Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

Darwin's Nightmare di Hubert Sauper

<<L’Africa apporta vita all’Europa.
E’ una fonte di vita…con il suo cibo, le braccia dei suoi giovani che emigrano verso l’Europa….
Sai, io ho fatto due voli dall’Europa verso l’Angola, con grandi macchine…dei carri armati….per l’Angola.
La mia compagnia ha intascato i soldi per il trasporto…
Quindi sono andato a Johannesburg e ho caricato uva, e ho fatto ritorno in Europa…
Un mio amico mi ha detto: “i bambini dell’Angola per Natale hanno ricevuto fucili, i bambini dell’Europa hanno ricevuto uva.”
Questo è business.
e la mia è soltanto una piccola storia.>>

Questo dice un ingegnere radio dell’equipaggio di un cargo, nel documentario “Darwin’s Nightmare” (2004) di Hubert Sauper.
(http://en.wikipedia.org/wiki/Darwin%27s_Nightmare)

Nello stesso documentario un giornalista tanzaniano accusa i paesi occidentali (anche se lui dice espressamente Europa), che preferiscono paesi africani in guerra perchè da essa e da ciò che lascia sul suo cammino derivano grandi opportunità economiche, grandi movimenti di capitali e tanta occupazione attorno al business degli aiuti.
Possiamo dargli torto?
Probabilmente gli attori sono diversi ed hanno interessi diversi: i clienti europei hanno davvero interesse al pesce a buon mercato del Lago Victoria e i produttori di armi europei hanno davvero interesse ad avere un mercato per le loro armi, ed alimentando le guerre nell’Africa dei Grandi Laghi fanno un servizio ai paesi occidentali attivando il business umanitario.

Sto studiando per l’esame di Economia e Politica Internazionale.
Odiavo le materie economiche. Le odio tutt’ora e sempre più convintamente.
Ma anche il mio impegno nello studio di queste materie è aumentato negli ultimi mesi.

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Essere umano in divenire

eh praticamente ti smentisci da solo quasi
dai che è lo strumento di analasi più utile, anzi l'unico utile, il resto è tutto una farsa farcita

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Cinese fasullo

si, è così,
mi autosmentisco perchè i modelli economici che studiamo sono gli stessi che hanno prodotto la crisi, e tutte le crisi degli ultimi decenni che hanno imperversato sui paesi ex-neo-colonizzati.
Studiare la politica economica è come studiare la psicologia di un killer

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Essere umano in divenire

Africa Addio (1966) di Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi

« L'Africa dei grandi esploratori, l'immenso territorio di caccia e di avventura che intere generazioni di giovani amarono senza conoscere, è scomparso per sempre. A quell'Africa secolare, travolta e distrutta con la tremenda velocità del progresso, abbiamo detto addio. Le devastazioni, gli scempi, i massacri ai quali abbiamo assistito, appartengono a un'Africa nuova, a quell'Africa che seppure riemerge dalle proprie rovine più moderna, più razionale, più funzionale, più consapevole, sarà irriconoscibile. D'altronde il mondo corre verso tempi migliori. La nuova America sorge sopra le tombe di pochi bianchi, di tutti i pellirossa e sulle ossa di milioni di bisonti. La nuova Africa risorgerà lottizzata sulle tombe di qualche bianco, di milioni di negri e su quegli immensi cimiteri che una volta furono le sue riserve di caccia. L'impresa è così moderna e attuale che non è il caso di discuterla sul piano morale. Questo film vuole soltanto dare un addio alla vecchia Africa che muore e affidare alla storia il documento della sua agonia. »

http://en.wikipedia.org/wiki/Africa_Addio
http://it.wikipedia.org/wiki/Africa_addio

Il Documentario lo trovate anche su Google Video.
Mi raccomando, cercate la versione originale e non quella rivista-censurata americana!

Ed ecco un esempio di quanto si possa essere ideologizzati e superficiali anche nel giudicare un documentario a mio parere (sbagliato, potrei ora aggiungere) neutrale e senza pre-giudizi:

