Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

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MessaggioInviato: 18 mar 2008, 16:45 
Extra terrona
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Credevo che l'Università Bocconi fosse rinomata per la sua serietà e capacità di aggiornamento nella ricerca. Come si fa a usare l'acronimo dell'organizzazione e associazione "G2" che tra l'altro è ormai abbastanza nota a livello mediatico, per indicare "Gli immigrati G2"?! Lo abbiamo scritto dappertutto che G2 è una organizzazione di figli di immigrati o giovani di origine straniera cresciuti tutti in Italia. Come si può dire che sono "immigrati" RAGAZZI/E NATO E/O CRESCIUTI IN ITALIA?! Con seconde generazioni NON SI INTENDE UNA SECONDA ONDATA MIGRATORIA!

Forse all'Università Bocconi interessa più parlare solo di appetibili mercati costituiti da immigrati e dai loro figli piuttosoto che di termini esatti o ERRATI?


Ci sarebbe proprio da scrivere alla Bocconi.
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http://www.stampa.unibocconi.it/
Immigrati, come affrontare un mercato da 30 miliardi
In Italia, con 200 nazionalità presenti, non ha senso la segmentazione etnica. Le seconde generazioni acquistano musica in inglese, cibo italiano, pc e mp3 come i coetanei italiani, secondo una ricerca sul campo dell’Università Bocconi di Milano.
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Roma, 15 marzo 2008 - Con 3,7 milioni di immigrati regolari (un milione dei quali di seconda generazione), l’Italia ha superato Gran Bretagna e Francia per numero di immigrati. Tale presenza si traduce in un mercato del valore di almeno 30 miliardi di euro l’anno, ma solo alcuni settori (tlc, editoria specializzata, servizi bancari e finanziari, gdo) iniziano a sviluppare strategie ad hoc per questo target. Gli approcci di segmentazione a base puramente nazionale che derivano dall’esperienza di paesi a immigrazione più antica non sono applicabili a una realtà come quella italiana, con immigrati da più di 200 paesi e tre sole comunità (albanesi, marocchini e rumeni) che si avvicinano al 10% del totale, affermano Luca Massimiliano Visconti dell’Università Bocconi e Enzo Mario Napolitano di Etnica.biz nel paper Nuovi italiani, nuovi marketing: approcci emergenti per la conquista del mercato etnico nazionale, presentato questa mattina in Università a un incontro organizzato dal Customer & service science lab della Bocconi. Gli immigrati si caratterizzano per la giovane età (34 anni in media), la prevalenza maschile (57,1%), l’alta scolarità (12,1% di laureati) e la forte mobilità territoriale. Con un reddito medio stimato intorno agli 850 euro al mese, hanno una certa propensione al risparmio (in media il 15-16% delle entrate) e trasferiscono in patria meno di quanto comunemente si ritenga (il 14% del reddito). La relazione prezzo/qualità è senz’altro il più potente driver d’acquisto, ma non esclude consumi importanti. Secondo rilevazioni recenti il 46,7% degli stranieri possiede un’automobile, il 32,3% un impianto satellitare (gli italiani sono al 21,4%), il 49% un lettore dvd, il 93,6% un cellulare, il 29,4% un personal computer, mentre il 50,5% ha un conto corrente in banca o in posta. “L’interesse per le diverse opzioni di segmentazione del mercato etnico si lega alle ricadute sociali che tali decisioni hanno rispetto all’integrazione degli stranieri”, scrivono Visconti e Napolitano. “La segmentazione concorre a rafforzare o, viceversa, a contestare le rappresentazioni stereotipiche sugli stranieri già presenti nella retorica collettiva”. Gli autori chiariscono perciò la loro preferenza per una segmentazione che non si basi sull’appartenenza etnica, ma sugli stili di vita o sull’integrazione socio-culturale e propongono una segmentazione originale su base generazionale, derivante da un progetto di ricerca sul campo condotto sulle seconde generazioni di immigrati a Biella, Milano e Torino. Gli immigrati G2 (di seconda generazione) si riconoscono nella definizione di cittadini del mondo (tra il 25,75 e il 38% a seconda della città) e, a differenza dei propri genitori, non limitano le proprie amicizie alla rete etnica (25%). Analogamente ai coetanei italiani ascoltano prevalentemente musica in inglese (tra il 68% e il 73%), guardano la televisione italiana (75-78,4%), sono iscritti alla scuola italiana (91,7-94%). Nei riguardi della pubblicità mostrano maggiore avversione dei propri coetanei per l’uso della violenza (58,7-62%), del nudo (23,9-35%) e dell’ambiguità sessuale (30,3-32%). Come i loro genitori, scelgono in base al rapporto prezzo/qualità, ma dimostrano una maggiore sensibilità al brand (49-62,4%). L’integrazione con i gusti dei coetanei italiani è evidenziata dalla prevalenza di consumo di prodotti alimentari italiani e dallo stile di abbigliamento, mentre la loro propensione alla tecnologia è superiore a quella dei genitori, con una larghissima diffusione di dvd (78-87,2%), pc (73-77,1%) e lettori mp3 (71,6-78%). Con loro, concludono Visconti e Napolitano, “un eccesso di etnicizzazione della comunicazione e dei sistemi di offerta delle imprese potrebbe funzionare persino in modo controproducente”. L’orizzonte su cui lavorare non è perciò il marketing etnico, ma quello interculturale, con strategie atte a lavorare sugli elementi condivisi tra più gruppi etnico-nazionali. Chi riesce a posizionarsi come impresa che valorizza le differenze riesce ad aprire le porte alle minoranze, senza alienarsi il mercato mainstream


