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Un permesso per chi denuncia gli sfruttatori https://www.secondegenerazioni.it:80/forum/viewtopic.php?f=5&t=116 |
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Autore: | Cino [ 17 set 2006, 23:19 ] |
Oggetto del messaggio: | Un permesso per chi denuncia gli sfruttatori |
Un permesso per chi denuncia gli sfruttatori Il prossimo consiglio dei ministri si occuperà di una modifica alla legge Bossi-Fini, che consentirà di concedere un permesso di soggiorno per motivi umanitari agli immigrati che denunciano situazioni di grave sfruttamento. Lo ha annunciato il ministro alle Pari opportunità Barbara Pollastrini. Intanto Alleanza nazionale annuncia una raccolta di firme in strada per bloccare la "cittadinanza facile" dopo cinque anni di residenza. E il vicesindaco di Milano De Corato propone: una legge per revocarla a chi commette reati ROMA - Il prossimo consiglio dei ministri esaminerà un provvedimento che permetterà la regolarizzazione di tutti i lavoratori stranieri che denunceranno episodi di sfruttamento e di oppressione che riguardino sia stranieri sia italiani. Lo ha annunciato il ministro dei Diritti e delle Pari Opportunità Barbara Pollastrini ad un incontro della campagna europea "For diversity against discrimination". Si tratta del provvedimento presentato nei giorni scorsi dal ministro dell'Interno Giuliano Amato per aiutare i braccianti vittime di sfruttamento nelle campagne del foggiano. "E' un atto semplice e concreto - ha precisato Pollastrini - che si può fare anche in presenza della legge Bossi-Fini. Prevede la concessione di un permesso di soggiorno per motivi umanitari A tutti quei lavoratori stranieri che si faranno portavoce delle condizioni di oppressione e sfruttamento, a cominciare dalle donne ". Intanto riparte fra le forze politiche il dibattito sulla proposta di riforma della legge sulla cittadinanza. Francesco Adenti, rappresentante del gruppo parlamentare dei Popolari-Udeur in commissione affari costituzionali alla Camera, "cinque anni sono troppo pochi". Perciò l'Udeur, quando il testo arriverà in commissione, proporrà di alzare i tempi ad almeno sette anni. E si batterà perché chi acquista la cittadinanza italiana rinunci a quella d'origine. Mentre Riccardo De Corato, deputato di An e vicesindaco di Milano, ha annunciato un progetto di legge per introdurre la revoca della cittadinanza all'immigrato che ha commesso dei reati. De Corato lo ha annunciato presentando la raccolta di firme che Alleanza nazionale ha organizzato a Milano e in Lombardia sabato e domenica prossima contro la cosiddetta 'cittadinanza facile'. "Il modello - ha spiegato De Corato - è quello della confederazione svizzera, in cui si prevede la revoca della cittadinanza nel caso di condotta 'di grave pregiudizio agli interessi o alla buona reputazione del Paese'". "In tutta la Lombardia – spiegato invece Ignazio La Russa, presidente dei deputati di Alleanza Nazionale - banchetti e tende nelle piazze raccoglieranno firme dei cittadini che intendono dire no alla proposta di concedere la cittadinanza italiana dopo 5 anni di permanenza in Italia". "Aprire indiscriminatamente le porte - spiega La Russa - e legalizzare l'invasione come vuole fare la sinistra con tutta una serie di proposte che vanno dal ricongiungimento facile all'abolizione dei centri di permanenza temporanea, significa negare la doverosa accoglienza agli immigrati regolari che lo meritano". (ANSA) (15 settembre 2006) AUAHAUAHAUHAUAHAUAHAUAHUAHAUAHAUHAUAHA[/list] |
Autore: | paula [ 18 set 2006, 11:16 ] |
Oggetto del messaggio: | |
la revoca della cittadinanza mi sembra una cosa assurda: se tu compi un crimine non è detto che tu non debba pagare perché hai la cittadinanza italiana. La legislazione fa giustizia a cominciare da chi la cittadinanza italiana ce l'ha. non è che averla ti da l'immunità (come invece avviene per deputati e senatori) |
Autore: | afroitaliani/e [ 18 set 2006, 11:26 ] |
Oggetto del messaggio: | |
paula ha scritto: la revoca della cittadinanza mi sembra una cosa assurda:
assurda e discriminatoria...non per niente la propone AN |
Autore: | Idra [ 22 set 2006, 10:40 ] |
Oggetto del messaggio: | |
La revoca della cittadinanza va contro il significato stesso della parola cittadinanza, a questo punto revochiamo lo status di uomo e la sua umanità. Una proposta studipa che vuole riportarci in una società di caste burocratici-sociali differenziati: ci saranno cittadinanze migliori e cittadinaze peggiori, ovvero quelle degli stranieri. E' questo il paese che vuole l'integrazione degli stranieri? Ma no, scherzano, voglio solo una società fatto di continui contrasti e odio. |
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