Dice Holux su questo forum: http://forum.giovani.it/cinema/52975-africa-addio-grande-film-documentario-2.html
<<Ma la cosa migliore che potete farlo é appunto GUARDARLO di persona!!
GUARDATELO con grande attenzione e SCOPRIRETE il valore 'profetico' di "AFRICA ADDIO". Jacopetti e Prosperi avevano denunciato e DOCUMENTATO la conseguenze catastrofiche della decolonizzazione dell'Africa ed i FATTI ODIERNI (V. Kenya , Somalia , Sudan , Nigeria , Zimbabwe , ecc. con le nazioni africane composte da morti di fame e sempre più in preda a caos e miseria , popolazioni dilaniate da guerre tribali sanguinosissime e massacri indiscriminati , con il più massiccio riemergere delle pratiche cannibaliche , ecc.) provano che loro avevano RAGIONE!
OLTRE 40 ANNI FA avevano previsto cosa sarebbe successo se i bianchi fossero stati cacciati o se ne fossero andati via dal continente africano!!
Ormai dovrebbe essere EVIDENTE agli occhi di tutti la VERA CAUSA del disastro e del degrado africano di oggi : non certo (come favoleggiano i pagliacci egualitaristi cattocomunisti , afflitti da ideologismo inguaribile e negatori della realtà) il presunto sfruttamento operato in passato dal colonialismo europeo - che anzi aveva portato l'Africa ad elevati livelli di civiltà affini agli standard Europei , creando fior di infrastrutture e portando un mucchio di tangibili benefici come ad es. cure mediche alle popolazioni selvagge o semi-selvagge locali che altrimenti da sole non sarebbero mai state in grado di sviluppare niente di duraturo e forse sarebbero giunte sull'orlo dell'estinzione per via di malattie e carestie varie - bensì l'esatto opposto cioé la DECOLONIZZAZIONE!!
Oggi l'Africa fa schifo ed é in condizioni pietose perché i colonizzatori bianchi l'hanno lasciata in mano a negri e mulatti incapaci di tenere in piedi quello che gli ex-colonizzatori avevano creato e fatto sviluppare con tanta energia ed intelligenza!!
I colorati africani sono stati soltanto capaci di distruggere quel che di buono avevano costruito i bianchi ed ora ne pagano amaramente le conseguenze al punto che si trovano a rimpiangere il periodo del colonialismo europeo!!>>

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Essere umano in divenire

Oggi l'Africa fa schifo ed é in condizioni pietose perché i colonizzatori bianchi l'hanno lasciata in mano a negri e mulatti incapaci di tenere in piedi quello che gli ex-colonizzatori avevano creato e fatto sviluppare con tanta energia ed intelligenza!!

Oops...peccato che abbia dimenticato che l'Africa è degli Africani....
E poi dove è che i bianchi hanno sviluppato codesta situazione..io ho sempre visto, e lo dico da Africana,solo piccole zone veramente sviluppate...indovinate chi ci viveva lì?
L'uomo bianco è la risposta giusta....

I colorati africani sono stati soltanto capaci di distruggere quel che di buono avevano costruito i bianchi ed ora ne pagano amaramente le conseguenze al punto che si trovano a rimpiangere il periodo del colonialismo europeo!!

?? ma stiamo scherzando?
L'unica cosa che mia nonna, africana doc., rimpiange è la dittatura... preferisce essere politicamente sottomessa da un nero, invece di avere " i bianchi" che "governano" x noi....

ti prego continua... e' interessante e vorrei sapere altro, che arrivi da te o tua nonna a riguardo.

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questa delle colonie che prima erano gioiellini per poi regredire perchè lasciati in mano agli inetti locali è una storiella che molti ripetono a vanvera ma che non tiene conto di fattori che sono agli occhi di tutti, in qualche caso senza bisogno di andare indietro fino ai nonni e contorcere i fatti storici ma solo analizzando le cronache locali.
Le ultime colonie in Asia, per esempio, sono quelle di Hong Kong e Macao, ritornate alla Cina rispettivamente nel 1997 e nel 1999, quindi in tempi recenti.
Ma nel caso di Hong Kong, per esempio, si è assistito allo stesso tipo di meccanismo di depredamento delle risorse che caratterizzò le decolonizzazioni, fatta in chiave finanziarmente più moderna.
L'esempio più concreto è il caso del nuovo aereoporto di Hong Kong, opera costosissima e decisa negli ultimi anni a disposizione del governo britannico, data in appalto per lo più ad aziende britanniche ma il cui deficit sarebbe risultato negli anni della gestione post-coloniale.
Ed analogamente le riforme istituzionali, fortemente osteggiate quando Hong Kong era colonia britannica, ma approvate poco dopo la firma degli accordi per la restituzione di Hong Kong.
Quel tipo di dispetto istituzionale ricorda tanto le situazioni conflittuali create appositamente dal sistema di controllo britannico per potersi meglio assicurare il dominio.
Se le istituzioni locali delle ex-colonie sono deboli ed inette è purtroppo in larga parte l'eredità avvelenata lasciata dagli ex-colonizzatori.

