Infanzia, Rete G2: “Serve riforma della cittadinanza, 7 anni fa l’appello a Napolitano”
In occasione del 25° anniversario dell’approvazione della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia, la Rete G2 richiama l’attenzione su un problema che resta ancora irrisolto: la riforma della legge 91/92. Il 20 novembre 2007 il primo appello pubblico al Presidente della Repubblica da G2
“Mi chiamo Ian, studente del liceo scientifico Newton di Roma. Sono figlio di immigrati, quello che chiamano una seconda generazione dell’immigrazione. Sono un ‘italiano’ con il permesso di soggiorno, sono nato e cresciuto a Roma, ma non ho la cittadinanza italiana. Questo non per mia scelta, ma perché l’attuale legge non me lo consente”. Era il 20 novembre 2007 quando, in occasione della Giornata Nazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, fu lanciato al presidente Giorgio Napolitano il primo appello pubblico per una riforma della legge sulla cittadinanza. In questi anni la percentuale di bambini di origine straniera nati in Italia è cresciuta in modo sempre più evidente: oggi sono oltre un milione i figli degli immigrati presenti sul nostro territorio, di cui 600.000 nati in Italia. In occasione del 25° anniversario dell’approvazione della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia, la Rete G2 – Seconde Generazioni vuole richiamare l’attenzione su un problema che resta ancora irrisolto e che riguarda i figli dell’immigrazione: siamo convinti che sia fondamentale riformare la legge 91/92 affinché sia possibile parlare veramente di infanzia tutelata, con una normativa più aperta verso i bambini nati e/o cresciuti in Italia da genitori immigrati. Guardiamo con particolare favore anche all’istituzione dell’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’intercultura di cui Rete G2 fa parte. “Quest’anno è ripreso il dibattito in Parlamento e ci appelliamo a tutte le forze politiche coinvolte affinché si adoperino per dare finalmente al paese una nuova legge sulla cittadinanza”, afferma Ian Sali, oggi 23enne, presidente di Rete G2, “abbiamo origini straniere, ma siamo anche figli dell’Italia”.
Rete G2 – Seconde Generazioni