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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 29 apr 2008, 18:12 
Extra terrona
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Oggi al ministero dell'Interno sono stati presentati i dati del secondo Osservatorio sociale sulle immigrazioni in Italia (2008). La ricerca è stata condotta dalla società Makno e presentata dal professor Mario Abis. La ricerca si è concetrata in particolare su tre punti:
1) Cosa pensano gli italiani degli immigrati, come percepiscono l'immigrazione rispetto alla realtà dei numeri reali (4 focus group tra il 20 e il 25 ebbraio 2008: Milano - Roma - Verona - Prato e 1.000 interviste telefoniche)
2) Come vivono in Italia gli immigrati e cosa pensano della loro vita in Italia (50 interviste in profondità tra Roma e Milano 1.000 interviste)
3) Cosa pensano italiani e immigrati degli immigrati musulmani. Quest’attenzione particolare ai musulmani in Italia era stata richiesta l’anno scorso alla Makno dal giornalista del Corriere della sera Magdi Allam, neoconvertito alla religione cattolica.

Ecco l’articolo dell’Ansa sulla ricerca:

Aumenta la diffidenza degli italiani verso gli immigrati; quelli islamici sono ritenuti problematici; quasi uno su tre è contrario alla costruzione di moschee sul suolo nazionale; il contenimento/regolazione dell'immigrazione si configura come uno dei dieci principali problemi del Paese.
Sono i risultati della seconda ricerca dell'Osservatorio sociale sulle immigrazioni realizzata da Makno & consulting. L'indagine - presentata al Viminale dal ministro dell'Interno, Giuliano Amato - ha coinvolto 1.000 cittadini italiani e 1.000 immigrati. Nel corso dell'ultimo anno, secondo il sondaggio, è stabile la popolazione che prova sentimenti di apertura/disponibilità nei confronti degli immigrati (42%), mentre sono raddoppiati i cittadini che manifestano sentimenti di diffidenza (dal 5,9% della precedente rilevazione all'11,3% dell'ultima) ed indifferenza (dal 10,7% al 17,1%). E' l'immigrazione dai Paesi
islamici ad apparire più problematica alla maggior parte degli italiani (55%). I problemi specifici sono costituiti dalla insofferenza degli islamici nei confronti della religione
cattolica (28%), dal loro atteggiamento critico nei confronti della cultura e delle tradizioni italiane (25%) e dal pericolo di attentati terroristici di cellule integraliste (17%).
La maggioranza degli italiani, prosegue la ricerca, ritiene che gli immigrati siano una risorsa economica per le imprese italiane (57%), che siano utili per l'assistenza agli anziani
(68,4%), che la maggioranza degli immigrati sia onesta (51%) mentre sono gli immigrati clandestini (il cui numero è percepito in aumento) a rappresentare un problema per la
sicurezza dei cittadini (52%). Su queste basi, aumentano i consensi alla concessione della cittadinanza italiana agli immigrati dopo cinque anni di regolare presenza e previo esame
sulla effettiva conoscenza della lingua italiana (59%).
Per quanto riguarda gli immigrati intervistati, oltre il 70% esprime soddisfazione nei confronti del proprio lavoro. Il restante 30% scarso è insoddisfatto (12%) e non soddisfatto ma neppure insoddisfatto (17%). I principali motivi di insoddisfazione sono la scarsa remunerazione e la mancanza di sicurezza di continuità (entrambi con il 46%), seguiti dal
fatto che si tratta di un lavoro faticoso (37%) e senza un regolare contratto (34%). Il 77% degli immigrati esprime una valutazione positiva sulla propria permanenza in Italia.
Crescono, tuttavia, quelli che pensano di tornare al proprio Paese d'origine appena possono (dal 22,4% al 26%). La maggioranza (58%) appare potenzialmente interessata a chiedere la cittadinanza italiana, mentre il 15%-20% appare completamente disinteressato.
Anche la maggioranza relativa degli immigrati non islamici (44,5%) ritiene che l'immigrazione dai Paesi islamici ponga più problemi delle immigrazioni originate da altri Paesi. Inoltre, quasi il 50% degli immigrati cristiani e di altre religioni è contraria al fatto che gli islamici possano costruire moschee in Italia: una percentuale notevolmente più elevata di quella registrata tra gli italiani (31%). Per gli immigrati islamici intervistati, i principali problemi che incontrano gli islamici in Italia sono la difficoltà di rispettare le proprie pratiche religiose (40%), il rischio di perdere i valori della propria
cultura (30%), la difficoltà di trovare cibi rispettosi della cultura e tradizioni del proprio paese (28%) ed il fatto che in Italia c'é troppa libertà (22%). Il 23% degli immigrati
islamici afferma, invece, di non trovare alcuna difficoltà in Italia e, anzi, di trovarcisi bene.