Ho leggiucchiato la discussione.
A parte che quanto dice Marco su cosa è avvenuto nelle fasi postcoloniali mi trova d'accordo mi viene però anche da pensare ad alcune cose scritte più su e che mi rendono perplessa. Cosa vuol dire "l'Africa agli Africani"? Allora "L'Europa agli Europei"?
Questo ragionamento non mi trova per niente d'accordo. Anche se non sono naturalmente d'accordo allo sfruttamento delle risosrse da parte di pochi. Ma questo dovrebbe valere indipendentemente dalle origini delle persone, abitanti e non.

L'Africa ha perso semplicemente la sua anima.
La nostra storia millenaria,i nostri riti pagani e non,la nostra cultura è stata spezzata via
in poco meno di cinquant'anni di colonialismo. Non esiste più
"La mia Africa" o quella dei missionari ed esploratori. Quando intendo che L' Africa è degli Africani,mi rivolgo ai primi responsabili: gli africani stessi.
Siamo stati al gioco delle guerre,del machismo,della droga,dello sfruttamento, vendendo arte,storia,cultura e bellezza per un fucile.

Vi siete mai chiesti come mai ci siano così pochi africani, in particolare quelli in nati in Occidente, che lavorano nel sociale?
Siamo ancora così spiritualmente divisi, che non mi è difficile sentire litigate sui clan,tribù,regioni di provenienza, ancora oggi, in Italia,in Europa.....
La strada è lunga e gli ostacoli sono sempre più grandi...rischiano di schiacciare ciò che di buono è rimasto.
Nessuno parla mai,( i mass media ovviamente), delle brillanti menti made in Africa o degli interessanti sviluppi economici e non.
Come dice mia nonna, siamo solo la centralizzazione di ogni male..
E quindi è ora che gli africani aprino gli occhi e si sveglino un po', perchè solo noi possiamo
uscire da questo concentrato di tragedie

non ci sono africani che lavorano nel sociale?

ed io che pensavo che gli "artisti" e gli "intellettuali" d'oggi sono quasi tutti di origini africane o africani!!!!

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Essere umano in divenire

Fady, gli africani che potranno fare qualcosa, non sono gli africani di prima generazione (a parte casi singolari) ma discendenti di africani...se tu stessa cominciassi a sentirti piu' italo-africana e non assecondare la media italiana, ti sentiresti padrona di due mezzi di trasporto...e potrai visitare piu' orizzonti di altri...sto con te quando fai tesoro delle origini, ma vorrei stare altrettanto con te quando farai luce alla tua terra adottiva....qui potrai entrare nelle menti buie di alcuni ad illuminare occhi di freschezza... e qui balzerai all'occhio, tu e altri che ti "somiglieranno", sta a te farlo capire a chi ti vive intorno...guarda malcom x, martin luther king, barack obama...oppure spike lee o altri comici, inoltre guarda la musica black di oggi, hip hop, reggae, soul, e altro ancora...questi non li consideri "africani", loro non riportano i simpatizzanti a "studiare" dei percorsi storici? quindi credo che anche nel nostro piccolo possiamo brillare uguale, pure senza puntare a cime vertiginose...il mondo e' bello misto, non autoctono...senza di loro l'america al giorno d'oggi come sarebbe messa? e come avrebbe messo il mondo? se invece fai l'africa agli africani...mmmh, e' come dire l'italia agli italiani, che fai? un italiano che dice ad un altro italiano come si apprezza il folclore italiano? lo sanno gia', talmente bene che ormai e' una cosa scontata e non ci pensano piu'...pensando a cose piu' terrene.
spero di essere stato (almeno un po') chiaro, l'italianese era correggiuto, no?

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Quando parlo del sociale in Africa nn intendo la benificenza o le politiche sociali o l'arte, ma campagne d'informazione sulle malattie,conferenza sulla sicurezza marittima,crescita e sviluppa dell'agricoltura. La realtà del sociale africano credo di conoscerle bene, in quanto mia madre stessa ha fatto parte x anni della Fao, in Somalia, nel gruppo d'informazione femminile sull'alimentazione dei neonati.
E' piene di contraddizioni e di giochi sporchi, da entrambi le parti.


