Report Assemblea G2 primo luglio ’06

G2Ecco il resoconto super sintetico di quanto detto il pomeriggio del Workshop G2 del primo luglio 2006 e al quale hanno preso parte seconde generazioni di Roma, Milano, Napoli, Prato, Genova e Camerino:

La parte assembleare del primo luglio è stata aperta con i punti G2 di una proposta di riforma della legge sulla cittadinanza per migliorare l’accesso dei nati e dei non nati (ma cresciuti) in Italia e farne dei cittadini al 100%. Tale proposta verrà postata sul forum G2.

I G2 di Roma hanno anche raccontato gli incontri fatti da loro con alcuni politici sensibili ai problemi delle-dei G2 con il fine di capire a che punto era il dibattito interno nella nuova maggioranza di governo per la modifica della legge sulla cittadinanza (l. 91 del 1992) di cui tanto si è parlato da più di un mese a questa parte, ma sulla quale nessuna organizzazione di seconde generazioni si era ancora espressa pubblicamente;
Da alcune parti sono state espresse preoccupazioni per proposte che forse non sono ancora condivise da tutta l’Italia rispetto ad una cittadinanza aperta ai nati in Italia fin dai primi anni di vita;
Da altre parti è invece stata espressa la necessità di porre l’attenzione sulle esigenze delle seconde generazioni, di "puntare in alto" quando si fanno richieste sulla cittadinanza perché si parte da esigenze concrete da non sottovalutare, perché si sta parlando del futuro di tutto il Paese, con sempre più G2 (oggi i minori figli di immigrati sarebbero gia 491mila secondo le stime dossier Caritas/Migrantes);
Per alcuni, una parte dell’Italia non è pronta a vedere le seconde generazioni come una parte della società alla quale aprire di più le porte per evitarne anche l’esclusione; per altri la maggioranza dell’Italia è pronta a considerare, innanzitutto i nati in Italia, come dei cittadini a tutti gli effetti (alcuni riportavano lo stupore di conoscenti, anche non stretti, nel sapere che, pur essendo nati qui, alcune G2 non erano cittadini al 100%);
Qualcuno delle città fuori Roma ha appoggiato la necessità espressa dai G2 di Roma di formulare proposte, a cominciare dal tema centrale dell’accesso alla piena cittadinanza, da poi presentare a chi avrà la possibilità di legiferare in materia;
E’ stata espressa la necessità di allargare il gruppo di seconde generazioni da far partecipare alla formulazione di un percorso comune che veda le seconde generazioni come attori diretti, visto che si tratta di diretti interessati da legislazioni e politiche;
Si è parlato del rischio che l’esperienza di rete di G2 in diverse città possa esaurirsi se non riuscirà a radicarsi sempre più nel territorio e a trovare più sponde politiche (e non solo) interessate a un lavoro con le seconde generazioni. Si è posto anche l’accento sulla necessità di trovare una sostenibilità economica in grado di appoggiare una rete e un lavoro nazionale di G2;
Da osservatori esterni è stato suggerito che G2 si proponga come punto di riferimento per proposte, anche legisaltive, che interessino le seconde generazioni a livello locale e nazionale;
E’ stata decisa la creazione di un forum di comunicazione in internet dove innanzitutto mettere e invitare alla discussione riguardo alla proposta di riforma della legge sulla cittadinanza elaborata da G2;
Il forum dovrà servire a mantenere vivo il contatto tra g2 di diverse città e formulare proposte comuni per migliorare la realtà delle seconde generazioni. Potrà diventare un punto di riferimento per altre seconde generazioni che già lavorano sul tema o per altre che se ne vogliono occupare in maniera più continua. Le discussioni e proposte che usciranno in questo forum potranno servire anche ai nuovi gruppi di seconde generazioni che con G2 vorranno cominciare a lavorare a Roma o in altre città di sud-centro-nord-isole.

Visita il forum per discutere del report dell’Assemblea 1/07/06

La proposta G2 sulla cittadinanza potrà essere letta più avanti sul forum G2.

Inspiegabili differenze

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Ho un amico che ha le mie stesse origini, come me è nato e cresciuto in Italia. La differenza più evidente fra noi due è che lui in genere va in giro con la sciarpetta della Roma e in questo periodo di mondiali, ha addirittura appeso la bandiera dell’Italia alla finestra. Io, non ci penso neanche. Non che non tifi per l’Italia, ma diciamo che non mi sento così partecipe.

