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IMMIGRAZIONE:SECONDE GENERAZIONI,CAMBIARE LEGGE CITTADINANZA (ANSA)
ROMA, 18 NOV – Chi nasce in Italia dovrebbe poter ottenere la cittadinanza per il principio dello ius soli e chi, invece, vi arriva da piccolo dovrebbe poterla ottenere prima dei 18 anni. Occorre quindi «modificare la legge 91 del 1992», che regola il riconoscimento della cittadinanza italiana, affinchè «le seconde generazioni di immigrati cresciute in Italia abbiano gli stessi diritti e opportunità dei loro coetanei figli di italiani e non debbano sentirsi straniere in patria». È quanto ha chiesto la rete nazionale di figli di immigrati ‘G2-Seconde generazionì in un appello rivolto ai parlamentari, presentato oggi alla Camera durante una conferenza stampa. «Il 60% dei bambini figli di immigrati – ha affermato Lucia Ghebreghiorges, relatrice della rete G2 – quando va a scuola si sente italiano e a 18 anni scopre di non esserlo. Speriamo che una modifica alla legge vigente venga approvata in tempi brevi e non si dimentichi di chi è già maggiorenne e non ha potuto ottenere la cittadinanza a causa delle storture e delle lacune dell’attuale normativa». Ghebreghiorges ha aggiunto che la proposta Sarubbi-Granata è vicina alle istanze della rete: «Siamo un gruppo autonomo, ma appoggiamo le leggi che propongono le nostre istanze». Fabio Granata (Pdl), presente assieme ad Andrea Sarubbi (Pd), ha spiegato che la proposta di legge «è condivisa nella parte che riguarda la conoscenza della cultura e della lingua italiana, mentre osteggiata dalla Lega Nord e da parte del Pdl nella parte relativa ai tempi di ottenimento della cittadinanza. Sul passaggio allo ius soli c’è invece un consenso crescente e anche per la Lega sarà difficile porre il veto». Secondo Roberto Zaccaria (Pd) «a gennaio in aula arriverà una terza proposta di legge, una via di mezzo tra la Sarubbi-Granata e quella proposta dal Pd». (ANSA).
YZD-VN 18-NOV-09 17:30 NNN
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