El persiano,ti spiego.
Io sono nata sotto la maddonina, 17 anni fa. I miei sono somali,molti dei miei parenti vivono in Europa o in America,Asia o Medioriente, e qndo parlo con loro, incontro realtà differenti,conoscenze differenti.
Probabilmente qst discorso vale solo per i somali, e x quei paesi ancora in guerra.
Non tolgo niente a illustri personaggi come spike lee,malcom x, martin luther king ecc.
anzi ben vengano forme d'integrazione complete che diventano un tutt'uno con la maggioranza!
Ma per chi vive ancora le cicatrici del colonialismo ed imperialismo, tutto va a farsi benedire! In somalia chi prima della guerra, aveva studiato in Italia o in Francia, veniva considerato un dotto, un colto, una preziosa fonte di conoscenza...
ma quando vedi che lo straniero arriva nel tuo paese ti promette di sedare la guerra civile e in realtà vende armi,uccide e stupra...allora ti viene da pensare che è meglio nn fidarsi da che è diverso da te e di nn far entrare nel tuo paese niente e nessun straniero...
Questo è solo uno dei pensieri condivisi da tutti i somali e dagli africani di stati in guerra, quindi non mi riferisco a paesi cm l'Egitto,il Senegal o la Liberia che stanno già avviando un percorso di crescita e sviluppo e con cui si può fare un discorso di globalizzazione e di cultura.
Ma x la Somalia, no.
Se non siamo capaci di essere un popolo unito, di smetterla di essere la mercé di stranieri che hanno a cuore i loro interessi, se non riusciamo a sederci ad un tavolo senza una pistola, o andare in giro coi blindati e scortati...allora ache cosa seve l'illuminazione filosofica che gli "altri" ci posso dare?
Utilizzo il noi, perchè pur essendo nata qui, spesso non mi sento italiana, o metà italiana.
x qst motivo, dico che x risolvere i nostri problemi dobbiamo riunirci solo noi, gli africani.
se riusciremo ad arrivare ad un dialogo fruttuoso, si apriranno le porte della vera africa a tutto il mondo.

Vi consiglio due film stavolta, entrambi molto belli.

1) The Mission (1986), di Roland Joffè, con un cast di attori bravissimi (Robert De Niro, Jeremy Irons, Ray McAnally...).
E' ambientato nel 1700, e parla di una missione di gesuiti nel sudamerica.
Colonie spagnole e portoghesi, schiavitù e chiesa...
L'ambientazione è fenomenale e le musiche sono di Ennio Morricone (non aggiungo altro.

2) Khuda Kay Liye (In the name of God) del 2007, di Shoaib Mansoor.
E' bello e interessante per diversi motivi.
Innanzitutti perchè è un film pakistano, e ne vedrete davvero pochi di questo livello (è più probabile che non ne abbiate visto mai nessuno).
Gli attori sono pakistani, ma anche inglesi e americani, oltre ad un indiano. Anche uno dei editori è indiano (un famoso attore-produttore-direttore, Amir Khan).

Ambientato tra Pakistan, Regno Unito e Stati Uniti.
Periodo che va dal 2000 ai giorni nostri.
11 settembre, la caccia ai musulmani negli Usa, il Pakistan dei Taliban, le interpretazioni discordanti dell'Islam che portano un padre che ha sposato una donna inglese a negare alla propria figlia di sposare un ragazzo inglese, e la fa sposare con l'inganno....in Pakistan (è un fatto alquanto comune in paesi come Pakistan, India, Bangladesh), e forse vi porterà alla mente anche vicende di cronaca nostrane....
Un film che vi fa capire il Pakistan dei giorni nostri, ma anche l'intensa lotta interna ai musulmani, con soggetti che catalizzano il consenso e deviano dalla vera fede...

La lotta della ragazza (la modella-attrice pakistana Iman Ali, quant'è bbona! ) figlia di coppia mista è la lotta tipica delle seconde generazioni, ma portata alle estreme conseguenze.

Gli attori spesso non sono all'altezza del loro ruolo - non sono delle "cime", potremmo dire - ma lo sforzo è comunque ammirabile.

