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MessaggioInviato: 05 feb 2008, 18:58 
Extra terrona
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Bologna, alle superiori pochi ragazzi di seconda generazione

BOLOGNA - Vivono soprattutto nei quartieri periferici Navile, San Vitale e San Donato a Bologna, frequentano la scuola ma sensibilmente meno gli istituti superiori (più numerosi comunque in quelli tecnici e professionali rispetto ai licei) e l'università, dove il primato spetta agli albanesi. E' il popolo della seconda generazione (da zero a 24 anni) degli immigrati più numerosi tra quelli residenti a Bologna nel 2006. Realizzata da ricercatori del dipartimento di Scienze dell'educazione dell'ateneo di Bologna, l'indagine è stata finanziata dal ministero per l'Università e la ricerca analizzando i rapporti fra i contesti urbani (oltre a Bologna, anche a Perugia) e le nuove generazioni di immigrati. La ricerca è stata presentata in un convegno sui migranti promosso dall'Istituzione per l'inclusione sociale di Bologna,

Sei le nazionalità di giovani prese in considerazione: filippina (la più numerosa, a quota 13%), marocchina, albanese, romena, cinese e bangladese per un valore complessivo di circa 4.800 under 24. Rispetto al totale della popolazione straniera, il 10,7% ha casa nel popoloso quartiere Navile. "Ma si fa fatica a parlare qui di 'banlieu' - ha precisato uno degli autori della ricerca, Giuseppe Scandurra - Meglio dire che ci sono dei processi di zonizzazione ma non ghetti veri e propri". Il dato cambia solo per bangladesi (più numerosi a San Vitale), filippini (che hanno una distribuzione più omogenea) e romeni (più a Borgo Panigale), il cui dato in ogni caso è poco attendibile oggi, visto che nel 2006 la Romania non era ancora nell'Unione europea.

Quasi tutti accedono ai servizi scolastici e lo fanno fin dalla prima infanzia. Nell'anno scolastico 2005-2006 negli asili bolognesi c'erano 3.048 bambini stranieri, per lo più marocchini (pari al 17% mentre solo il 4% cinesi), che restano il gruppo più numeroso fino alle scuole secondarie. Tuttavia la presenza delle seconde generazioni cala vistosamente proprio alle superiori: appena 953 sul totale di 16.625 iscritti e una percentuale dimezzata rispetto alle elementari (11%). Stesso trend all'università dove gli stranieri fino a 24 anni iscritti sono 4.207 rispetto al totale di 96 mila studenti. E in testa ci sono gli albanesi, a quota 1.069, mentre romeni e marocchini sono il 3%. Rispetto alle scuole scelte, i più gettonati restano gli istituti tecnici e professionali, “snobbati” dai colleghi italiani che preferiscono i licei.

Secondo Matilde Callari Galli, presidente dell'Istituzione per l'inclusione sociale, un rischio da evitare con le seconde generazioni è quello di avere "un'imbalsamazione delle culture": si crea cioè un limbo, per cui "non appartengono più alla comunità d'origine e non ancora alla nostra, mentre a volte loro si sentono più legati a quest'ultima che alla prima".

Nel corso dello stesso convegno sono stati illustrati i dati della presenza degli stranieri a Bologna: i residenti continuano a crescere e negli ultimi dieci anni sono più che triplicati: alla fine del 2007 hanno superato i 33.600 (+10,8% in più rispetto all'anno precedente), con il 51,6% delle donne e i filippini che rappresentano la comunità più numerosa. In città sono oltre 19.300 le famiglie anagrafiche con almeno un componente straniero e di queste il 20% condivide l'alloggio con altre famiglie, mentre il 30% è in coppia. Gli stranieri che vivono da soli sono invece circa 3.100.

Altro boom si registra nei matrimoni: nel 2006 in un quarto di quelli celebrati a Bologna, uno degli sposi era straniero. Fra questi solo il 5% era fra coniugi entrambi non italiani. Ancora limitato invece il numero dei neo-cittadini: poco meno di 2.100, ossia sette ogni 100 stranieri residenti, con marocchini, brasiliani e russi ai primi posti. Si tratta per lo più di naturalizzazioni avvenute negli ultimi due anni e di cui più della metà sono donne.

Nel 2006 sono venuti alla luce 501 piccoli stranieri, 27 in più rispetto all'anno precedente. A questi vanno aggiunti 211 neonati che, pur essendo italiani, hanno un genitore di cittadinanza straniera. Nel 2006 a Bologna si contavano quasi 4.000 di stranieri di seconda generazione, pari al 13% di quelli residenti in città.


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