Fra noi c’è anche un’altra differenza meno evidente: io ho la cittadinanza italiana e lui no, e questo solo perché sua madre non sapeva che doveva chiedere la residenza prima di partorirlo. Quello che non capisco è perché questa differenza sembra dare più fastidio a me che a lui. Lui non se ne lamenta mai, non la menziona mai. Non parla delle lunghe file alla Questura. Del rifiuto della carta di soggiorno. Del fatto che non può votare neanche per il Sindaco. Da qualche anno si è sposato con una italiana (di origini straniere anche lei), dice che prima o poi la chiederà ‘sta cittadinanza. Ma evidentemente, per lui, non è una priorità .

Chi Siamo

Rete G2

La Rete G2 – Seconde Generazioni è un’organizzazione nazionale apartitica fondata da figli di immigrati e rifugiati nati o arrivati in Italia da piccoli. Chi fa parte della Rete G2 si autodefinisce come “figlio di immigrato” e non come “immigrato”: i nati in Italia non hanno compiuto alcuna migrazione, e chi è nato all’estero ma cresciuto in Italia non è emigrato volontariamente, ma è stato portato in Italia da genitori o altri parenti.“G2” quindi non sta per “seconde generazioni di immigrati” ma per “seconde generazioni dell’immigrazione”, intendendo l’immigrazione come un processo. La Rete G2 è un network di “cittadini del mondo”, originari di Asia, Africa, Europa e America Latina, che lavorano insieme su due punti fondamentali: i diritti negati alle seconde generazioni senza cittadinanza italiana e l’identità come incontro di più culture. G2 nasce a Roma nel 2005 e oggi ne fanno parte anche seconde generazioni di altre città italiane (Roma, Milano Perugia, Firenze, Arezzo, Torino) che partecipano ai Workshop nazionali organizzati ogni anno dalla Rete. I G2 si incontrano e discutono virtualmente anche su Facebook e su Twitter.

Gli obiettivi della Rete G2: riforma della legge per la concessione della cittadinanza italiana perché sia più aperta nei confronti delle seconde generazioni. L’accesso alla cittadinanza è l’unica via che consente ai figli di immigrati di essere considerati realmente dei pari, degli eguali, nei diritti e nei doveri, rispetto ai loro coetanei, figli di italiani. La trasformazione culturale della società italiana perché sia più consapevole e si riconosca in tutti I suoi figli, indipendentemente dalle loro origini.

Alcune tra le attività principali della Rete G2 – Seconde Generazioni

Nel 2006 sono stati realizzati i Video G2. Il primo ha vinto il Premio nazionale Mostafà Souhir “per l’originalità dello spunto e per essere espressione riuscita del protagonismo nel mondo della comunicazione da parte delle giovani generazioni”. Mentre il Ministero della Solidarietà Sociale ha commissionato alla Rete G2 uno spot audiovisivo basato sul suo secondo video, “G2: Forte e Chiaro”. La Rete G2 ha partecipato, tra il 2006 e il 2007, su invito del Ministro dell’Interno e del Ministro della Solidarietà Sociale agli incontri convocati sulla riforma del Testo Unico sull’immigrazione (leggi n. 189 del 2002 e n. 286 del 1998) ed è stata ricevuta in Commissione Affari costituzionali della Camera per esprimere un proprio parere sia sulla riforma della legge sulla cittadinanza (legge n. 91 del 1992) sia sul Testo Unico.

Sempre nel 2007 la Rete G2 è entrata a far parte della Consulta nazionale del Ministero della Solidarietà sociale “per i problemi degli stranieri immigrati e delle loro famiglie” e della Consulta dell’Osservatorio per l’integrazione degli alunni stranieri e l’educazione interculturale, presso il Ministero della Pubblica istruzione. Nello stesso anno ReteG2 ha ideato e realizzato un originale strumento di comunicazione: il Fotoromanzo G2, per promuovere una modifica della legge sulla cittadinanza italiana (legge n. 91 del 1992) che sia più aperta nei confronti dei figli di immigrati nati e/o scolarizzati in Italia. Nel novembre 2007 alcuni rappresentanti della Rete G2 hanno consegnato nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano una copia del Fotoromanzo e una lettera. Il Presidente ha accolto con favore le parole e l’appello della Rete G2 dichiarando che “la legge è troppo restrittiva, bisogna aprire canali nuovi di accesso alla cittadinanza italiana per tanti ragazzi e tanti giovani, figli di immigrati”. Analoghi incontri si sono svolti nei successivi anni, tra cui l’ultimo, in data 8 Marzo 2013, in cui la Rete è intervenuta come relatore alla cerimonia “Avanti ragazze”, dedicata alla festa delle donne e alle giovani generazioni. In quell’occasione il Presidente ha nuovamente rilanciato il messaggio della Rete G2 per una riforma della legge sulla cittadinanza per i figli d’immigrati.

