Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

gli studenti italiani partecipano alle mobilitazioni contro i tagli del Ministro Gelmini perchè vogliono "salvare il loro futuro", che vorrebbero in Italia ma che spesso è già pensato all'estero. Come si sentono e reagiscono le sec. gen a questo? La spinta verso l'estero è la stessa, dettata da un sistema che non permette un reale e veloce coinvolgimento dei laureati o è una risposta ad un ambiente non completamente accogliente, un paese che non fa sentire a casa propria le sec. gen.? le sec. gen. riescono o no a immaginare il loro futuro in Italia, e se non riescono, perchè? per gli stessi motivi degli italiani di origine italiana, o no?

e poi partecipano attivamente alle mobilitazioni, cortei, assembee, colletivi? sono consapevoli che attivandosi così, di fatto si battono per una paese che non li riconosce completamente? se sì, la cosa li frustra o li incoraggia di più?


fatemi leggere pagine e pagine di vostre opinioni

ricordo che una delle manifestazioni degli studenti di milano era stata intitolata ad Abba e si era parlato contro le classi separate nelle scuole dell'obbligo. Ne aveva parlato in un intervento uno degli studenti che aveva partecipato alla trasmissione di Santoro sull'Onda e Tagli gelmini. Ricordo in particolare lo studente che di cuore aveva detto: "niente classi separate per i bambini immigrati".

Forse in quel versante (studenti di origine italiana, magari anche ascoltatori della trx OndeG2) bisognerebbe anche far capire che non si deve parlare di "bambini o comunque seconde generazioni nati in Italia come degli "immigrati" ma "figli di immigrati"", è inesatto dire che ci nasce in Itale è un immigrato e inoltre non è una comunicazione utile l'avvicinare le seconde generazioni a chi è emigrato per lavoro o studi. Le nuove generazioni vanno informate di questo.

Mamma mia quante domande!
Paula, ti riferisci al "monociglio" ?Quello ha tenuto pure un'assemblea nel mio ex liceo, ha scatenato un "casino" a scuola che nemmeno t'immagini. "Era un pochino estremista", infatti i preside poi ha bandito la nostra rappresentante d'istituto! Tornando alle domande.
Prima di tutto le seconde generazioni sono cresciuti qui, hanno sì origini diversi, ma vivendo e essendo vissuti in Italia, subiscono e risentono del clima culturale e sociale, perciò anche noi abbiamo le stesse paure degli "italiani autoctoni", come quella di non trovar lavoro dopo che hai "penato" negli studi. Una nostra preoccupazione aggiuntiva è essere in regola con i documenti.
Siamo in tutto e per tutto ragazzi "normali", alcuni di noi s'interessano della politica e questioni sociali, altri se ne fregano. Scendiamo in piazza per protestare se crediamo nelle idee proposte, altriemti no. Anche nelle manifestazioni appena fatte, c'erano figli d'immigrati. Il paese non ci considera ancora, ma tanti di noi ci sentiamo ugualmente italiani e protestare per le leggi ingiuste o semplicemente partecipare attivamente pur non essendo "cittadini" ci rende più "italiani" di molti. Informarsi e occuparsi del proprio paese ( Italia) significa essere integrati ed è anche un modo per mostrare che il tessuto sociale è mutato, che noi ci siamo, che noi siamo "voi". E' anche un passo per penetrare nelle coscienze altrui e farli rendere conto che della nostra esistenza.

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L'indifferenza è la peggior malattia dell'UOMO.

mamma mia...ormai sei stata contagiata dai G2 scrittoroni!

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Studenti in piazza x difendere....cosa il loro futuro??????
Oramai, sn una pessimista, qui nn c'è futuro, sl casini e rotture del c.zzo!!
ke delusione l'Italia...

Ecco. Tipico attegiamento di rigurgito.
No no no mia cara, così non va bene, vieni in terapia da G2 e vedrai come ti recuperiamo attraverso sedute di affetto incondizionato, ricerca dell'identità, dinamiche di gruppo, lavoro di squadra ed obiettivo comune: perfezionamento della società. Il tutto gestito dai nostri professionisti di cittadinanza attiva e consapevole G2, nel massimo della serietà, con le più moderne tecniche di impegno politico e civile.

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Cinese fasullo

Sn così delusa da qst paese che mollarlo puo' essere un benedizione....
A mia madre, hanno detto che per la cittadinanza italiana....deve aspettare altri due o tre anni.....quando è dal 2003 che ha fatto la richiesta!!!
Nn c'è la faccio, mi sembra di vivere tra il fuoco e l'acqua.
Acqua, xkè il mio paese di origine, è in stato di guerra civile...almeno a milano, nn rischio un proiettile in testa.
Fuoco,xkè qst paese nega i diritti più elementari ai suoi cittadini...e poi si proclama paese civilizzato e moderno.
Mah? Eppure sn legata qui...
Studio il francese e l'Inglese in strutture private e già fatto qualche test linguistico..il mio futuro è già prioettato verso l'estero....
Un paese che nn investe sul futuro,sulla ricerca,sulla famiglia... è un paese che sceglie la sua rovina....
Spero di finire bn questi due ultimi anni di liceo e di diplomarmi cn un bu punteggio...e poi seguirò mia cugina probabilmente in Francia....anche se ho un po' timore a lasciare i miei amici, parenti e dv ammetterlo anke l'Italia...visto che sn nata qui.

Ragazzi, ne stiamo sperimentando di tutti i colori, e tutto ciò non fa che renderci sempre più coscienti sull'urgenza del raggiungimento dell'uguaglianza e della parità di fatto tra tutti gli individui, uomini e donne di ogni colore, lingua, etnia, religione. E questa consapevolezza deve trasformarci nei detonatori di questo sistema.
Smontiamo questo mondo, e ricostruiamone uno migliore.
(trasformiamo questa città in un' altra **** di città!)





tanti giduini, il sottoscritto compreso, hanno bisogno di un po' di 'training motivazionale'.
Vogliamo contattare napoletone?

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Essere umano in divenire