Cita:
"Per il Pdl, in generale, è importante capire che il punto non è tanto ottenere la cittadinanza. Il passaporto italiano non può diventare uno status."
Cosa vuol dire questa frase?
Prosegue così:
Cita:
Il punto è integrare i cittadini stranieri che decidono di diventare italiani a tutti gli effetti.
Ora avete capito cosa intendeva dire? Io NO!!!
Ed illudendomi di aver capito potrei replicare che l'integrazione passa anche attraverso la condivisione di uno status, quello di cittadini, lo status civitatis, cui sono legati diritti civili, politici e sociali, diritti (alcuni, non tutti, ma non per questo meno importanti!) dai quali gli immigrati ed i loro figli sono escluse per un periodo indefinito.
Se escludi queste persone dalla cittadinanza le escludi dal sentirsi pienamente italiani, poiché non hanno gli stessi diritti degli italiani oltre ad avere il passaporto di un altro paese; per i figli di immigrati questo è ancor più assurdo in quanto si trovano ad essere "cittadini" (avendone il passaporto) di un paese che non conoscono, di cui spesso non parlano neanche la lingua e nel quale a volte non sono mai stati, mentre allo stesso tempo sono non-cittadini del paese in cui vivono, del quale condividono usi e costumi, del quale parlano la lingua, studiano la storia e la letteratura, del paese che sentono loro paese. Ovviamente ciò avviene con delle sfumature perché l'identità non segue una sola direzione, ma la stessa è senz'altro influenzata - secondo me in modo pesante - dalle idenità imposte a livello sociale, dalle etichette di "immigrato" e "straniero" appiccicate anche a giovani nati in questo paese o qui acculturati.
E se non li integri (anche) con la cittadinanza (perché senza NON è possibile), allora come li integri??????
Cita:
Se ne sono accorti in Inghilterra, patria del ragazzo che ha tentato di fare una strage a Detroit
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Era un cittadino nigeriano, ed il Regno Unito (doveva aveva studiato) gli aveva pure rifiutato il visto d'ingresso perché aveva dichiarato di essere iscritto ad una scuola che non esisteva.
Cita:
Se ne sono accorti i tedeschi, che stanno affrontando il problema delle «terze generazioni» di immigrati turchi. Cittadini tedeschi a tutti gli effetti che però parlano esclusivamente la lingua dei nonni.
Ma come si fa a dire una simile falsità? Come si fa a vivere per tre generazioni in Germania senza conoscere il tedesco? La scuola dell'obbligo c'è anche in Germania! Questi eccessi di fantasia non giovano alla professione giornalistica!
Cita:
E anche i francesi, che si sono ritrovati una mezza rivoluzione nelle periferie delle metropoli. A dare alle fiamme le banlieue non sono stati cittadini del nord Africa. Sono stati francesi, stranieri in patria.
Cosa c'entra questo con la proposta di modifica della legge sulla cittadinanza?
Cosa dovevano fare i francesi? Rispedire al loro paese i nonni? O costruire Cpt-Cie tre generazioni fa? Ai francesi non è passato neanche lontanamente per la testa di rivedere le norme sulla cittadinanza, che sò, proponendo di toglierla a chi era diventato francese perchè nato in Francia quanto costui non "dimostrava" di essersi integrato. Ed integrato in cosa poi? Secondo quali parametri? La Francia invece ha sindaci e ministri di origini straniere, anche arabo-musulmane, ed ha un presidente di origini ungheresi.
Se ne sono accorti tutti, solo non se n'è accorto il signor Feltri ed i politici di cui rappresenta la penna mediatica.