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MessaggioInviato: 21 set 2008, 21:36 
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Iscritto il: 10 giu 2007, 10:11
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tratto da: http://www.corriere.it/cronache/08_sett ... aabc.shtml

MILANO - Dopo alcuni momenti di tensione tra manifestanti e forze dell'ordine, una delegazione composta di tre persone tra cui lo zio di John, uno dei ragazzi che era con Abdul Guibre, il ragazzo ucciso domenica scorsa a Milano, è stata autorizzata a superare il cordone di Polizia per lasciare dei biscotti simbolici di fronte al bar «Shihing». Uno di loro si è inginocchiato per pregare. «Non vogliamo la violenza, solo la giustizia - ha detto rivolto ai giornalisti presenti uno dei tre ragazzi - la violenza non serve a niente».

I BISCOTTI - E ancora rivolto ai giornalisti, con un biscotto in mano, diventato simbolo della manifestazione, ha detto: «Ecco per cosa lo hanno ucciso. Per un biscotto. Aveva solo 19 anni. Guardate italiani per che cosa si uccide». La delegazione è stata fatta passare dopo che tra manifestanti e Polizia si sono verificati piccoli incidenti come lancio di bottiglie, ma non ci sono state cariche da parte delle Forze dell'Ordine. I manifestanti infatti inizialmente volevano passare tutti in processione davanti al bar e non accettavano l'idea della delegazione. Durante questi momenti di tensione, una bottiglia ha colpito al ventre un operatore di Sky che però non ha riportato ferite. Il gruppo di manifestanti si era staccato dal corteo principale per raggiungere l'ingresso di via Zuretti con striscioni per salutare Abba ma era stato bloccato dalle forze dell'ordine.

IL CORTEO - In precedenza si era conclusa la manifestazione autorizzata in piazza Duomo prima che il gruppo di circa 400 persone , desse vita a un corteo non autorizzato dirigendosi verso il bar «Shining» di via Zuretti. Agli amici del ragazzo (italiano originario del Burkina Faso) e a molte decine di immigrati di colore, che erano alla testa del corteo, si erano aggiunti anche giovani dei centri sociali e altri manifestanti al grido: «Vergogna, giustizia, siamo africani non animali». Prima c'era stata qualche spinta e momenti di tensione in piazza San Babila: qui il corteo avrebbe dovuto proseguire lungo corso Europa ma un gruppo di manifestanti ha cambiato percorso imboccando corso Vittorio Emanuele e dirigendosi verso il muretto dove il sabato pomeriggio i ragazzi sono soliti ritrovarsi per ballare la break dance.

TENSIONE - Successivamente un gruppo di manifestanti aveva percorso alcune centinaia di metri di corsa rovesciando dei cestini delle immondizie. Una parte di corteo è rimasto in piazza Duomo dove la manifestazione avrebbe dovuto concludersi, un'altra parte si era diretta verso via Zuretti, nel percorso alcuni dei giovani del corteo tirava calci e pugni contro motorini e macchine lungo la strada.

LO ZIO: «ROVINATE TUTTO» - Tra loro, c'era anche lo zio di Abdoul che aveva cercato di placare gli animi, gridando: «Non rovinate la nostra manifestazione». Presenti numerosi esponenti dei centri sociali come il Cantiere ed Eterotopia di Milano, Fornace di Rho, il Barattolo di Pavia, Telos di Saronno e Magazzini 47 di Brescia.


Sul link allegato troverete anche le foto della manifestazione, in primo piano in due foto ci sono i nostri biscotti (La nostra iniziativa e' risultata efficace!!!)

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MessaggioInviato: 21 set 2008, 23:00 
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Località: Milano
da la Repubblica
http://milano.repubblica.it/dettaglio/A ... lo/1516037

Abdoul, la città in marcia per ricordarlo
Via libera del pubblico ministero alla sepoltura: martedì mattina i funerali
di Davide Carlucci
«Abbiamo fame - urlavano - vogliamo anche noi i biscotti, andiamo a prenderceli dal bar dove hanno ucciso Abba». E a questo grido decine di ragazzi ghanesi, nigeriani e senegalesi hanno sfondato il cordone della polizia in via Mengoni, a due passi da piazza Duomo, e si sono lanciati in corsa verso lo Shining, il bar di Fausto e Daniele Cristofoli, in carcere per l´assassinio di Abdoul Guiebre, finito con una sprangata domenica scorsa per aver rubato due pacchi di Ringo e i cui funerali saranno celebrati martedì a Cernusco sul Naviglio.

