Volevo spendere qualche minuto per parlarvi di un episodio accaduto nel bresciano ad un mio caro amico.
Wahid, padre trentenne, figlio di egiziani, da qualche anno vive a Brescia e si fa chiamare Massimo, come da bambino… e aggiungerei che gli affari gli vanno decisamente meglio da quando ha riscoperto questo nome d'arte!!!
E' poco che ha deciso di lavorare in proprio, visto che da qualche anno il suo Vitae, con il vero nome arabo, sembra non lo prendono molto seriamente. Così, non poteva proprio continuare! Si iscrive ad un corso finanziato dall'Europa per giovani imprenditori e concorre tra i primi posti a cui verranno finanziate in parte le spese della società.
Si occupa di comunicazione, consulenza e servizi per avviamenti d'imprese anche d'immigrati che spesso sono sprovveduti ed in mano a squali del mercato. E' molto disponibile coi propri clienti (stranieri e non), vedono in lui una nuovo punto di vista che và oltre il fine economico...
Parentesi ironica, mi ha raccontato che gli è successo di imbattersi in qualche sostenitore del duce ultimamente, che gli chiesto di inserire la foto di Mussolini in trasparenza sotto il menù, all'oscuro che M ha origini egiziane (visto che si è spacciato per mezzo siculo). Tutto bene in fin dei conti… si tratta di inconsapevole ignoranza.
Il punto è quando l'ignoranza si trasforma in violenza…
La sera di venerdì 23 novembre, dopo 2 settimane di tira e molla per la realizzazione di materiale su commisione di una coppia d'imprenditori bresciani, titolari di una gelateria nel centro di Brescia, M spinge per la conclusione dell'accordo.. I toni si fanno aspri poichè un titolare dimostra di volersi approfittare della disponibilità del mio amico, che si adatta ai toni, mantenendo cmq., un approcio educato al contrario del gelataio, che inveisce ripetutamente con bestemmie ed offese, atte a finalizzare l'accordo conseguendo la via del terrore psicologico.
M, riesce freddamente a difendersi ed in maniera garbata decide di rifiutare l'incarico ma questo fà andare su tutte le furie il titolare, un omaccione quarantacinquenne bresciano, che lo insulta ripetutamente e lo aggredisce sbattendolo di forza fuori dal locale.
M è terrorizzato, per varie ragioni molto personali legate ad altri episodi razzisti e violenti del passato finiti peggio. Dopo 2 ore di blando panico ritorna in sè e si dirige al pronto soccorso... risultati? Contusione e forte stato d'agitazione, nulla di grave dopotutto per i medici!!!
La mattina successiva incontra il maresciallo della caserma dei carabinieri a due passi tra casa sua e la gelateria; gli chiede di contattare il soggetto per incontrasi davanti a lui e chiarire quindi di persona in via pacifica. Il titolare della gelateria si rifiuta e anzi, riferisce al maresciallo che è stato M ad offenderli… e quindi lui lo avrebbe semplicemente accompagnato alla porta.
Il Maresciallo, nel dubbio, dice a M che queste situazioni, di solito, finiscono in controquerele e gli suggerisce quindi di andare autonomamente a chiarire di persona… M segue il consiglio, raggiunge il titolare che, ancora più ostinato della prima sera, lo minaccia di percosse se l'avesse querelato.. questo dopo averlo ovviamente offeso a ripetizione.. "Vuoi denunciarmi!? fallo pure, tanto.. purtroppo.. anche voi ormai avete i diritti!!! (direi che questa frase e’ da oscar!!! Meraviglioso!). Ancora Terrore! Ancora Ospedale.. il senso di panico è più forte e il referto parla di extrasistole cardiaca.. 20 gocce di tranquillanti e una notte all'ospedale e M ritorna ancora in sè.. questa volta non và ne dal maresciallo ne dagli amici a cercare vendetta, anzi, prima di procedere per vie legali, decide di consultare l'ambiente editoriale per pubblicare la notizia, previa certezza ovviamente.. e quindi servono i testimoni.
Si organizza con due amici che lo accompagnano "in borghese" al terzo incontro.. M vuole un chiarimento, una tregua ma, dopo un apparente presa di posizione falsamente diplomatica da parte del soggetto, che riperde la pazienza, riceve solo altre offese, altri insulti e altre minacce del tipo:”Io lo sfascio questo islamico di merda!” (non so, forse preferivo l’altra frase, ma merita altrettanto pure questa).
E’ panico, ma ragionato questa volta, si ferma tutto al limite di un vero e proprio attacco fisico da parte del gelataio muscoloso ma questa volta però, sembra proprio che qualcuno potrà testimoniare l'accaduto.. gli insulti, le minacce, l’atteggiamento esplicitamente razzista del soggetto.
Speriamo gli organi se ne occupino ma sopratutto che la legge non preveda scappatoie varie…
Ebbene, cari G2, che ne pensate dell’accaduto? Siate clementi e andate oltre ai commenti e luoghi comuni razzisti, ok?