Ieri è andata in onda una puntata della rubrica del Tg3 "Shukran" sul cd "Straniero a chi? Tracce e parole dei figli dell'immigrazione", iniziativa promossa (e curata in partee) dalla rete G2 insieme al ministero Solidarietà sociale.
Ecco qui alcuni articoli già comparsi sul cd di G2.
Da metropoli di repubblica del 16 marzo 08"Straniero a chi?", il rap dei G2 di Paula Baudet Vivanco
Tredici brani della nuova generazione, che avanza anche nel mondo della musica. Artisti nati in Italia o all'estero, ma tutti cresciuti tra Milano, Roma e altre città sempre più interculturali, hanno prestato la loro creatività, divertimento e determinazione alla nuova compilation "Straniero a chi?", ultima iniziativa di G2 -- Seconde Generazioni, rete nazionale di figli di immigrati, finanziata dal ministero della Solidarietà sociale e realizzata dalla casa discografica "Gridalo forte records". Tremila le copie e diversi i generi del cd, dalle tipiche rime dell'hip hop urbano al "reggae europeo, ma anche punk, elettronica e un classico della musica italiana come "Con il nastro rosa" interpretato dall'italiano di origini egiziane Wahid Efendi", dice Mohamed Tailmoun di G2. Tutti maschi gli artisti coinvolti, forse le ragazze ancora non si muovono con facilità in questo campo o hanno più problemi a mettersi in rete. Nomi d'arte variegati: Nasty Brooker, Mike Samaniego, Amir, Zanko El Arabe Blanco, Intiman and the dojobreakers, Diamante & Skuniz, Linea di Massa, Natural Disastro, Maztek e Taxi. Età che spaziano tra i 20 e i 30 anni. Filippine, Gabon, Eritrea, Brasile, Egitto, Capo Verde, Cina, Siria, Haiti, sono i Paesi di origine di alcuni di loro. L'italiano è la lingua più usata, normale per chi cresce in questo Paese, ma anche inglese ed arabo, vuoi per un ritorno alle origini o per superare i confini della penisola che ad un artista stanno stretti. "Alcuni dei brani, in particolare quelli hip hop, trattano direttamente temi più legati al vivere da figlio di immigrati", spiega Tailmoun. Così il pezzo "In ostaggio" che apre il cd "Straniero a chi?": "Per tutti i simili/ sono una seconda generazione/ il mio nome è selvaggio/ vengo da una brutta situazione/ la società mi tiene in ostaggio/ le mie origini antichissime africane/ oggi giovane le posso solamente ricordare/ e intanto lì la gente muore/ li trattano come un cane". Altri spaziano e sperimentano, in collaborazione con artisti di origine italiana, nella libertà permessa dagli infiniti percorsi della musica. La distribuzione della compilation? "Innanzitutto nelle regioni dove è più presente la nostra rete: Lazio, Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna -- conclude Tailmoun -- . Più informazioni sul nostro sito
http://www.g2secondegenerazioni.it". (16 marzo 2008)
E le schede su alcuni degli artisti nella pagina di metropoli:
Padre filippino e madre cinese, Mike Samaniego è nato a Peschiera del Garda, in Lombardia. Dopo aver trascorso parte della sua infanzia tra Desenzano , Brescia e Milano, si è trasferito con la famiglia a Roma, dove si è laureato in Economia della cooperazione. Suo è il brano "Prospettive", critica all'Italia che non rende la vita facile alle Seconde generazioni come lui: "Non importa se pensate che io sia un immigrato -- canta -- parlo pure col dialetto/ sono nato in questo stato/ e come i vostri figli anche io ho studiato/ conosco la cultura/ e questa lingua e ho ragione se chiedo dei diritti e nessuna distinzione".
Figlio di un immigrato egiziano, Amir Issa è cresciuto nel quartiere multietnico romano di Tor Pignattara, dove ha un suo studio di registrazione. Il suo brano più noto è "Straniero nella mia nazione", dal disco "Uomo di prestigio". Insieme a Mike Samaniego si esibisce nel 2007 in concerti promossi dalla rete G2, il primo all'interno del festival Intermundia, nel cuore di Roma. Sul cd "Straniero a chi?" canta insieme a Karkadan, rapper tunisino di Milano che mischia arabo, francese e italiano.
Tenderete Damas, per gli amici "Tenda": padre del Gabon, madre italiana, 29 anni, per passione voce dei "Taxi", gruppo punk romano con alle spalle tournée all'estero; per lavoro insegnante "precario" di educazione fisica nelle scuole e allenatore di pallacanestro: "Noi del gruppo siamo cresciuti tutti insieme, una palazzina accanto all'altra, le stesse scuole, gli stessi amici, a 10 minuti dal Raccordo anulare. Per noi il genere punk è stato passione e divertimento da quando abbiamo cominciato a suonare, a 13-14 anni. All'inizio dicevano che facevamo troppo casino ma sono sempre venuti ai nostri concerti".
Nasty Brooker alias Carlo Magoni dei Ninetyfifive Records, musica hip hop e denuncia sociale, è un romano di 26 anni, origini che sono un mix di Italia, Capo Verde e Haiti. "Lavoro come imballatore al Policlinico Umberto I, incarto e scarto pacchi dalle 7 alle 13. Negli altri orari mi dedico alla musica, per sfogare quello che ho dentro e il disagio che vedo tutto intorno a me, anche tra i miei amici". Il suo brano "In ostaggio", realizzato insieme a Miguel Prod, apre il cd "Straniero a chi?".
