integrato

Iscritto il: 07 ott 2006, 12:07
Messaggi: 590
Località: Toscana
uno che nasce a Roma, Milano e Firenze. Studia nelle scuole italiane. cresce con compagni di classe che parlano tutti italiano, può essere ancora considerato una persona che ha dei problemi linguistici solamente perchè ha la pelle nera, gli occhi a mandorla o i suoi genitori provengono da un'altro paese?


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MessaggioInviato: 16 ott 2007, 14:34 
Clandestino

Iscritto il: 16 ott 2007, 13:01
Messaggi: 4
Località: Roma
sapevo che qualcuno di voi mi avrebbe frainteso...è ovvio che non penso che abbiate problemi linguistici e mi sebra di essere stata abbastanza chiara in questo,ma dal momento che sto conducendo una ricerca(nel mio campo universitario anche abbastanza comune)speravo di trovare in voi,anzi in te, un minimo di collaborazione.
Comunque nn importa,grazie per avermi risposto.

Ps:cerca cmq di essere meno duro con chi porge educatamente una domanda senza offendere nessuno.

Giulia


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MessaggioInviato: 16 ott 2007, 16:15 
Extra terrona
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Iscritto il: 03 lug 2006, 13:44
Messaggi: 3014
Località: roma
ehi giuggy se vuoi avere a che fare con figli di immigrati consapevoli ti consiglio di stare anche tu un po' al gioco e offenderti meno quando viene fatta una precisazione che per i G2 è importante.

Siccome tu ti sei avvicinata per studi a tematiche del genere mentre noi è una vita che siamo costretti a conviverci, capirai che su alcuni punti abbiamo il dente un po' avvelenato...

per noi alla fine si tratta di una questione anche personale , anche se vorremmo che non lo fosse...


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MessaggioInviato: 16 ott 2007, 16:40 
G2 regolarizzato

Iscritto il: 31 ott 2006, 17:31
Messaggi: 394
Località: Vercelli
io non credo che clandestino sia stato duro con te, anzi dovresti ringraziarlo.
gli studi che stai portando a termine dovrebbero averti insegnato l'importanza e il peso delle parole che si usano. invece tu scrivi a forum di seconde generazioni impegnate nel proprio percorso per il riconoscimento istituzionale e sociale del proprio status di cittadini italiani a pieno titolo e ti rivolgi a noi parlando di "problemi linguistici" e di bambini cresciuti in "un paese straniero".

bisogna fare attenzione, si rischia di offendere delle persone. anche perchè come è più volte ribadito nel sito la maggior parte di noi se non è nata in Italia, qui si è formata: non considera questo un paese straniero (anzi) e non ha problemi linguistici. (il problema linguistico è farci stare zitti...ma non è nostro)

E MI PERMETTO UNA CITAZIONE ARTISTICA: "è l'ignoranza che genera la violenza, è l'ignoranza che crea l'intolleranza".
precisati questi paio di punti essenziali, rifletti e magari riformula la richiesta di collaborazione... :wink: sarai più fortunata... :!:


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MessaggioInviato: 16 ott 2007, 16:42 
G2 regolarizzato

Iscritto il: 31 ott 2006, 17:31
Messaggi: 394
Località: Vercelli
P.S. anche noi siamo italiani...ma non solo...


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MessaggioInviato: 16 ott 2007, 17:15 
Clandestino

Iscritto il: 16 ott 2007, 13:01
Messaggi: 4
Località: Roma
è davvero un peccato che ve la siate presa...nn avrei MAI voluto offendere nessuno!

grazie comunque per la collaborazione!

Giulia


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MessaggioInviato: 16 ott 2007, 19:42 
G2 con doppia cittadinanza
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Iscritto il: 28 giu 2007, 22:16
Messaggi: 1848
Località: provincia di Perugia
tranquilla giu, non credo che alcuno di noi se la sia presa.

Chiedi pure in cosa possiamo esserti utili.
Saremo ben lieti di aiutarti per la tua tesi.