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MessaggioInviato: 18 mar 2008, 17:15 
G2 Integrato

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scriviamo!e dico sul serio capiamo chi ha scritto il pezzo e ci mettiamo in contatto per reclamare su qsta cosa!bisogna iniziare a farlo!!!!!quando usano male il nostro nome in quanto rete bisogna reclamare!!!

posso fare indagini su chi ha scritto il pezzo?? :twisted: (ho fonti alla bocconi 8) )

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MessaggioInviato: 18 mar 2008, 21:35 
G2 con doppia cittadinanza

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Che schifo la bocconi, l'ho sempre odiata, la odio e la odierò per tutta la vita.
Preparano la futura feccia dell'umanità.

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Cinese fasullo


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MessaggioInviato: 19 mar 2008, 16:43 
Extra terrona
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cino, sei una personalità drammatica. :)

ehi purple woman, perché non butti giù una breve lettera diplomatica per la Bocconi da inviare dalla mail della rete G2? E intanto sondi, attraverso i canali che hai, chi e perché hanno scritto così?


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MessaggioInviato: 19 mar 2008, 16:51 
Sergente di ferro
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ah! mi ero collegata per mettere questo linkdel quotidiano della Bocconi... ma Paula m'ha battuto sul tempo! :)

Cita:
Che schifo la bocconi, l'ho sempre odiata, la odio e la odierò per tutta la vita.
Preparano la futura feccia dell'umanità.


Bhò. Io non è che sono mica tanto d'accordo con te...
La feccia esce un pò da ovunque, mica solo dalla Bocconi. E poi credo che quello che entra feccia, esce feccia. Quindi generalizzare in questo caso mi sembra un pò troppo... e poi ci sono fior di G2 usciti dalla bocconi! :wink:

Poi, vabbè poi su questa ricerca.. NO COMMENT.


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MessaggioInviato: 19 mar 2008, 18:06 
G2 con doppia cittadinanza

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paula ha scritto:
cino, sei una personalità drammatica. :)


auhuahauuah, mi spiego, la bocconi come tante univ private è più una setta che una normale univ, dovunque vai nel mondo ci sono ex bocconiani di 50-60anni che si riuniscono, è una loggia massonica praticamente, che crea e istruisce quei gruppi di lobbisti enormi che comandano sta terra, detta sbrigativamente e con imprecisioni. Per questo un pò la odio. Ma forse parafrasandomi e parafrasando uno scrittore la mia è solo invidia, boh, fra diecianni ve lo dico.

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MessaggioInviato: 20 mar 2008, 00:43 
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Cita:
Che schifo la bocconi, l'ho sempre odiata, la odio e la odierò per tutta la vita.
Preparano la futura feccia dell'umanità.

mi stupisci cino...CMQ GRAZIE PER LA FECCIA!

ci sono alcune persone che non credono alla preparazione di alcune università pubbliche o semplicemente
che ritengono più utile al loro scopo frequentare un'università di questo tipo.
ottima preparazione la mia (con leggera modestia e poca umiltà),
se sai cogliere tutte le opportunità che ti può offrire questo ateneo.

la loggia massonica? ma di che parli? di un'associazione di alumni.
è la norma nelle università internazionali, come del resto le union, le associazioni studentesche.
sono un network come noi. che male c'è?!?

(a mio parere si tratta di un po' di invidia, e di tanti luoghi comuni (che già ogni giorno affrontiamo) per cui cerco di non prendermela troppo per le tue generalizzazioni, oh caro cino. grazie maya per aver detto che di feccia ce n'è ovunque e a volonta: "ognuno è figlio della propria mamma")

ho la sensazione che gli autori della ricerca, Visconti e Napolitano, siano degli "aziendalisti" forse un po' leggeri nelle definizioni..non li scuso per averci scambiati per immigrati, e se si decide di scrivergli o di fare una petizione, sarò volentieri tra le firmatarie.
in questi giorni ho per le mani una loro pubblicazione recente (credo stessa ricerca presentata a roma) : "Stili migranti" la spulcio (nextly) e vi faccio sapere se ci sono scritte altre ca....stronerie! :wink:


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MessaggioInviato: 20 mar 2008, 14:17 
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SCARICATE IL VOLUME "STILI MIGRANTI" (pubbl. settembre 2007)
http://www.etnica.biz/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2117

IL CAP. 4 "G2 MARKETING"

c'è un box alla fine che parla della rete G2 seconde generazioni, in modo abbastanza corretto,
il resto è una valanga di fraintendimenti, confusione,
un uso propositato E DEL TUTTO INGIUSTIFICATO del termine G2.
(leggere x credere)

ora vorrei sapere..questa benedetta sigla è registrata come MARCHIO (si, marchio commerciale...)
è importante, in molti me lo chiedono, non so come rispondere.
se non lo è,
e se vogliamo preservarlo
è necessario registrarlo...subito.

