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Diritti al punto

“Diritti al punto”, cortrometraggio di 15′ realizzato dal Centro Interculturale in collaborazione con l’Associazione Nausicaa e firmato dai giovani Murat Cinar e Cinzia Lazzaro, presenta un’ampia serie di interviste a persone comuni, professori universitari e politici di ogni schieramento con l’obiettivo di dare voce ai diversi punti di vista dell’odierno dibattito su questo tema cruciale per la democrazia in Italia.

Diritti al punto – prima parte
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=YCKntNrq4x4[/youtube]

Diritti al punto – seconda parte
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=b7ljAYxKAR8[/youtube]
Canale YouTube di CIConYOU.

Centro interculturale della Città di Torino – Diritti al punto.

Alcune recenti sentenze molto importanti per i figli di immigrati

Tribunale di Milano: Anche i cittadini di paesi non appartenenti all’Unione Europea possono accedere al pubblico impiego

https://www.secondegenerazioni.it/forum/viewtopic.php?f=5&t=2784
Testo dell’ordinanza:

http://www.asgi.it/public/parser_download/save/tribunale_milano_ordinanza_11012010.pdf

Tribunale di Brescia: Discriminatoria e dunque illegittima l’ordinanza del Comune di Chiari (BS) che esclude i non cittadini dall’erogazione di borse di studio per studenti meritevoli

http://www.asgi.it/home_asgi.php?n=765&l=it
Testo dell’ordinanza:

http://www.asgi.it/public/parser_download/save/tribunale_brescia_ordinanza_19012010_4536.pdf

Licenziato perché marocchino. Il giudice: reintegrate quel professore

Un giudice del lavoro del Tribunale di Genova,  ha ordinato il reintegro  di un insegnante di origini marocchine – Simohamed Kaabour, 28 anni, cresciuto e laureato a Genova.

Simohamed: «…Ho continuato a chiedere giustizia per una questione di principio. E perché altri stranieri come me abbiano la possibilità di insegnare nelle scuole italiane, contribuendo alla crescita culturale di tutti….ero fiducioso, ho sempre creduto nella giustizia italiana. Sono contento di passare alla storia di questo Paese, che è anche il mio Paese. In un periodo che non è certo dei migliori..Io ho avuto la fortuna di essere ‘contaminato´ da due culture straordinarie – marocchina ed italiana -, e credo mi abbia permesso di essere una persona migliore. Conoscersi, comunicare: non c´è lezione migliore per qualsiasi studente, e di qualsiasi età».

http://genova.repubblica.it/dettaglio/licenziato-perche-marocchino-il-giudice:-reintegrate-quel-professore/1836681

https://www.secondegenerazioni.it/forum/viewtopic.php?f=5&t=2783

FORTE E CHIARO, CITTADINANZA ORA! Conferenza Stampa G2 alla Camera dei Deputati 18/11/09

G2 Conferenza stampa Camera dei Deputati

L’APPELLO della Rete G2 alla Conferenza Stampa

Oggi, la Rete nazionale di figli di immigrati, G2-Seconde generazioni, si presenta in questa sede, la Camera dei Deputati, per sollecitare l’approvazione di un testo di legge che modifichi la normativa vigente per la concessione della cittadinanza, determinata da una legge del 1992, la legge numbero 91, dove l’eventualità di figli di immigrati cresciuti in Italia è a malapena presa in considerazione.

La Rete G2 chiede un testo di legge che includa le cosiddette seconde generazioni, che siano esse nate in Italia o all’estero ma cresciute in italia.

Già in passato le scorse legislature si sono aperte ad una necessaria modifica di questa legge, ma fin’ora non c’è stato un impegno concreto da parte del legislatore nell’approvare una legge che finalmente regoli adeguatamente la questione della concessione della cittadinanza in generale, e in particolare crei le condizioni per cui le seconde generazioni cresciute in italia abbiano gli stessi diritti e opportunità dei loro coetanei figli di italiani, e non debbano sentirsi straniere in patria.

