dopo aver letto un po' di presentazioni come "modello", per non uscire fuori tema e dire cose che non dovrebbero essere dette (chissa quali..)...
eccomi ai saluti.
mi chiamo jean ed ho 22 anni, studio economia a pavia, ma abito a cologno monzese (milano).
veeediamo...
sisi, allora, sono qui dall'età di 6 anni, ho quindi fatto per mia fortuna tutto il percorso formativo qui, sono nato in Perù.
ho fatto fin dalle elementari arti marziali, ho cominciato con il judo, poi karatè, taekwondo e qualche cos'atro, suono la chitarra e qualche volta scrivo versi.
ho fatto ragioneria..
cosa ancora potrebbe essere utile?
beh sono tornato in perù qualche estate, tanti pensieri in mente, ma molti inconcludenti.
a chi dice che l'italia fa schifo..
ho parlato spesso con miei coetanei, sul fatto di avere la cittadinanza italiana. molti mi dicono che del loro diritto di voto non se ne fanno niente, mi hanno chiesto se volessi essere italiano, se sentissi il bisogno di avere il diritto di voto.
beh.. io..
ho fatto fin dai primi anni delle scuole superiori dei collettivi studenteschi, ho cercato fin dove mi era concesso di poter essere critico di ciò che mi circondava, sono stato rappresentante di classe, poi di istituto, e poi sono stato eletto in consulta provinciale.
ho partecipato a manifestazioni in difesa dei lavoratori, ho fatto volontariato per la caritas, ho fatto animazione in oratorio, sono andato a commemorare caduti e giorni della memoria vari, ho partecipato con chi mi stava affianco ai dibattiti che di volta in volta ci venivano proposti dall'attualità. come ovvio, il possesso di una posizione, di un'idea crea senso di appartenenza, più si sentono posizioni, motivazioni e più ci si vede dentro un insieme più grande, "che la pensa come te".. molto spesso ciò si concretizza in scelte amministrative, politiche, economiche, sociali.
quante volte mi son fermato... quante volte mi hanno fermato, "tu non sei italiano, che te ne frega, non puoi votare"...
che triste verità... mi son detto più e più volte, che cosa mi distingue da chi, italiano, "vanta" il proprio diritto di voto, e me.
ho votato, si. alle elezioni presidenziali del mio paese di origine. seguire da lontano il dibattito è stato un limite, non avere qualcuno con cui confrontarmi. è stato un piacere in ogni modo, per un attimo vedere cosi tante persone, che nel far la fila verso le urne parlava animatamente di argomenti a loro molto vicini...
sono cittadino di una nazione che dei miei anni ha segnato i primi 6, e verso di lei ho un sentimento di riscatto. ciò che non sapevo lo ho imparato non vivendoci.. anche se sono anni ormai che vivo qui, un occhio al sud america non posso non darlo, interessarmi del suo futuro.
aaah mi sa, mi sono lasciato trascinare da un tratto sentimentale..
quindi è meglio concludere questa mia presentazione.
saluti