Però credo che sarai costretta (anche se penso che ne verrà fuori qualcosa di più buono) a riformulare l'oggetto della tua tesi, perchè la "lingua" è l'unico problema che non ci tocca minimamente...siamo costretti a disperare per molto meno. :roll:


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MessaggioInviato: 16 ott 2007, 20:03 
Amministratore

Iscritto il: 02 nov 2006, 13:30
Messaggi: 338
Località: roma
Ciao Giulia,
spero che tu non te la sia presa per le risposte precedenti, come dice il nostro amico Ahimsa quello che ci riguarda non sono i problemi legati alla lingua, perchè la maggior parte degli utenti di questo forum sono nati o sono arrivati in Italia nell'età prescolare, per cui sono degli italiani con delle origini diverse.
E' come se io ti chiedessi, sai parlare l'italiano? Come ti trovi in Italia?
Se leggi bene le risposte nei precedenti post, già ti può essere molto di aiuto per la tua tesi.
Saluti

_________________
Io sono la legge!!!


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MessaggioInviato: 16 ott 2007, 21:13 
G2 con doppia cittadinanza
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Iscritto il: 10 giu 2007, 10:11
Messaggi: 1010
Località: Roma
:) eheheh non prendertela, qua siam tutti pazzi ;) ...cmq per quanto riguarda problemi di lingua...direi zero...se dovessero essercene allora non saremmo g2 ma g1, capisci che voglio dire? anzi per i g2 arrivati "per ultimi" se dovessero esserci problemi di lingua, quelli sorgono quando si fa ritorno al o ai paesi di origine, per chi come me spiaccica solo qualche parola o per chi parla la lingua ma in modo goffo o antico... inoltre il paese straniero non e' l'italia... ma la mentalita' degli italiani di vecchio cogno. ;) chiaro? ciao laureanda! e in bocca al lupo! facci onore! :)

_________________
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MessaggioInviato: 17 ott 2007, 10:41 
Clandestino

Iscritto il: 16 ott 2007, 13:01
Messaggi: 4
Località: Roma
grazie per i chiarimenti...gli ultimi tre messaggi mi hanno davvero rincuorato...pensavo di essere stata scortese e di non essermene accorta!!!! :oops:
Ora potrò affrontare la mia tesi partendo da un punto di vista diverso ed è stato anche grazie alle "frecciatine" di qualcuno che mi ha fatto vedere la cosa da un punto di vista diverso...

Sbagliando si impara!!!

Grazie a tutti
Giulia


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MessaggioInviato: 21 ott 2007, 19:49 
G2 Integrato

Iscritto il: 22 mag 2007, 12:34
Messaggi: 574
Località: Milano
Cita:
Vorrei scrivere una tesi sulle seconde generazioni ma avrei bisogno di alcune informazioni che per ora non ho trovato sul vostro sito!In particolare(studiando lingue)la mia tesi dovrebbe principalmente orientarsi sui problemi linguistici,qualora ce ne fossero, che le seconde generazioni incontrano vivendo in un paese straniero,in questo caso l'Italia!


Benvenuta giuggy, mi spiace per l'aggressione di gruppo...alla fine siamo bravi ragazzi.
Più che di problemi linguistici, forse dovresti andare a trattare gli stati d'animo che potrebbero essere la causa di difficoltà e disagio soprattutto nell'età dell'infanzia/adolescenza.
Mi sembra strana infatti la reazione dei G2...ragazzi, volete dire che siete tutti perfettamente bilingue? o che non avete avuto nessun problema nel dover gestire l'uso di una lingua a casa e una a scuola? Oppure che conoscete solo l'italiano e avete dovuto rinunciare alla linguamadre dei genitori? Allora se è così c'è comunque un problema, ma non uno linguistico...

Ho notato che nessuno ti ha parlato di stati d'animo. Personalmente credo che il sentirsi e il far sentire "diversi", cosa che hai esplicitato più volte nella tua frase di presentazione, sia proprio questa la causa dei "problemi linguistici" dei figli dell'immigrazione.
Per tua conoscenza: esiste ormai un'ampia letteratura in materia di Italiano come L2, vedi sc. educazione/formazione.

