Servizio Civile sì, ma non per gli stranieri. Il ministro Riccardi conferma, per i prossimi bandi ancora “prevista la cittadinanza italiana quale requisito di partecipazione”. Avvocati per Niente: “anche gli stranieri sono cittadini”.
Rispondendo ad un’interrogazione parlamentare dell’on. Evangelisti (IdV) il ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, Andrea Riccardi, chiude le porte alla possibilità che il servizio civile sia aperto anche agli stranieri, perché così stabilisce “il quadro normativo vigente”.
“L'avvocatura generale dello Stato – ricorda Riccardi nella sua risposta - ha fatto presente che la clausola del bando prevista dall’attuale legge di ammettere i soli cittadini italiani alla selezione per il servizio civile è stata considerata legittima e non discriminatoria da altri giudici di merito (come ad esempio dal tribunale di Brescia con sentenza del 9 maggio scorso) e ha rilevato che, non essendo stato aperto incidente di incostituzionalità, la stessa è tuttora vigente ed efficace e crea per l'amministrazione un diretto vincolo non suscettibile di applicazione discrezionale”.
Alle parole del ministro segue la replica dell’associazione “Avvocati per niente”, per la quale l’apertura del servizio civile agli stranieri sarebbe possibile già con l’attuale legge. “La stessa Corte Costituzionale – spiega Alberto Guariso, legale dell’associazione - ha sempre affermato che l'espressione ‘tutti i cittadini...’ contenuta nell'art. 3 della Costituzione deve essere interpretata come ‘tutti i consociati...’ e va applicata anche agli stranieri. Per quel che ci riguarda aspettiamo la ormai prossima decisione di Appello per decidere le nostre azioni in merito”.
Per il 22 novembre prossimo è infatti prevista la sentenza sul caso di Shahzad Sayed, il giovane di origini pachistane escluso dall’ultimo bando di servizio civile. Il ricorso presentato dal giovane lo scorso gennaio, e sostenuto da “Avvocati per niente”, era stato accolto dal Tribunale del Lavoro di Milano, mentre un accordo con l’Ufficio Nazionale del Servizio Civile aveva scongiurato il blocco del bando, rinviando ogni decisione alla sentenza conclusiva. Nel frattempo il ministro Riccardi, pur dichiarandosi personalmente favorevole ad aprire il servizio civile ai giovani di origine straniera, ha sempre rimandato questa possibilità ad una riforma complessiva della legge 64/2001.
(continua)
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