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MessaggioInviato: 29 apr 2008, 21:40 
G2 con doppia cittadinanza
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Località: provincia di Perugia
Uno stupro salvifico cambia le sorti delle elezioni. Messaggi martellanti alzano la tensione (al momento giusto, nelle dosi giuste). I fautori dell'illegalità si trasformano in difensori della legalità. Il cittadino medio è contuso e confuso. Le sue paure diventano una risorsa da rivalutare e inflazionare:<<Hai paura dell'immigrato cattivo?>>

beh...sì...credo di...sì

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Essere umano in divenire


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MessaggioInviato: 05 mag 2008, 18:31 
Extra terrona
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Località: roma
Ed ecco un altro sondaggio recente. Parte dagli ebrei e poi arriva ad alcuni gruppi nazionali (e non).

Antisemitismo
Mannheimer: un italiano su tre è "ostile" agli ebrei. L'81% agli zingari
Per il 42% degli italiani gli ebrei sono «simpatici», il 32% ritiene invece il contrario e un 26% non si pronuncia. Sono alcuni dei dati che emergono da un sondaggio realizzato dall'Ispo di Renato Mannheimer - su un campione rappresentativo di mille soggetti - che sarà presentato oggi nel corso di "OyOyOy" Festival di cultura ebraica al debutto nella sinagoga di Casale Monferrato. Un italiano su tre è dunque - rivela il sondaggio - "ostile" agli Ebrei: il picco è tra i maschi, tra le persone tra i 50 e i 60 anni, tra i lavoratori autonomi, tra i residenti al centro specie nei comuni medio-grandi. Ma le più accentuate variazioni dell«antipatia» verso gli Ebrei - sottolinea il sondaggio dell'istituto - si rilevano in relazione all'orientamento politico: i più esplicitamente sfavorevoli sono tra coloro che si dichiarano di sinistra e laici. Un dato piuttosto «allarmante» del sondaggio è quello che indica un 23% di popolazione nazionale d'accordo con l'affermazione che «gli Ebrei non sono Italiani fino in fondo», di fronte ad un 33% che invece non concorda e ad un'ampia percentuale di neutrali (44%). Infine, il sondaggio rileva che solo l'11% della popolazione riesce a stimare con relativa precisione il numero degli ebrei in Italia, il 56% invece non riesce a dare una risposta. Per Mannheimer sulla base della più recenti studi, si possono distinguere almeno tre «tipi» di antisemitismo: quello «classico« (10%), di natura più religiosa, quello «moderno« (11%), di carattere più xenofobo e quello «contingente» (11%), spesso connesso al giudizio su Israele. L'11% appartiene invece alla categoria degli "antisemiti puri". «Non siamo preoccupati tanto per l'antisemitismo che può emergere da questi dati - commenta Antonio Monaco, presidente dell'associazione organizzatrice di "Oyoyoy" - ma dal fatto che gli ebrei vengano percepiti come una etnia a se stante, quando invece proprio il nostro Festival vuole identificare nella cultura ebraica una delle radici culturali del nostro paese, in grado di dialogare con le idee proposte da altre religioni e visioni etiche».

E ancora l'altra categoria che, secondo Manheimer, è considerata dagli italiani «poco/per nulla simpatica» è quella degli zingari. Almeno così dichiara l'81% di un campione rappresentativo di mille soggetti interrogati dall'Ispo. A loro favore si schiera solo il 6%, mentre il 13% risponde «non so». Al secondo posto della graduatoria ci sono gli Albanesi «poco o per nulla simpatici» per il 74% del campione, con 11% a favore e un 15% neutrale. In terza posizione i Romeni che hanno contro il 64% del campione, con un 20% a favore e un 16% di astenuti; al quarto posto un generico "Arabi" contrastato dal 61% del campione, con un 20% di favorevoli e un 19% di neutrali. Seguono i Cinesi che hanno a favore il 35%, contro un 49% a sfavore e un 16% neutrale. La palma del «molto o abbastanza simpatici» va ai Filippini che vedono un 51% a favore contro un 28% contrario e un 21% di «non so». In seconda battuta ci sono i Senegalesi con un 46% a favore, un 34% contrario e un 20% neutrale.

Fonte: Liberazione


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MessaggioInviato: 16 mag 2008, 12:16 
Clandestino
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Iscritto il: 05 mag 2008, 16:00
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La comunita islamica qui in Italia si deve organizzare per supprimere i propri esponenti estremisti. Tutte le volte che leggo statistiche e articoli il cui contenuto o risultato sottolinea la xenophobia verso il popolo islamico, la cosa mi provoca una fitta al cuore. Il problema che questi estremisti hanno un tono di rilievo nei paesi europei, allora che in un paese come il Marocco o la Tunisia verrebbero subito estirpati come l'erbaccia.
Un altro problema é che molti stranieri di confessione islamica trovandosi svantaggiati dalla società a causa di un clima di intolleranza, si trovano costretti a cercare un rifugio ove sentirsi bene, e molte volte questo rifugio e offerto da dei estremisti islamici con le loro idee conservatrici e di intolleranza verso chi é di confessione o ideologia diversa.


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MessaggioInviato: 21 mag 2008, 18:32 
G2 Integrato

Iscritto il: 17 apr 2008, 19:06
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sinceramente non vedo nulla di nuovo. l'ignoranza continua a trionfare e i media complici ringraziano. :|

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Alphius


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