Cita:
Censimento generale: "I comuni non possono escludere gli stranieri"
Martedì 16 Agosto 2011
Il tribunale di Milano sentenzia: "Comportamento discriminatorio, possono partecipare anche loro come rilevatori"
Roma, 16 agosto 2011 - Si è conclusa la querelle intorno al bando per i rilevatori che si sarebbero dovuti occupare del prossimo censimento generale, bando dal quale erano stati esclusi dal partecipare gli stranieri che non erano in possesso della cittadinanza italiana.
Ad affermarlo è stato il Tribunale di Milano che ha accolto integralmente il ricorso promosso da ASGI, Avvocati per Niente e ad una cittadina peruviana, anch'egli esclusa dalla gara.
Secondo il Giudice Riccardo Attanasio, è del tutto infondata la pretesa del Comune di Milano che nella sua memoria difensiva ha fatto riferimento alle norme sull'accesso al pubblico impiego per il quale è necessario il possesso della cittadinanza italiana. I rilevatori per il censimento, infatti, saranno legati all'amministrazione da "contratti occasionali" e non a "tempo indeterminato", formula contrattuale per la quale nessuna norma impone vincoli di cittradinanza. In questa circostanza il Comune dovrà invece applicare il principio di parità tra cittadini e stranieri nell'attività contrattuale fissato dall'art. 2, comma 2, del Testo Unico sull' immigrazione.
La decisione garantisce così anche la totale eliminazione della discriminazione ordinando al Comune di riaprire il bando per un periodo identico a quello che era stato garantito per la raccolta delle domande dei cittadini italiani, oltre alla pubblicazione della decisione sul sito online del comune.
Sarà dunque prevedibile che la decisione del Tribunale possa far si che molte altre persone si possano aggiungere alle decine di cittadini extra-Ue che erano stati esclusi dal bando per l'assegnazione del posto di rilevatori che da ottobre andranno, casa per casa, a censire la popolazione italiana.
Marco Iorio
Fonte:
http://www.stranieriinitalia.it/attuali ... 13588.html