Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

Fonte: Repubblica di Roma

Scuola, la ricetta di An: via i menu etnici. Il neo-assessore Marsilio. E in classe si conteranno i bambini stranieri

Il monitoraggio sui progetti avviati dalla precedente amministrazione partirà oggi, ma il nuovo assessore alla Scuola, Laura Marsilio, ha già le idee chiarissime su come intende procedere: stop ai menu etnici e all´invadenza degli alunni stranieri in quelle classi dove gli italiani rischiano di diventare minoranza.

Due proposte fatte inserire ieri, sotto forma di integrazione, nel programma che il sindaco Alemanno illustrerà lunedì prossimo durante la seduta d´insediamento del consiglio comunale. «Sulle mense è stato fatto un appalto che scadrà fra qualche anno», spiega la Marsilio al termine della prima giunta, «vedremo se sarà possibile modificarlo, soprattutto nella parte relativa ai menu etnici che finora hanno dato scarsi risultati». Secondo la neo-responsabile delle politiche scolastiche «va valutata la proposta avanzata da noi quando eravamo all´opposizione: sostituirli con piatti tipici della tradizione regionale e di cucina mediterranea».

Una vecchia battaglia condotta da An nella passata consiliatura che, con il Pdl divenuto maggioranza, può ora tradursi in realtà. Non è l´unica novità dell´era Alemanno. L´assessore Marsilio intende anche rivedere i "Poli Intermundia", ovvero quei cinque centri aperti fino a sera alla frequentazione degli adulti in altrettante scuole della città: dove, in particolare i genitori e i parenti dei piccoli allievi stranieri, possono imparare l´italiano, il computer e le leggi del nostro Paese. Significativo uno degli ultimi progetti: l´insegnamento della Costituzione, tradotta in nove lingue diverse. Per la Marsilio «si tratta di capire se siano realmente efficaci per l´integrazione. È meglio dare un sostegno agli insegnanti piuttosto che investire sulle iniziative gestite dalle associazioni, per vedere se si può fare qualcosa di più efficace».


Verifica che verrà subito estesa a un´altra situazione critica: «È necessario accertare che vengano rispettate le linee guida previste dal Ministero sul giusto rapporto che in ogni aula deve esserci tra alunni immigrati e alunni italiani». Un rapporto che «in molti istituti è saltato», dice l´assessore. Portando ad esempio il sopralluogo fatto durante le vacanze di Natale alla elementare Carlo Pisacane di Torpignattara, dove «circa il 76% dei bambini sono stranieri di religione musulmana e in un´aula ce ne sono addirittura 18 contro un solo romano, come risulta dall´interrogazione dell´onorevole Rampelli alla Camera». Uno squilibrio «che va corretto». Rispetto alla giunta Veltroni, un capovolgimento di prospettiva radicale.

Stop ai menu etnici e all´invadenza degli alunni stranieri in quelle classi dove gli italiani rischiano di diventare minoranza. Qual è la vostra opinione su questi provvedimenti? Inviate i vostri commenti
(20 maggio 2008)

Sinceramente non ho mai capito a cosa servivano questi cosidetti "Menù etnici". a far vedere che anche le mense delle scuole sono aperte al diverso?? mah.. dubito. tra l'altro di sicuro non erano neache buoni come quelli originali
per quanto riguarda l'INVADENZA delgi alunni stranieri non capisco su quale basi i figli degli stranieri devono essere piazzati in questa piuttosto quell'altra scuola per forza, sotto il pretesto di statistiche e di percentuali, mentre i filgi di italiani possono essere iscritti liberamente in qualsiasi scuola, e magari essere trasferiti dai genitori che "hanno paura che ci sono troppi bambini stranieri che penalizzano l'apprendimento dei loro figli".
è quando frullano queste cose nella testa dei genitori, che i bambini, in alcune classi, diventano "tutti stranieri". l'ignoranza sta dilagando e questi (con una botta di idealismo) sono i risultati.
ancora una volta ho l'impressione che qualcuno "voleva solo le braccia e ora rende conto che sono arrivate anche persone"

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Alphius

più che altro mi sono subito chiesta da quanto tempo ci sono questi menù etnici, e sinceramente leggendo mi rendo conto che gli hanno dato una grande importanza come se fosse l'includere un cibo non "nostrano" a rendere più aperta la scuola a alunni "diversi".

La seconda parte sulla scelta della scuola o meno la ritengo una buffonata,nonchè una cosa molto discriminante (ovviamente) ma si parla tanto di diritto dell'uomo ultimamente,di cedu (per ql che riguardava Maroni) ma la libertà pratica dello scegliere la scuola che tuo figlio andrà a frequentare verrà meno?!e allora la libertà di scelta dov'è?!è tutta una buffonata.

oramai non riesco neanche ad essere più perplessa quando leggo queste cose.

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..e semmai parlai di me non fu mai parola che tu comprendesti..

Con "menu etnici" non si intende solo esotico, ma anche politico e religioso. Infatti vi ricordo che gran parte dei bambini stranieri presenti nelle scuole é figlio di famiglie musulmane, le quali non vogliono che ai loro figli venga offerto del prosciutto o degli alimenti composti da percentuali (anche se minime) di alcol. A volte per sostituire questi alimenti viene offerto loro un menu piu simile a quello consumato in casa o nel proprio paese di origine. Anche per gli ebrei ci sono delle restrizioni alimentari.

Io all'asilo al posto del prosciutto mangiavo un pezzo di parmiggianoreggiano offertomi dalla prof (che si occupava della nostra classe nella mensa).

ammazza che denti avvelenati... una volta che arriva qualcosa di buono tipo il menu etnico, che benvenga. peace!

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secondo per rispondere alle questioni di preferenze del tipo di carne e di alimenti ci sono molti modi come quello della tua prof. A mio modo di vedere sono scelte che xò vanno prese a livello personale, ogni uno è libero di mangiare quello che vuole in fin dei conti! Quando stavo alle elementari c'erano figli di italiani (cattolici) che non mangiavano la carne, piuttosto che il pesce o che non sopportavano i latticini. Che fossero viziati piuttosto che allergici non sta a me dirlo. Sta di fatto che anche li c'era un problema. Preferivano un piatto piuttosto che un'altro esattamente come gli avevano insegnato i loro genitori. Siccome xò non eravamo in un ristorante, magari poi si arrangiavano con la rosetta o addirittura in alcuni casi non mangiavano proprio ( ovviamente con allegate lamentele dei genitori all'uscita)
Ecco perchè penso che quello del "menu etnico" è stata solo un'OPERAZIONE DI FACCIATA.
il prosciutto e l'alcool sono vietati per i mussulmani come anche per gli ebrei, è vero, ma non sarà certo un menù alle elementari a cambiargli la vita.
In Italia ci sono comunque i migliori salumi e una buona parte migliori vini al mondo (è risaputo) oltre che un'ottima cucina mediterranea
Sta a chi sceglie di vivere in questo contesto, capire se e come rispettare le proprie tradizioni ed i propri principi, che siano di natura religiosa o meno, e non certo una campagna mediaticizzata di "etnicizzazione dei menù a scuola" (oltretutto ha avuto pure vita breve..con quali risultati?).
le scuole italiane presentano delle questioni talmente importanti che forse andrebbero affrontate tra i banchi di una classe (aprendo un atlante di geografia e imparando melgio la storia per esempio..) piuttosto che tra i tavoli delle mense romane.

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Alphius