Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

(ANSA) - SYDNEY, 7 DIC

Due film sulla vita di immigrati in Australia hanno vinto il prestigioso 'Afi Award', premio cinematografico piu' importante d'Australia. Assegnati a Melbourne dall' 'Australian Film Institute', i premi sono andati ai film 'Romolus, my father', e a 'The home song stories'. Quello dell'immigrazione e' un tema caro agli australiani. Su 21 milioni di abitanti, una persona su quattro e' nata all'estero.

Un po' come gli Stati uniti, che a parte i nativi, sono un paese di emigranti, che poi sembra che ci stanno da millenni. a proposito di film: qualcuno ha mai visto Gans okf New York di Scorsese? A parte ceh la seconda parte era pessima la prima parte è interessante, vista anche nell'ottica di un paese che si rivolge al passato per scardinare alcune convinzioni identitare assurde.

io ho visto Gangs of niùiorkese con di Caprio; non sò se è lo stesso.
Cmq ho stentato a credere che fosse veramente accaduto (o il film era esagerato, come è molto probabile ke sia, o la realtà è agghiacciante).

eddai che era divertente la prima parte del film . e poi dimostra quanto gli statunitensi, che c'hanno una gran spocchia di essere sempre il meglio del meglio e i più bigottoni vai a vedere che sono un paesello cresciuto su banditi, desperados e altro. e hanno una vita breve rispetto ad altri stati del mondo

l'altra sera, restando in tema, mi sono vista anche revolution con al pacino sulla guerra diindipendenza contro la gran bretagna. era tosto ma bello.

Sempre rigurdo al celodurismo pseudopatriottico dei figli illegittimi dei pilgrims fathers, ovvero i primi e peggiori e più sanguinari immigrati illegali degli Stati Uniti, ovvero i WASP, domani andrò a comprare "Storia del popolo americano dal 1492 ad oggi" di Howard Zinn, che racconta la storia degli iussei dal punto di vista, non dei presidenti, non del Congresso, non dei generali dell'esercito, non della Corte Suprema, ma della gente, degli operai, dei contadini, dei neri raccoglitori di tabacco e cotone, del soldato che andava a combattere nella guerra di secessione.
E la STORIA che ne viene fuori....è molto meno pomposa e nobile di quella che ci vogliono continuamente presentare.
(mi è arrivato l'assegno di Metropoli, e sarà interamente investito in librerie plurime, con l'unica eccezione di Mondadori, ovviamente )

ehi ma credo di averlo anche io a casa quel libro (è dell'anima gemella) che però ancora non ho letto. ho anche il libro "gang of new york" di un gironalista Usa, uno dei testi al quale si erano ispirati per la sceneggiatura del film di scorsese, se vuoi te lo metto da parte, ahimsa.

p.s.. cmq di caprio non mi piaceva in quel film , meglio il caratterista daniel d. l. e gli altri attori di contorno, tutti ben noti.