Dal Corrieriete.it
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Scuola ed extracomunitari Il sì dalla Consulta per gli immigrati: troppi mettono a rischio il livello di istruzione
Stranieri in classe, a Bolzano tetto del 30%
La decisione della Provincia. Durnwalder: altrimenti dovremo integrarci noi L' assessore: vogliamo evitare le classi ghetto o «ponte» come ha proposto la Lega Nord
MILANO - Il numero perfetto per integrarsi a scuola è 30. Nel senso che, «per garantire standard didattici e culturali adeguati» negli istituti (dall' asilo alle superiori) di Bolzano e provincia, gli stranieri in classe non dovranno essere più del 30% degli studenti. Lo ha deciso la giunta provinciale di Luis Durnwalder che spiega: «Il 70% degli alunni dovrà essere locale: italiani, tedeschi o ladini. Se gli stranieri fossero di più, saremmo noi a dover essere integrati». Il provvedimento entrerà in vigore dal febbraio 2009 e riguarderà le iscrizioni al nuovo anno scolastico. «Ma se ci sarà la possibilità di alleggerire le classi che ora sono in sofferenza, inizieremo una ridistribuzione degli studenti stranieri già quest' anno», dice l' assessore all' Istruzione Francesco Comina (centrosinistra). Funzionerà così: «I figli degli immigrati dovranno presentare domanda di iscrizione alla scuola entro febbraio - illustra Durnwalder -. I Comuni dovranno comunicare alla Provincia nomi, Paese d' origine e lingua madre degli studenti. Che non potranno frequentare le lezioni se prima non avranno raggiunto un livello minimo di conoscenza linguistica. Per loro organizzeremo corsi di italiano o tedesco». Chi non potrà frequentare la scuola vicina a casa per esaurimento quota stranieri, verrà dirottato in altri plessi e i costi di trasporto «saranno a carico della Provincia». Secondo i dati forniti dall' Astat, l' Istat locale, a Bolzano e provincia gli stranieri regolari sono circa 30 mila (Le etnie più rappresentate sono quelle pakistana, moldava, senegalese e ucraina), mentre gli studenti extra Ue sono 5.081 su 79.212. La maggior parte degli alunni stranieri è concentrata nelle scuole italiane (la media è del 13% contro il 3% degli istituti di lingua tedesca). Ma in alcune scuole di Bolzano si arriva al 40% di extracomunitari. «La diversità deve essere una ricchezza e non un problema come a livello nazionale», aggiunge Comina. «Vogliamo evitare classi ghetto ed è una risposta alla proposta della Lega di creare "classi ponte" per stranieri. Sia ben chiaro, non è una decisione per salvaguardare la razza. Anzi, nasce dalla lunga esperienza sull' integrazione tra italiani e tedeschi». Infatti, la delibera della giunta Durnwalder sembra mettere tutti d' accordo: «Importante è che la ridistribuzione di alunni stranieri avvenga anche nelle scuole tedesche», dice Riccardo Dello Sbarba, consigliere provinciale dei Verdi. «Una quota del 30% di stranieri in classe è un' apertura non una chiusura», è il pensiero dello scrittore altoatesino Joseph Zoderer che ha dedicato libri al tema dell' integrazione tra italiani e tedeschi: «Per i bambini stranieri è importante avere una vera occasione di sentirsi italiani. L' unico modo per superare le divisioni è immergersi nella cultura del nuovo Paese». E gli immigrati? «Lo chiedevamo da tempo», dice Artan Mullaymeri, presidente (albanese) della Consulta per gli immigrati di Bolzano. «Troppi stranieri mettono a rischio il livello d' istruzione, come accade alla Dante Alighieri dove, in certe classi, gli extracomunitari sono il 40%». Per non correre il rischio, il signor Mullaymeri ha già iscritto i suoi figli a una scuola tedesca. Roberto Rizzo
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