Nel 2008 la Rete G2 ha ideato e curato la trasmissione radiofonica OndeG2, in onda su Radio Popolare Milano e a livello nazionale su Popolare Network, e ha promosso la raccolta musicale Straniero a chi? Tracce e parole dei figli dell’immigrazione, in collaborazione con il Ministero della Solidarietà sociale e con la casa discografica Gridalo forte records.  Lo stesso anno Rete G2 ha partecipato ad un incontro con il Ministro dell’Interno Roberto Maroni come membro del Tavolo di lavoro inter associativo sugli effetti del pacchetto sicurezza promosso dall’Unicef. Nel 2009 l’organizzazione ha incontrato il Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini per illustrargli i termini della “Campagna Cittadinanza G2”.

Nel 2009 ha inoltre promosso, assieme a 27 organizzazioni della Società civile, la Campagna “Non aver paura apriti agli altri, apri ai diritti, campagna nazionale “contro il razzismo, l’indifferenza e la paura dell’altro”. A fine Campagna,  una delegazione G2 e le altre 27 Organizzazioni promotrici hanno consegnato  al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano più di 80.000 firme raccolte. Nello stesso anno ha promosso una Conferenza Stampa presso la Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati, rivolta ai parlamentari, alla società civile e a tutti i figli di immigrati in Italia in cui rivolgeva un appello a favore di una giusta e rapida riforma della legge per la cittadinanza (L.91/92).

Nel 2010 (e fino al 2012) Rete G2 , in collaborazione con Asgi, Save the children e con il contributo dell’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazione razziali), ha attivato il Progetto R.E.T.E., che prevede la possibilità di ottenere assistenza legale e una ricerca sulle discriminazioni nei confronti delle seconde generazioni.

Nel 2011 Rete G2 organizza a Roma, insieme a Save the Children, la maratona oratoria Promessi Sposi d’Italia, questa cittadinanza s’ha da fare!, all’interno delle Celebrazioni per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia; promuove la Campagna “18 anni…in Comune’’sempre con Save the Children ed  Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) per la promozione delle richieste di cittadinanza tra i diciottenni di origine straniera, nati in Italia.  Alla campagna hanno aderito oltre 358 Comuni, molti dei quali capoluoghi di Provincia. Viene inoltre, inaugurato, il primo Sportello Legale interamente dedicato alle seconde generazioni, sempre in collaborazione Save the Children e ASGI, e grazie al finanziamento dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziali UNAR, nell’ambito del Progetto R.E.T.E: all’interno del sito www.secondegenerazioni.it è stato realizzato uno spazio a cui chiunque potrà fare riferimento per segnalare casi di discriminazione capitati a se stesso oppure a famigliari ed amici.

Nel 2012 Rete G2, con altre 17 organizzazioni della società civile italiana, ha depositato con successo due proposte di legge di iniziativa popolare promosse dalla Campagna L’Italia sono anch’io: una riforma della legge 91 del 1992 che regolamenta l’accesso alla cittadinanza per le persone di origine straniera e l’introduzione del diritto di voto alle elezioni amministrative per gli stranieri residenti.

Nel 2013 Rete G2, grazie al contributo da parte del Ministero del Lavoro e dalla collaborazione tra Assessorato delle Politiche Sociali e Servizio Giovani del Comune di Milano, inaugura  il laboratorio di cittadinanza urbana G.Lab nella sede dell’Informagiovani di Via Dogana 2 a Milano. G. Lab si propone di fornire informazioni di primo livello sul tema della cittadinanza, del lavoro e dello studio, attraverso un nuovo desk composto da giovani di origini italiane e straniere. Rete G2 partecipa alla 9° Edizione del European Integration Forum a Bruxelles: il Forum Europeo per l’Integrazione ha come obiettivo favorire l’interscambio di esperienze tra le organizzazioni della società civile a livello europeo e la possibilità, per queste, di presentare il proprio punto di vista alle istituzioni Europee. Nell’ambito delle varie tavole rotonde durante il Forum, Rete G2 presenta i propri punti per garantire un completo inserimento delle seconde generazioni nella società civile.

