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MessaggioInviato: 09 feb 2009, 19:08 
Extra terrona
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Pisacane, ''noi presidi sconvolti dalle notizie apparse sui media''

Nel circolo didattico su 374 iscritti 213 bambini non hanno cittadinanza italiana (144 nati in Italia). La preside Marciano: ''Non ci sono ritardi nell’apprendimento, questi bambini parlano correttamente l’italiano''

ROMA - ''L'immagine data dai media della scuola Pisacane è un’offesa per la scuola italiana in generale. Noi dirigenti scolastici degli istituti del VI municipio di Roma stiamo preparando una lettera per dire che ci sentiamo inermi di fronte a questo battage mediatico in negativo. Dopo le notizie apparse sui giornali, come possiamo sensibilizzare i genitori sull’importanza di iscrivere i figli in questa scuola?” E’ quanto si chiede Nunzia Marciano, preside della scuola elementare Carlo Pisacane di Roma, al centro delle cronache per la polemica politica sul tetto di bambini stranieri da mettere nelle classi. Nei giorni scorsi, alcuni genitori riuniti nel “Comitato mamme per l’integrazione” della Pisacane, avevano inviato una lettera aperta al ministro Gelmini dicendo che non avrebbero iscritto in massa i loro figli all’istituto, destinandolo ad essere “la prima scuola pubblica italiana con solo alunni stranieri”. Anche il sindaco Gianni Alemanno le ha incontrate.

Nel circolo didattico della Carlo Pisacane, che comprende anche un’altra sede, la Mancini, entrambe situate nel quartiere Casilino, su un totale di 374 iscritti, 213 bambini non hanno la cittadinanza italiana. Di questi, ben 144 sono nati in Italia, facendo di queste scuole le apripista per l’integrazione scolastica e culturale delle 'seconde generazioni’. Con 23 nazionalità diverse presenti, oltre a quella italiana, le due scuole accolgono la realtà multietnica di uno dei municipi della Capitale a più antico flusso migratorio. Le cittadinanze più rappresentate sono, in ordine numerico decrescente, Bangladesh, Cina, Filippine e Romania. Nella sola sede della Pisacane, dei 143 bambini ‘stranieri’ su 173 iscritti nel complesso, ben 99 sono nati in Italia.

“Nessuno deve essere penalizzato, né gli italiani, né gli stranieri - afferma la preside - per noi docenti la scuola è un nucleo da cui fare espandere relazioni di valore. Dall’armonia in una classe all’armonia nel territorio”. Marciano difende “il corpo docente motivato e preparato con competenze variegate nella didattica” e il fatto che “non ci sono ritardi nell’apprendimento scolastico, questi bambini parlano correttamente l’italiano ed è falso dire che l’offerta didattica abbia risentito della situazione, come invece riportato in alcune dichiarazioni”. All’interno della scuola, secondo la dirigente, l’integrazione e la socializzazione tra i bambini è perfettamente realizzata. “L’autorità scolastica, l’unica competente per questi giudizi, ha stabilito che la qualità della Pisacane è pari alle altre scuole”.

Nella zona ci sono istituti ad altissima concentrazione di stranieri e altri dove invece tendono a iscriversi solo italiani, come al Trilussa di via Anagni. I romani del territorio spesso si spostano in scuole di altri quartieri, lontano dagli immigrati. Proprio per una più equa distribuzione degli alunni stranieri nelle scuole, è stato raggiunto un accordo di rete tra i dirigenti degli istituti del I ciclo del VI municipio, l'Assessorato alle Politiche Educative Scolastiche del Comune, il Municipio Roma VI, il Dipartimento XI e l'Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio. Marciano si dice molto soddisfatta dell’accordo e “anche le mamme con cui ho parlato mi sono sembrate rassicurate dall’intesa”, afferma. Tra le falsità riportate dai media, secondo la preside, anche la storia dei cappellini antisionisti fatti indossare ai bambini. “È un episodio che risale al dicembre 2007, che riguarda la scuola dell’infanzia e non l’elementare, e che è stato chiarito in una sede pubblica, cioè nella commissione scuola del municipio”.


Fonte: Redattore Sociale


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