CITTADINANZA: ANCI, SAVE THE CHILDREN E RETE G2, BENE NOVITA’ INTRODOTTE NEL DECRETO DEL FARE
‘’Vogliamo esprimere il nostro apprezzamento per l’iniziativa portata avanti dalla Ministra Kyenge. Si tratta di un provvedimento che, a costo zero, permette con semplicita’ e intelligenza di risolvere le tante difficolta’ di ordine burocratico che fino ad oggi hanno ostacolato il percorso previsto dalla legge 91 del 1992, complicando inutilmente e iniquamente la vita a tanti ragazzi che hanno deciso di fare dell’Italia la loro nuova Patria’’. Cosi’ Giacomo Bazzoni, Presidente della Commissione Affari Sociali e Welfare dell’ANCI a proposito delle novita’ contenute nell’art. 33 del d.l. 69 (c.d. ‘decreto del fare’) in merito alla semplificazione del procedimento per l’acquisto della cittadinanza per lo straniero nato in Italia.
‘’Inoltre, la previsione nella nuova norma dell’obbligo, da parte degli Ufficiali di Stato Civile di informare tempestivamente i ragazzi del loro diritto – sottolinea il Presidente Bazzoni – manifesta una particolare sensibilita’ della Ministra verso gli aspetti piu’ concreti della tematica. La scelta è infatti una sostanziale istituzionalizzazione dei contenuti della Campagna ‘18 anni … in Comune’, portata avanti a partire dal 2011 da ANCI insieme a Save the Children e Rete G2, con la quale abbiamo chiesto ai Sindaci di invitare tempestivamente i ragazzi ad esercitare il loro diritto. Gli esiti della Campagna ci hanno confermato che quello dell’informazione tempestiva e corretta e’ un nodo cruciale’’.
‘’L’ennesimo caso di discriminazione portato oggi all’attenzione delle cronache, di una bambina di nove anni nata in Veneto che ha dovuto rinunciare a partecipare alle gare di nuoto con i suoi compagni di squadra solo perche’ di origine tunisina – ha dichiarato Raffaela Milano, direttore dei programmi Italia-Europa di Save the Children – testimonia ancora una volta l’importanza, per il percorso di crescita di un bambino, di vedere riconosciuta la propria appartenenza alla comunita’ nella quale vive. Esprimiamo grande apprezzamento per le norme contenute nel ‘decreto del fare’ che portano a sistema l’iniziativa di sensibilizzazione e informazione gia’ avviata volontariamente da tanti Comuni nell’ambito della Campagna promossa da ANCI, Rete G2 e Save the Children. Speriamo che questo sia il primo passo per una rapida revisione organica della materia che consenta ai bambini che nascono e crescono in Italia di sentirti finalmente a pieno titolo cittadini del loro Paese’’.
“Grazie a questa semplificazione suggerita dalla buona pratica di 18 anni in Comune, – dichiara Mohamed Tailmoun, portavoce della Rete G2 – viene esteso il diritto di cittadinanza a molti figli d’immigrati che finora si sono visti negare questo diritto alla maggiore età. L’auspicio è quello di arrivare presto ad una vera riforma della legge, che dia cittadinanza a tutte quelle seconde generazioni che restano ancora in attesa”.
Roma, 28 giugno 2013