Nel 2014 Rete G2 interviene in Commissione Affari costituzionali alla Camera, nel corso delle audizioni dei rappresentanti dell’Anci e di organizzazioni e istituzioni che operano nel settore, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle modifiche alla legge 91/92. Sempre nel 2014 la Rete G2 – Seconde Generazioni è chiamata a far parte dell’ Osservatorio Nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’intercultura del MIUR. E’ la prima volta che una organizzazione di figli di immigrati ne fa parte! Con il supporto di Open Society Foundations, Rete G2 lancia il progetto G2 Parlamenta con l’obiettivo di sensibilizzare il Parlamento italiano al fine di giungere ad una nuova legge sulla cittadinanza. Tra le iniziative promosse la  distribuzione di dossier e documentazioni, la realizzazione di video e prodotti di comunicazione, l’implementazione delle attività sui social media. Nell’ambito del progetto, viene organizzazata a dicembre all’Hotel Nanzionale di Roma, l’iniziativa CITTADINANZA RISPONDI!, con la presentazione il dossier “Italiani 2.0 / G2 chiama Italia: Cittadinanza rispondi!” e l’inedito video “Nata e – Non – Nato” dell’artista Paul Alex M.Samaniego sui diversi percorsi di cittadinanza.

Nel 2015, nello studio di Palazzo Madama, una delegazione della rete Filo diretto con le seconde generazioni, iniziativa di progettazione partecipata promossa dalla Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, incontra il Presidente del Senato, On.Pietro Grasso. La delegazione consegna al Presidente Grasso il “Manifesto delle seconde generazioni”, elaborato da oltre trenta associazioni di giovani, attive su tutto il territorio nazionale. All’incontro partecipa anche un rappresentante di Rete G2. Il 13 ottobre, Rete G2 saluta con soddisfazione l’approvazione alla Camera di una nuova legge per l’acquisizione della cittadinanza italiana. Nel frattempo Rete G2 decide, al termine di una attenta riflessione, di lasciare l’Associazione Carta di Roma per concentrare tutti i suoi sforzi sull’approvazione della riforma della cittadinanza.

Nel 2016 Rete G2, Interviene in Commissione Affari costituzionali in Senato, nel corso delle audizioni dei rappresentanti della Campagna L’Italia sono anch’io, di Unicef e Save the Children,  nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle modifiche alla legge 91/92. Il  13 ottobre, RETE G2, assieme alle organizzazioni che compongono la Campagna L’Italia sono anch’io, incontra la presidente della Commissione Affari costituzionali Anna Finocchiaro e la relatrice della riforma della cittadinanza Doris Lo Moro per chiedere di sbloccare lo stallo in cui versa in Senato il provvedimento. Con lo stesso obiettivo, Rete G2, sempre assieme alle organizzazioni de L’Italia sono anch’io, incontra in Senato Il presidente Pietro Grasso. A dicembre, Rete G2 partecipa a Nashville, in Tennessee, ai lavori del Transatlantic Migrant Democracy Dialogue, un nuovo progetto per studiare e mettere in campo strategie comuni tra Europa e Stati Uniti per affrontare i temi dell’immigrazione. I lavori del  Transatlantic Migrant Democracy Dialogue si svolgono a margine della National Immigrant Integration Conference 2016 a Nashville.

Nel 2017 Rete G2 organizza assieme ad altre associazioni una conferenza stampa in Senato per lanciare nel mese di febbraio una mobilitazione permanente, in piazza a Roma, per chiedere l’approvazione della riforma della cittadinanza. L’iniziativa si conclude il 28 febbraio con il “Carnevale della cittadinanza”, un appuntamento che riunisce in piazza al Pantheon bambini e famiglie da tutta Italia. Rete G2 aderisce a “20maggiosenzamuri”, corteo antirazzista che sfila a Milano a sostegno dell’accoglienza dei migranti. A giugno, Rete G2 incontra nuovamente, assieme a Save the Children e Unicef, il Ministro per i rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro per chiedere la discussione in Parlamento della riforma della cittadinanza. Il 2017 si conclude con la consapevolezza che si andrà a nuove elezioni, senza che ci sia la possibilità di approvare la riforma.