Lungo il tragitto cestini dell´immondizia, motorini e specchietti delle auto, presi a calci, cadevano giù. E per tre chilometri, sono stati rincorsi da polizia e carabinieri, con i quali in diversi momenti si è arrivati a un pelo dallo scontro. Finché non sono arrivati in via Zurini, il luogo dell´omicidio. Alla fine, dopo qualche lancio di bottiglie e una trattativa con gli agenti, tre amici intimi di Abdoul ottengono una concessione: accompagnati dagli agenti, lasciano tre pacchi di biscotti davanti al bar e si mettono a pregare. «È un gesto - dice Randi - vogliamo che la gente capisca. Non dovevano ammazzarlo così».

È la coda rabbiosa e drammatica di una manifestazione che ieri voleva dire che c´è un´altra Milano che non vive gli immigrati come un pericolo per la sicurezza, ma al razzismo reagisce. Settemila persone in corteo da porta Venezia al Duomo, tra loro anche gli attori Moni Ovadia e Ottavia Piccolo e Vittorio Agnoletto, eurodeputato di Rifondazione comunista. Sindacalisti, rappresentanti di associazioni di volontariato, le bandiere dei partiti della sinistra non più parlamentare. Ma soprattutto molti ragazzi. Come Giulia Temin, diciottenne, del movimento giovanile ebraico. «Abbiamo anche realizzato uno spettacolo teatrale per sostenere il popolo rom che sta subendo l´umiliazione della raccolta delle impronte».


Un senegalese improvvisa un rap: «Mi sento italiano anche se sono nero/ ma tu mi guardi la carta d´identità...». Qualcuno rievoca la strage di Castelvolturno. Ma moltissimi indossano la maglia con la scritta: "Abba". «È meglio essere uno sporco negro che un bianco assassino bastardo come quelli che hanno fatto fuori Abdoul». Jordan, 28 anni, addetto alla sicurezza in un negozio Zara: «Abbiamo sempre più paura». Ma per Tina Cristofoli, madre e moglie dei due baristi - alla quale il marito ha detto di essere contento di ritrovarsi in cella con detenuti italiani - «è tutta una cosa politica. Il dispiacere per la morte di quel ragazzo non c´entra niente».
(21 settembre 2008)

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MessaggioInviato: 21 set 2008, 23:07 
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Località: Milano
da la Repubblica
http://www.repubblica.it/2008/04/sezion ... zismo.html

Manifestazione per ricordare il 19enne ucciso da padre e figlio proprietari del bar Shining
Al Duomo, cartelli divelti, bidoni rovesciati, tram imbrattati. La sorella: "In città ancora troppo razzismo"
Milano, migliaia in corteo per Abba
Disordini e scontri con la polizia
Davanti alle saracinesche depositati dei biscotti: "Non vogliamo violenza ma solo giustizia"



Milano, migliaia in corteo per Abba Disordini e scontri con la polizia
MILANO - In migliaia hanno percorso le strade del centro di Milano per gridare "no" al razzismo. Da Porta Venezia a Piazza del Duomo insieme alla sorella di Abdul Guibre, il 19enne originario del Burkina Faso ucciso domenica scorsa da padre e figlio, proprietari del bar Shining, che lo accusavano di aver rubato due confezioni di snack dal locale. La manifestazione si è conclusa dopo un gesto simbolico da parte di due amici del ragazzo che hanno lasciato dei biscotti davanti al locale. "Ecco per cosa lo hanno ucciso. Per un biscotto".

All'inizio sembrava un corteo pacifico, ma poi sono volati schiaffi e spintoni, e in piazza della Scala l'atmosfera di protesta si è trasformata in una scorribanda teppistica. Sfondato il cordone della polizia, i giovani hanno divelto la segnaletica e tentato di infrangere i finestrini delle auto.