Figlio di un tablista egiziano immigrato nel Nord Italia in cerca di fortuna, Wahid Eféndi si definisce un artista "Made in Italy" che ama fondere blues, soul e hip hop e interpretare classici della musica italiana. "Nonostante fosse un musicista -- dice -- mio padre si era opposto alla mia scelta di fare il conservatorio. Ma io amavo cantare e così ho proseguito e alla fine devo dire che è solo grazie a mio padre che io sono Wahid, che in italiano vuol dire "Unico", fino in fondo". Sua l'interpretazione di "Con il nastro rosa", brano del famoso cantautore italiano Lucio Battisti.
Reggae all'inglese per i baresi e romani Linea di massa. Origini africane, il venticinquenne Jonatan Manganelli, nato a Roma, studia ingegneria informatica all'università ed è nel gruppo dal 2003. Nonno italiano ("da lì il mio cognome"), i genitori hanno un ristorante nel multietnico quartiere del Pigneto: "Cucina eritrea e qualche piatto romano". "Ascolto da sempre l'hip hop ma preferisco mettere dischi reggae". Il legame con le origini resta vivo: "A settembre sono stato 15 giorni in Eritrea".
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Da Stranieri in Italia del 25 marzo 08Straniero a chi? I nuovi italiani si fanno sentire Un cd dei figli dell’immigrazione. “Le istituzioni ci considerano diversi”
Roma – 25 marzo 2008 - "Gli immigrati non sono solo un numero, uno stock di lavoro, sono anche persone, sono creatività". Parola di Mike Samaniego, nato a Peschiera del Garda da genitori asiatici, cresciuto tra Milano e Roma, rapper. Italiano a tutti gli effetti, se non per un piccolo dettaglio: la legge non gli riconosce la cittadinanza e, come a lui, a tanti giovani di "seconda generazione" che "sono" italiani ma che per le norme del "loro" paese sono stranieri. Anzi continuano a essere immigrati, con permesso di soggiorno.
Un problema, in crescita in Italia ma molto sentito in paesi come la Francia, che è "nodo strategico" per evitare che in Italia ci siano "politiche di apartheid", ha spiegato il ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, che venerdì scorso ha presentato un Cd, "Straniero a chi?", realizzato e cantato in italiano dal rapper e da altri 12 suoi "colleghi", artisti tra i 20 e i 30 anni, originari di paesi come le Filippine, Gabon, Eritrea, Brasile, Egitto, Capo Verde, Cina, Siria, Haiti.
Come Amir, figlio di un egiziano che fa hip hop dagli anni Novanta e ha già pubblicato un suo disco: "Sono cresciuto a Torpignattara a Roma, non ho mai avuto problemi con i miei amici, con la gente del quartiere. Soltanto con le istituzioni, che ogni volta mi considerano diverso. Anche se ho la carta d'identità con scritto nato a Roma mi chiedono se sono straniero. Io sono fiero di essere italiano, ma a volte faccio fatica, c'é troppa confusione. Comunque il cd che abbiamo fatto é qualcosa che si sta mettendo in moto".
Il cd, 13 canzoni per 3 mila copie, sarà presentato con iniziative organizzate da G2, la rete dei figli di immigrati nati in Italia che si batte per avere nella nostra legislazione anche lo "jus soli" per ottenere la cittadinanza, come ha spiegato uno dei portavoce, Mohamed Tailmoun.
"La questione delle seconde generazioni è un nodo strategico - ha detto Ferrero nella giornata internazionale di lotta contro il razzismo - che dobbiamo risolvere se non vogliamo che l'Italia tenda ad avere delle vere e proprie politiche di apartheid. Nessuno si illuda che le leggi che non consentono ai figli di immigrati in Italia di diventare cittadini italiani al compimento dei 18 anni sono del passato: sono temi che ancora oggi vengono utilizzati per avere maggiori consensi con posizioni politiche razziste, con la volontà di discriminazione per costruire consenso".
Per Cristina De Luca, sottosegretario alla Solidarietà Sociale, è da iniziative come "Straniero a chi?" che bisogna partire per vincere insieme con culture diverse". Il cd, finanziato dalla Solidarietà Sociale, è stato anche l'occasione per Ferrero per fare un bilancio di due anni di lavoro: "l'attività più consistente è stata quella di tipo culturale, anche perché le attuali leggi sbagliate non sono state modificate per mancanza di tempo. Con il cd vogliamo l'abbattimento dei muri che impediscono il dialogo con le seconde generazioni: mi auguro che il prossimo ministro che prenderà il mio posto continuerà su questa strada".
E lettera di precisazione della rete G2 in merito all'articolo di Stranieri in Italia:Dalla rete G2. Non solo nati in ItaliaGentili amici di Stranieri in Italia
vi scriviamo per alcune precisazioni in merito al vostro articolo, articolo di cui vi ringraziamo.
Il cd "Straniero a chi? Tracce a parole dei figli dell'immigrazione" non verrà solo presentato dalla rete G2. Il cd è stato promosso dalla rete G2 insieme al ministero Solidarietà sociale ed è stato curato dalla rete G2 insieme alla casa discografica Gridalo forte records.
Inoltre volevamo precisare che la rete G2 non è costituita solo da figli di immigrati nati in Italia ma anche da figli di immigrati nati nei Paesi di origine e cresciuti tutti in Italia. Proprio Mohamed Tailmoun, uno dei portavoce nazionali di G2 è nato all'estero e cresciuto in Italia. Per l'organizzazione rete G2 sono "seconde generazioni" tutti i figli di immigrati cresciuti in Italia, indiepndentemente da dove sono nati.
Per questo la campagna di riforma della legge sulla cittadinanza di G2 riguarda anche chi non è qui nato ma qui è cresciuto fin da piccolo.
Per maggiori informazioni sulla nostra campagna e sulle nostre attività:
http://www.g2secondegenerazioni.it Grazie e auguri di buon lavoro
Rete nazionale G2 - Seconde Generazioni