Nei prossimi giorni, presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, saranno in discussione le proposte di modifica della legge n.91 del ‘92.

Si discuterà insomma, del nostro futuro, del futuro di molti figli di questo Paese – molti dei quali già adulti.
Vorremmo, Onorevoli Parlamentari, che ci venga riconosciuta la cittadinanza italiana secondo un principio di ius soli, e non più solo in virtù dello ius saguinis. E per quelli che arrivano in Italia da piccoli, vorremmo che prima del compimento della maggiore età anche loro possano diventare cittadini.
Infatti, è da bambini, tra i banchi di scuola e giocando nei cortili, che avviene quella che in molti chiamano integrazione e che noi intendiamo socializzazione, tanto più se ci si riferisce a soggetti che sono in Italia da sempre o quasi. E’ da bambini che nasce l’istinto della consapevolezza di essere cittadino di un certo Paese; è da bambini che si iniziano a mettere radici in quella che si dovrebbe percepire come casa. E non è questo, On. Parlamentari, che fa di un Paese il proprio? Oggi siamo come alberi che crescono radici in un terreno che poi ci viene negato e noi non ci rassegnamo ad essere alberi senza radici.

La Rete G2 auspica che il nuovo testo di legge, oltre ad essere approvato in tempi brevissimi, non si dimentichi di chi è già maggiorenne e non ha ancora potuto ottenere la cittadinanza italiana a causa delle storture e delle lacune dell’attuale normativa.
Oggi, la Rete G2 chiede, a nome dei quasi 900.000 minorenni e delle altre migliaia di maggiorenni, tutti figli d’immigrati già presenti in Italia, che ci venga data la possibilità di partecipare e contare in questo Paese come
cittadini a pieno diritto.

Infine, chiediamo accoratamente che questo Parlamento non ci illuda e soprattutto non ci deluda, chiedendoci di aspettare ancora.

I tempi sono già maturi per permettere a tutti noi di essere italiani e fieri di esserlo, non solo nello spirito, ma finalmente anche sulla carta.

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A questo link potete visionare una galleria immagini della Conferenza stampa.

I video del TG3 dedicati alla Conferenza stampa:

Tg3 – Rete G2 @ Camera dei Deputati – Legge Cittadinanza “Sarubbi-Granata”
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=OcZlPn2QSFU[/youtube]

Figli di immigrati vogliono essere riconosciuti come italiani
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-46f03e7f-ec18-422f-b38a-66333815ce4b-tg3.html?p=0

Gap e simili

LettoStamane mi sono svegliato e mi sono vestito. E fin qui niente di anormale, mica è mia abitudine andarmene in giro nudo. Mi sono vestito con gli abiti che avevo, la sera prima, messo sul letto, proprio sopra le coperte (con qualunque cosa mi copro per dormire, la chiamo comunque coperta). E lì ho avuto un momento di riflessione: ma voi (italiani con e senza cittadinanza) dove li mettete i vestiti che indossate il giorno prima di andare a dormire? Io li ho messi sempre o sulla sedia e nel caso di una sua mancanza, sul letto, col rischio sempre che me li ritrovi per terra la mattina dopo.

Cambiando argomento vi parlo di comportamento, senza volerlo ho fatto rima…

Premesso che i miei compagni di università sono persone squisite, ho avuto modo di constatare un loro strano comportamento che mi ha dato un leggero fastidio. Mi è capitato la prima volta mesi fa. Situazione: 3 persone tra cui io e due miei compagni di corso; uno lo conosco bene, l’altro un po’ di meno. Comincio a parlare con quello che conosco meno, quello che conosco di più all’inizio non parla. Poi improvvisamente, quello che conosco di meno comincia a parlare con quell’altro, comportandosi come se io fossi invisibile. Mi sono dato varie spiegazioni: 1) quello che conosco meno si è impressionato così tanto che non riesce a concepire che un cinesaccio de roma parli fluentemente italiano. 2) divento trasparente nel durante. 3) le mie opinioni contano poco. 4) chi li capisce sti padovani!