Una parte del corteo ha puntato verso il luogo in cui è stato ucciso il ragazzo nei pressi della stazione Centrale, fermato solo da decine di poliziotti in assetto antisommossa. Lungo il percorso alcuni giovani hanno rovesciato i bidoni della spazzatura al grido di: "Abba vive" e, "Vogliamo giustizia". In piazza della Scala altri manifestanti hanno scritto "Abba vive" su un tram fermo mentre lo zio di Abdul cercava di placare gli animi implorando di fermarsi. "Così rovinate tutto", gridava ma nessuno l'ha ascoltato.

LE IMMAGINI DELLA MANIFESTAZIONE

Tanti i motorini che sono stati buttati a terra dai manifestanti. Molti ragazzi indossavano la maglietta stampata in ricordo di Abdul con la foto e la scritta "riposati fratello". Presenti numerosi esponenti dei centri sociali che ripetevano a gran voce lo slogan "Giustizia per Abba" sollevando cartelli con sopra scritto "Siamo africani, non siamo animali".

Lungo il corteo, in prima fila, a reggere lo striscione che recitava "Perché non succeda più. No al razzismo", c'era la sorella del ragazzo ucciso, Adia Guibre, accanto a decine di giovani di colore. "Oggi è il giorno del silenzio", ha detto prima che scoppiassero i disordini. "Abbiamo nel cuore un grande dolore e vogliamo dire che in questa città e in questo paese c'è ancora troppo razzismo".

Dopo alcuni momenti di tensione tra manifestanti e forze dell'ordine, una delegazione composta di tre persone è stata autorizzata a superare il cordone di polizia per lasciare dei biscotti simbolici di fronte al bar. Uno di loro si è inginocchiato per pregare. "Ecco per cosa lo hanno ucciso. Per un biscotto", hanno detto gli amici.

Pochi minuti prima vi sono stati alcuni attimi di tensione, quando un gruppo di manifestanti ha provato a sfondare il cordone di polizia e carabinieri che presidiano ancora via Zuretti, e alcune bottiglie di vetro sono state lanciate contro le forze dell'ordine. Una di queste ha colpito al ventre un cameramen, che non ha riportato conseguenze.

Dopo aver parlato con i funzionari delle forze dell'ordine, i due amici di Abdoul, accompagnati dallo zio di John, uno dei ragazzi che era con Abdoul quella mattina, hanno potuto lasciare i biscotti davanti al bar. "Noi non cerchiamo la violenza - hanno spiegato, inginocchiandosi e pregando davanti alle saracinesche - ma vogliamo solo giustizia, perché il nostro sangue è uguale a quello dei bianchi. Abba era un ragazzo gentile, che è cresciuto con noi. Pensate cosa sarebbe successo se un nero avesse ucciso un bianco di 19 anni".

Disordini erano scoppiati anche pochi giorni fa, sempre a Milano, durante il corteo di 200 studenti "per esprimere affetto ad Abba". Della vernice bianca e una bottiglia di vetro erano stati gettati contro le saracinesche del bar Shining i cui titolari sono in prigione imputati dell'omicidio.
(20 settembre 2008)

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MessaggioInviato: 21 set 2008, 23:34 
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Località: Milano
da flickr alcune foto della manifestazione
(helly ti hanno fatto una foto a tradimento ;P)

http://www.flickr.com/search/?w=all&q=a ... one&m=text
http://www.flickr.com/photos/gatto_nero/ ->qui un paio della rete G2

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MessaggioInviato: 21 set 2008, 23:41 
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Località: Milano
da milano.blogosfere.it
http://milano.blogosfere.it/2008/09/ris ... denti.html

Risse e tensione al corteo di Abba: le nostre foto degli incidenti
Pubblicato da Arianna, Blogosfere staff
La rabbia per la morte di Abba, Abdul Salam Guibre, è esplosa. Il corteo organizzato oggi in sua memoria, proprio il giorno dopo i dati dell'autopsia (che hanno rivelato che c'erano diverse ferite sul corpo), è partito uniforme ma poi si è sdoppiato in due manifestazioni diverse.

