In arrivo la tassa sul permesso di soggiorno
ROMA - Cambia il reato di clandestinità. Le commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato hanno licenziato ieri notte, dopo una seduta no-stop di cinque ore terminata all'una, il ddl sulla sicurezza approvando un emendamento del governo che modifica l'articolo 9, quello che, nella formulazione originaria del testo, prevedeva il carcere da sei mesi a quattro anni per gli stranieri che entrano illegalmente in Italia.
Nella nuova formulazione approvata dalle commissioni si prevede ora che l'immigrato clandestino sarà punito con una sanzione pecuniaria da 5 mila a 10 mila euro. Il reato si estinguerà con il pagamento della contravvenzione. In caso di non pagamento il clandestino sarà sottoposto a un processo davanti al giudice di pace che ne decreterà l'espulsione. Il ddl è già stato calendarizzato per l'aula del Senato martedì 11 nel pomeriggio.
L'emendamento sul reato di clandestinità contiene però un'ulteriore novità. Nel testo originario del disegno di legge si prevedeva infatti solo il reato di ingresso illegale. Ora invece, nel nuovo testo licenziato per l'aula della commissioni, la previsione della sanzione pecuniaria fino a 10 mila euro al posto del carcere colpirà anche chi permane illegalmente in Italia. Cioè anche il soggiorno irregolare. Potrebbero quindi essere coinvolte colf e badanti con permesso di soggiorno scaduto, o studenti stranieri e turisti con visto scaduto che si trattengono oltre i tre mesi previsti dalla legge. Di conseguenza, come prevede il nuovo testo approvato dalle commissioni, se non pagheranno la contravvenzione verranno sottoposti a processo davanti al giudice di pace ed espulsi in caso di condanna.
Queste le novità. In attesa però che il testo definitivo arrivi nell’aula del Senato, sono stati ritirati alcuni tra gli emendamenti più contestati. In particolare quello presentato da cinque senatori della Lega, che prevedeva l’obbligo di denunciare gli stranieri irregolari che facevano ricorso alle strutture sanitarie. Un emendamento che aveva provocato molte polemiche e prese di posizione da parte di medici e associazioni.
“Gli effetti di tali modifiche possono essere devastanti sul piano del diritto individuale e della salute pubblica oltre che essere inaccettabili sul piano deontologico”, aveva protestato Salvatore Geraci, presidente della Società italiana di medicina delle migrazioni (Simm). Sulla stessa linea Medici senza frontiere (Msf), Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi). Contro l’emendamento si era pronunciato anche l’Ordine dei medici.
Nella seduta delle due commissioni del Senato è stato ritirato un altro emendamento della Lega, che avrebbe reso più difficile costruire nuove moschee. Il testo prevedeva l’obbligo di indire un referendum popolare per la costruzione di nuovi edifici di culto per fedi religiose che non hanno un accordo con lo Stato italiano.
Arriva poi nel testo del ddl anche il registro per i senza fissa dimora. E’ stato infatti approvato un emendamento del governo che stabilisce che presso il ministero dell'Interno venga istituita un’anagrafe dei cosiddetti “invisibili”, che non potranno ottenere automaticamente l’iscrizione anagrafica. Questa sarà subordinata alla verifica, da parte dei Comuni, delle condizioni igienico-sanitarie del luogo in cui il richiedente intende fissare la residenza.
Passa anche il permesso di soggiorno a punti, proposto dalla lega nel ddl. Sarà però compito del governo disciplinare la materia con un provvedimento successivo che ne stabilirà il meccanismo. Le commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato hanno infatti approvato una versione riformulata dell'emendamento del Carroccio che stabiliva, come con la patente, una concessione di 10 crediti iniziali con decurtazione in caso di violazione delle leggi fino a perdere completamente il diritto a restare in Italia. Il nuovo testo prevede anche l’obbligo di firmare un “accordo di integrazione” e la tassa di 200 euro sia per ottenere il permesso, sia per la domanda di cittadinanza, oltre al test sulla conoscenza della lingua italiana per ottenere il permesso Ce (l’ex carta di soggiorno). Confermata poi la proposta del governo di aumentare gli anni di convivenza dopo il matrimonio per ottenere la cittadinanza italiana.
(7 novembre 2008).
http://temi.repubblica.it/metropoli-onl ... iorno/?h=0