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Cittadinanza/ Polemiche: Gasparri,duro sulla proposta Granata-Sarrubi, “nessuna modifica alla legge”.

Polemica nel centrodestra sulla questione della cittadinanza agli immigrati. Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl, boccia senza riserve la proposta di legge formulata dal suo collega di partito Fabio Granata e da Andrea Sarrubi del Pd, per rendere più semplice l’ottenimento della cittadinanza italiana da parte degli immigrati

Secondo Gasparri, «In questa legislatura non ci sarà alcuna modifica alla legge per ottenere la cittadinanza. Tutt’al più, l’unico cambiamento potrebbe essere l’introduzione di maggiori verifiche prima del rilascio».

«Il Pdl, come partito», sottolinea il capogruppo, «dovrà votare questa proposta e, sono certo, prevarrà la contrarietà. Una modifica in tal senso non rientra nei programmi di governo. Non é passata quando c’era un governo di centrosinistra, figuriamoci ora».

In merito alla proposta del ‘finiano’ Fabio Granata, Gasparri sottolinea che «a titolo personale si ha il diritto di promuovere ciò che si vuole» ma «la posizione del partito è un’altra».

«Sono certo che il Pdl la boccerà», ha sottolineato Gasparri, «a maggior ragione, al Senato non passerà».

«La richiesta di cittadinanza non è obbligatoria», conclude il senatore del Pdl – «ma una scelta. Chi vuole diventare italiano deve condividere alcuni principi. Se mai dovesse esserci qualche modifica, sarebbe opportuno pensare a maggiori verifiche. Ad esempio, degli esami approfonditi sulla conoscenza della lingua e della Costituzione ma soprattutto di leggi sul diritto della donna, contro le mutilazioni genitali e la segregazione. Nn si può pensare di essere italiani e non adeguarsi a questi principi, magari opponendo in seguito motivazione di tipo etnico».

A favore della proposta Granata, sempre nel Pdl, si è invece schierata Alessandra Mussolini.

Gasparri, poi, si è anche espresso sugli incidenti accaduti al Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Milano.«Noi dobbiamo applicare le nuove leggi, non ci lasciamo intimidire da piccoli episodi di contestazione. Questa atmosfera ci spinge ancora di più a valutare positivamente la legge sulla sicurezza».