Integrazioni?

Ragazzi/e ho una brutta notizia/scoperta per voi -ma probabilmente lo sapete già meglio di me-, ovunque andiate, in qualunque parte del mondo, sarete sempre e comunque stranieri… Immaginate: tornate nel Paese dove sono nati i vostri genitori a lavorare -e vivere-, vi ambientate, per carità, in poco tempo, mangiate cibo del luogo con disinvoltura, vivete la vita del luogo con disinvoltura e a vostro agio fate quello che fanno gli altri. Tanto il vostro aspetto non vi tradisce, i vostri tratti somatici sono tal quali a quello degli indigeni. Ma…

…ragionate da italiani, anche se parlate la lingua la vostra lingua è rimasta fossilizzata. Riuscite ad afferrare quello che dicono gli altri, ma non comprendete mai il 100%. Non conoscete a fondo l’ambiente e le abitudini.

Mi spiace per voi, ma vi sentirete comunque stranieri.

Ora sostituite la seconda persona plurale con un “tu”.

Otterrete un monologo di uno straniero-ovunque.