Alle 14.30 tutti gli aderenti si sono ritrovati ai bastioni di Porta Venezia. Dopo la partenza del lungo corteo, a cui hanno partecipato diversi esponenti, tra cui Antonello Patta di Prc e Vittorio Agnoletto, e i fratelli di Abba, è arrivato un altro corteo, proveniente dal senso opposto. Si trattava del corteo degli amici di Abba che chiassosamente si sono posizionati in testa e hanno finito per condurre l'intera manifestazione.

Manifestazione che a tratti sembrava una via Crucis perchè, per fermarsi ad aspettare gli altri (tra le urla "Abba è uno di noi", "Giustizia", "Vergogna"), gli amici di Abba si sedevano a più riprese in mezzo alla strada. Arrivati in Piazza S.Babila hanno deciso di passare dal "muretto", un luogo in cui spesso si ritrovavano con il ragazzo ucciso.

DSCN3512.JPG DSCN3515.JPG DSCN3517.JPG DSCN3554.JPG DSCN3551.JPG DSCN3559.JPG DSCN3608.JPG DSCN3620.JPG DSCN3622.JPG DSCN3624.JPG

Al "muretto" però c'erano degli altri ragazzi (il luogo è conosciuto per essere un punto di ritrovo tra gli amanti dell'hip-hop e della breakdance) che sono stati cacciati via dalla massa e hanno reagito con violenza contro il corteo. E' scoppiata una rissa fortunatamente sedata subito dalle forze dell'ordine presenti in borghese, e dai ragazzi stessi che invitavano gli altri a non scendere nella violenza.

Nel marasma generale il corteo è preseguito fino in Piazza Duomo dove si sono riuniti. Ma gli amici di Abba hanno deciso di andare Via Zuretti, dove c'è lo "Shining Bar", il bar dei due assassini. Volevano andare davanti alla saracinesca chiusa ormai da lunedì a lasciare dei biscotti.

Ed è partita una corsa forsennata per le vie di Milano. In Piazza della Scala alcuni teppisti si sono infiltrati nel corteo e hanno rovesciato tutti i bidoni che trovavano sulla loro strada, compresi alcuni motorini parcheggiati. Riportati all'ordine da alcuni amici di Abba la situazione si è stabilizzata verso Piazza della Repubblica.

Il percorso è stato accompagnato dalla polizia in tenuta antisommossa che indicava ai ragazzi le strade da percorrere (che nel frattempo erano state chiuse). Nonostante gli inviti a non correre i ragazzi hanno iniziato a correre verso via Zuretti.

La via era stata prontamente chiusa in corrispondenza del bar e questo ha causato parecchia tensione tra i partecipanti al corteo che hanno cercato senza successo strade alternative per arrivare al bar (alcuni anche saltando su alcune macchine), trovando tutto bloccato da un cordone fittissimo di polizia e carabinieri.

Il capo della polizia ha iniziato una lunga trattativa con i ragazzi che si è conclusa con l'accordo di far passare solo i sei amici di Abba che erano con lui quella notte. Quando la gente presente ha iniziato a vedere che qualcuno passava hanno iniziato a spingere, causando la reazione delle forze dell'ordine che hanno respinto gli assalti. Sono volati qualche bottiglia e qualche sasso che hanno colpito un fotografo di striscio, ma subito gli organizzatori del corteo hanno invitato gli altri ragazzi alla calma.

Con il passare dei minuti il clima è andato stemperandosi e il tutto è finito in una grande festa in memoria di Abba: è stato fatto un minuto di silenzio, culminato in un applauso, ed sono state messe in diffusione dal camion dei centri sociali le canzoni preferite del 19enne che alcuni hanno ballato in piedi su un furgone.

Mentre i ragazzi fuori dal cordone ballavano, e quelli dentro portavano i biscotti davanti al bar, c'era un costante pellegrinaggio al "muro di Abba". Qualcuno ha anche cambiato il nome della via, ribattezzandola con lo spray "Via Abba".
DSCN3687.JPG

Verso le 19 infine è stato fatto un appello con il megafono invitando tutti ad andare in metropolitana per andare a casa.

Nei prossimi giorni seguiranno altre foto del corteo. Martedì mattina ci saranno i funerali.

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MessaggioInviato: 22 set 2008, 16:02 
non riesco a vedere le foto, ma solo i titoli delle foto..


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MessaggioInviato: 22 set 2008, 22:43 
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