Sì, eccome, basta solo che si capisca che le seconde generazioni non sono semplici realtà locali, ma nazionali. Finché sei abituato a pensare al tuo vicino di banco di origini straniere come un caso isolato, è chiaro che leggermente sei sorpreso; allo stesso modo quando a parlare di immigrazione, e poi di seconde generazioni, ci sono persone che a stento conoscono l'italiano o etichettano noi seconde generazioni come una massa di disintegrati. Quando poi l'enorme castello di stereotipi e leggende metropolitane cade, pochi sanno come reagire al disincanto. Ecco la sorpresa. Tranquillo però, è questione di tempo. Prima o poi nessuno si sorprenderà, piuttosto la cosa che mi incuriosisce di più è sapere come si reagirà.
Rilassati, qua fare domande non è una banalità.