Nel 2018 Rete G2, assieme ad Arci e Rete della Conoscenza, con il finanziamento dell’Unar, è impegnata nella realizzazione del progetto “Sguardi allo Specchio”, con l’obiettivo di combattere le discriminazioni offrendo corrette informazioni sui principali luoghi comuni riguardo la presenza di migranti in Italia e decostruendo stereotipi e pregiudizi discriminanti, nell’intento di educare le nuove generazioni al rispetto della diversità. Rete G2 fa parte, per il secondo anno, della giuria che assegna il Roma Best Practices Award – Mamma Roma, il premio nato per valorizzare e mettere in rete le migliori idee, progetti e soluzioni per Roma: l’obiettivo raccogliere e valorizzare le Buone Pratiche esistenti nel territorio cittadino, facendo emergere le idee più innovative.

Premi e riconoscimenti

  • Premio nazionale Mostafà Souhir per la multiculturalità nei media “per l’originalità dello spunto e per essere espressione riuscita del protagonismo nel mondo della comunicazione da parte delle giovani generazioni”.
  • Premio Fondazione Ismu 2010 “Per il suo impegno a favore del diritti di cittadinanza per figli d’immigrati, mediante un costante dialogo con le Istituzioni, governative e non, contribuisce alla modernizzazione del nostro Paese e alla costruzione di una società più giusta e quindi più equa, quindi più democratica”
  • Medaglia d’onore commemorativa del 65° di Fondazione Anfe (novembre 2012), consegnata alla Rete G2 e tra gli altri all’allora Ministro degli Esteri  Giulio Maria Terzi

La Nostra Mission

  • Riforma della legge per la concessione della cittadinanza italiana perché sia più aperta nei confronti delle seconde generazioni. L’accesso alla cittadinanza è l’unica via che consente ai figli di immigrati di essere considerati realmente dei pari, degli eguali, nei diritti e nei doveri, rispetto ai loro coetanei, figli di italiani;
  • Trasformazione culturale della società italiana perché sia più consapevole e si riconosca in tutti i suoi figli, indipendentemente dalle loro origini.

Il Nostro Metodo

G2 segue un metodo di partecipazione diretta, senza intermediari per un dialogo diretto con le istituzioni. Un lavoro che sia prevalentemente di analisi collettiva della realtà italiana più che di sola testimonianza di singoli percorsi dei figli dell’immigrazione. G2 ha un approccio trasversale alle forze politiche, è una Rete che usa gli strumenti della politica ma si definisce apartitica, ossia non dipende da nessun partito.

Figli di stranieri o figli di nessuno?

Un libro pubblicato recentemente è dedicato alle G2, sono interventi di esperti, rappresentanti delle istituzioni, operatori del settore. Se ne parla su Migra News :

«I giovani della seconda generazione "hanno bisogno di essere riconosciuti per quelli che sono e considerati come agenti positivi di cultura e civiltà". Lo pensa Beniamino Rossi, mente creativa del Mim (Meeting internazionale migrazioni), appuntamento che si svolge ogni anno a Loreto, fin dal 1997, e che si interroga sui cambiamenti della società italiana dovuti all’immigrazione. Al centro dell’interesse del Meeting, organizzato dai missionari e laici Scalabriniani, anche le nuove generazioni in un’ottica continentale. Figli di stranieri o figli di nessuno? Minori immigrati protagonisti dell’Europa di oggi e di domani: titolo dell’ottavo e ultimo incontro di Loreto (luglio 2005) ed ora diventato anche titolo degli Atti del Mim, pubblicati recentemente. […] Ma resta aperta una domanda: i diretti interessati, a cominciare dalle seconde generazioni "italiane", si ritroveranno nelle analisi, rappresentazioni e proposte del Mim?»

 Innazitutto più che figli di stranieri o figli di nessuno direi: dobbiamo considerarci figli di tutti. Facciamo parte della società, siamo il risultato di una società composta da tutti. Non dobbiamo pensarci come un mondo a parte perché sennò rischiamo che continuino a considerarci sempre e solamente a parte, a cominciare dai diritti. Siamo tutti responsabili di quello che avviene ai bambini, poi adolescenti, che vivono in Italia. Il discorso non deve cambiare se si tratta di seconde generazioni. Siamo il presente e futuro dell’intera società , non solo delle nostre famiglie naturali.