In effetti giuggy, ne hai scritte di castronerie...attenzione alla tesi, potresti incontrare "una seconda generazione che vive in un paese straniero" nella tua commissione d'esame! 8)
In bocca al lupo


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MessaggioInviato: 21 ott 2007, 20:50 
G2 Integrato

Iscritto il: 06 lug 2006, 16:57
Messaggi: 529
Località: ROMA
Ciao, a volte la questione dei termini può scatenare qualche reazione che può sembrare aggressiva (ci pesa essere considerati stranieri) dal nostro punto di vista non è cosi e viene percepito male dall'opinione pubblica perchè non c'è abbastanza informazione, ma non è colpa di nessuno se siamo un fatto ancora in un certo senso nuovo, con calma e pazienza ce la faremo. Non credo si sia trattata di un'aggressione ma di un modo di scrivere magari un po secco, che non è legato a te ma ad una certa determinazione nell'esporre le proprie idee, che credimi non ha nulla di aggressivo se non nella forma troppo netta magari, benvenuta!

Se hai bisogno ponici pure delle domande e ti risponderà chi può

_________________
Luci
nè italo/straniera nè italo/estranea


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MessaggioInviato: 23 ott 2007, 15:46 
G2 Integrato

Iscritto il: 07 ott 2006, 12:07
Messaggi: 590
Località: Toscana
Mi scuso se sono stato frainteso e non volevo assolutamente mancare di rispetto a nessuno.

Premesso questo, ci tengo a sottolineare alcune questioni che ritengo molto importanti. Il “campo universitario” come Giulia hai definito il tuo ambito sta conducendo ricerche su questo argomento relativamente da poco, avendo considerato l’immigrazione come situazione emergenziale. Per la cronaca, si comincia a parlare di immigrazione già verso la metà degli anni 70. Nel 1975 appare sul prestigioso “Corriere della Sera” un’editoriale che ragiona su immigrazione e mondo del lavoro;editoriale firmato da Romano Prodi. Nello stesso anno il governo commissiona a DOXA un’indagine sul fenomeno dell’immigrazione nel mondo del lavoro. Sono passati più di 30 anni da allora e la società italiana, il legislatore, l’opinione pubblica, la classe politica, il mondo accademico, continuano a considerare l’immigrazione come un fenomeno emergente. Se è vero che gli immigrati esistono da più di 30 anni, è altrettanto vero che anche i loro figli sono sempre esistiti con loro. Alcuni sono venuti quando erano molto piccoli, moltissimi ci sono nati in questo bellissimo paese a forma di stivale. Addirittura i figli dei primi immigrati stanno mettendo su famiglia e nascono i loro figli, mentre noi scriviamo. Io non sono un’ esperto del settore linguistico anche se parte della mia formazione si è concentrato su questo settore. Ultimamente in Italia si fa largo l’idea di rendere uguali gli immigrati con i figli di immigrati. Sembra un gioco di parole ma in realtà dietro questa sottigliezza linguistica ci sono molte differenze. I figli di immigrati nati o cresciuti qui sono uguali ai loro coetanei italiani. Le variazioni che l’italiano ha subito in questi anni si rispecchiano anche in loro in tutto e per tutto, quindi non esistono delle differenze (almeno dimostrate fino ad oggi in modo scientifico) tra italiani nati da cittadini italiani in Italia e “nuovi italiani” nati da genitori non italiani in Italia. Qui faccio un’ inciso per sottolineare ancora una volta quanto la cittadinanza come intesa oggi in Italia è una questione del tutto burocratica e non indica assolutamente l’italianità o meno di qualcuno.
(un’ esempio significativo può essere:un cittadino brasiliano mai stato in Italia che scopre di avere avuto un bisnonno italiano e automaticamente prende il passaporto italiano e diventa cittadino a tutti gli effetti ; io nasco in Italia da genitori stranieri e per poter diventare cittadino italiano devo aspettare di compiere 18 anni senza mai lasciare l’Italia e solo allora posso fare richiesta per diventare cittadino).
Quindi l’Italia è il mio paese e non un paese straniero. Dicendo questo ovviamente si mina la base dalla quale la ricerca parte,cioè le difficoltà linguistiche che le seconde generazioni possono avere in un paese straniero.
Sarebbe molto interessante poter sapere che difficoltà linguistiche hanno i ragazzi che sono nati e cresciuti in Italia da genitori stranieri quando tornano nei paesi di origine dei genitori, e qui nel forum abbiamo illustri testimoni che ci possono dare delle delucidazioni su questo.
Ti prego di non prendere queste righe che ho scritto come una sorta di attacco ma semplicemente come un punto di vista di un diretto interessato e come spunti utili per fare un quadro più chiaro su questo argomento. E ovviamente noi siamo apertissimi al confronto su questi temi.
:wink:


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