(sulla questione bocconiana per ora sorvolo, il testo è stato solo curato da prof. bocconi,
il resto sono collaboratori anche noti italiani o stranieri, di prima e seconda generazione.)


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MessaggioInviato: 20 mar 2008, 14:26 
G2 Integrato

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ho trovato la vittima 8)

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MessaggioInviato: 20 mar 2008, 14:56 
Extra terrona
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mi risulta che i passi per la registrazione commerciale del marchio (anche se per ora non ci serve a molto visto che non stiamo vendendo praticamente niente) siano stati mossi. tra l'altro l'associazione "G2 Seconde Generazioni" è legalmente registrata dal 2006.

Ma non credo che la questione sia del marchio o registrazioni varie: credo che il punto sia innazitutto politico e poi anche di inesattezza dei termini. La rete G2 per prima ha creato e ha comunicato la propria sigla a giornalisti, istituzioni, politici, addetti ai lavori, semplici esseri umani ( :) ) facendo un discorso politico e trasparente. All'interno del quadro presentato e portato avanti da G2 si sostiene che per seconde generazioni non si intende "seconde generazioni di immigrati" ma "seconde generazioni dell'immigrazione, ossia i figli dell'immigrazione", la differenza è ben importante. Non vedo perché la registrazione o meno di un marchio possa cancellare ciò.

Inoltre a prescindere dal taglio politico: è proprio inesatto, da qualsiasi punto lo guardi, definire "immigrati" persone che sono nate in Italia e che qui sono cresciute. E quindi si chiede ai ricercatori, di qualsiasi università o altro facciano parte, di non usare un tale termine riferito ai figli di immigrati perché è inesatto.

E noi figli di immigrati che facciamo riferimento alla rete G2 crediamo inoltre che non debbano essere chiamate "immigrate" anche le persone che non hanno compiuto un movimento migratorio ma qui sono state portate in tenera età da altri. (gli schiavi africani portati nelle Americhe, non erano migranti ma schiavi, portati, senza la loro volontà, altrove).

Tra l'altro alcuni esperti dicono che la registrazione commerciale di un marchio non può impedire che tale marchio venga usato per fini che non siano commerciali.


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MessaggioInviato: 20 mar 2008, 15:06 
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ragazzi ma questi son matti!hanno utilizzato anche il nostro logo per fare un seminario sul marketing! tutti i dati!io aggirei in maniera concreta ragazzi..dobbiamo meditare su come impedire che succedano queste cose e non abbiamo occhi per impedire che facciamo tali strumentalizzazioni..quindi come organizzarci..pensiamoci.seriamente!

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MessaggioInviato: 20 mar 2008, 19:06 
In attesa del pds

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PurpleWoman ha scritto:
ragazzi ma questi son matti!hanno utilizzato anche il nostro logo per fare un seminario sul marketing! tutti i dati!io aggirei in maniera concreta ragazzi..dobbiamo meditare su come impedire che succedano queste cose e non abbiamo occhi per impedire che facciamo tali strumentalizzazioni..quindi come organizzarci..pensiamoci.seriamente!


Qui si prendono azioni legali se hanno usato il marchio senza permesso.

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MessaggioInviato: 20 mar 2008, 19:12 
Extra terrona
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ma nella ricerca è citata la fonte? Ossia i nostri siti: Blog e Forum G2 della rete G2?
e l'uso che ne hanno fatto è commerciale (ossia hanno venduto robe con il marchio?)?


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MessaggioInviato: 20 mar 2008, 19:42 
In attesa del pds

Iscritto il: 17 apr 2007, 13:07
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Località: Londra
paula ha scritto:
ma nella ricerca è citata la fonte? Ossia i nostri siti: Blog e Forum G2 della rete G2?
e l'uso che ne hanno fatto è commerciale (ossia hanno venduto robe con il marchio?)?


C'è una foto della pagine iniziale del sito di G2 come punto di riferimento per iniziare i loro studi sul nostro comportamento......
pagina 144 del documento

E l'uso della parola "G2" è in ogni singolo documento scrivo ancora se trovo altro.

A pagina 169 e 170 c'è la sitografia dove viene nominato l'indirizzo : http://www.g2.com e http://www.secondegenerazioni.it

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MessaggioInviato: 21 mar 2008, 16:49 
G2 Integrato

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Il discorso che fa Paula è molto condivisibile. In molti casi il marchio può essere usato se non si tratta di trarre profitto da questo. Nel caso specifico è stata citata la fonte e quindi non si può fare niente per impedire alle persone di utilizzarlo. Se invece con l’impegno politico, sociale, culturale noi andiamo avanti; inevitabilmente saremmo sempre noi i rappresentanti di noi stessi anche se gli altri si sfregano del simbolo G2.


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