NOMADI - I rom "apolidi" verso l'espulsione
Si intensificano a Roma le traduzioni verso il Cie di Ponte Galeria di rom apolidi, cresciuti in Italia e figli di genitori di stati della ex-Jugoslavia. È la denuncia dell’Opera Nomadi. Nel mese di febbraio una cinquantina tra uomini e donne sono stati condotti nel Centro alle porte della capitale. Molti i genitori che hanno lasciato a casa i propri figli. Rudi Salkanovic è uno di loro e racconta il suo dramma. Da anni residente a Casilina 900 è in Italia da quando aveva 11 anni. Oggi ne ha 46, ha sette figli, il più piccolo di 12 anni, e due nipoti hanno fatto il militare. Rudi è stato per anni mediatore allo Sportello Lavoro Comunale, ha lavorato con l’Opera Nomadi ed è fondatore della cooperativa sociale Phralipè (Fraternità). Converso: "Sono solo provvedimenti di immagine per accontentare l’opinione pubblica".