http://en.wikipedia.org/wiki/Khuda_Kay_Liye

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Essere umano in divenire

E' un argomento controverso quello sull'Africa oggi. L'Africa secondo me è il continente più trascurato e il più sconosciuto, e la popolazioni, gli africani, i più violentati al mondo. Io ho origini africane, ugandesi per l'esattezza, e c'è stato un tempo quando ero bambino in cui mi vergognavo delle mie radici facendo l'equazione che fanno un po' tutti, cioè Africa uguale povertà. Una povertà totale, non solo culturale, ma sociale, economica, insomma tutto. Vergognarsi di una parte di te non è bello. Come puoi odiare le tue radici, e non odiare l'albero? La scorsa estate sono stato in Uganda con i miei genitori per due mesi, abbastanza per fare il punto su molte mie domande nate da ovvie constatazioni. Il continente africano è molto più grande di quanto si pensi, e quando si parla di Africa lo si fa sempre in modo davvero troppo generico. Africani? Chi di preciso? L'etiope? L'egiziano? L'ugandese? Il sudafricano? Chi? Quando si parla di Africa non si può pensare che quello che si vede sia "davvero" l'Africa. Potreste descrivere un posto soltanto con le cose del tutto negative? Potreste mai assimilare l'intera penisola alla sola Napoli(che per altro è una stupenda città)? Sì, è vero, è bello il paesaggio, ma vogliamo parlare degli uomini che popolano quel posto? Possibile che i soli discorsi che senti sono su quanto sono belle le donne africane con il loro sedere a mandolino e gli uomini che fanno miracoli con la loro misteriosa "terza gamba"? Gente intelligente popolerà quelle lande supposte "desolate" e dimenticate da Dio e dagli uomini? Insomma tra tutte queste domande e con qualche chiacchierata con i parenti di laggiù con il mio inglese poco perfetto ho capito un bel po' di cose. Il colonialismo e l'imperialismo hanno letteralmente distrutto e scardinato le società africane e non solo. L'Europa non ha mai conosciuto una devastazione tale da far perdere nel giro di così poco tempo tradizioni arte e cultura. Immaginatevi un'Italia senza la Divina Commedia, il Canzoniere di Petrarca e le novelle di Boccaccio; un'Italia senza più le sue chiese, con dei rimasugli della sua tradizione. Immaginate un italiano con parole inglesi qua e là. Immaginate la popolazione italiana sfruttata e insultata nella sua umanità e che viene deportata in altre parti del mondo(poco noto lo sfruttamento perpetrato dai musulmani). Ecco, tutto questo è quello che è accaduto su proporzioni nettamente più grandi lì in Africa. L'Africa ha realmente perso molto di sé, ed è una realtà. La mancanza di tecnica è semplicemente una sciocchezza. Si dice che non è stato ancora dimostrato come la tecnologia sia indispensabile alla sopravvivenza, e da qui partono le differenze culturali perché non si può giudicare una civiltà su obbiettivi che non si è posta, perciò chi dice, come ho sentito, che l'Europa è scesa giù a compiere un'azione caritatevole è falso e sciocco e insulta ogni briciolo di sangue che è stato versato per ideologie "tristi". Palese in Sudafrica dove gli abitanti sono stati letteralmente segregati in casa loro. In America il discorso non è molto diverso. I neri là hanno subito un apartheid feroce quanto quello del Sudafrica(non dichiarato perché insomma parliamo dello Stato a regime democratico più ipocrita che esista al mondo), e laggiù rappresentano l'unica popolazione al mondo che non conosce e si vergogna delle proprie origini. Probabilmente Malcolm X è stato l'unico davvero fiero di essere africano, perché era quello che era, e l'africano è un uomo. Non di certo un disgraziato nonostante sia comune questa associazione. Senza parlare troppo di Africa. La stessa Cina, sotto l'Imperialismo britannico è stata depredata e marchiata con il nome "il malato dell'Asia", l'India non ne parliamo, i paesi dell'America Latina che fin da quando esistono hanno subito genocidi prima e vessazioni poi, dai portoghesi e dagli americani. Una cosa che in genere nessuno può negare è come in giro per il mondo non c'è stato posto in cui gli europei non abbiano dato del pagano e dell'inferiore ad una popolazione diversa per poi sentirsi legittimata a violarla, violentarla, ucciderla e, ci sono riusciti più volte, a sterminarla. Non voglio essere polemico, dico la verità. Quella verità che ci porta a noi, il prodotto di molti avvenimenti passati a considerarle, perché io sinceramente non mi sentirei più io se ignorassi quello ho conosciuto e visto.

La storia d'Africa è affascinante, ed è un peccato come un continente tanto ricco e tanto bello non sieda di diritto in quel posto legittimo nella storia dove sono tenute alte ciò che rendono orgoglio e gloria all'intero genere umano.

P.S.
Io sono pienamente d'accordo con Fady. In Africa, le popolazioni, hanno bisogno di trovare qualcosa che li aggreghi, che li unisca, che li renda "davvero" orgogliosi di quello che sono. L'egualitarismo non c'entra, qua si tratta di sedere sullo stesso tavolo con la stessa dignità, cosa che purtroppo viene meno a volte nella politica delle stesse nazioni africane dove sono le ambasciate straniere ad intervenire nella politica interna. Se questa è giustizia.

Per il film da proporre, se qualcuno vuole farsi quattro risate, propongo "Bianco e Nero" con Fabio Volo. Divertente, e devo dire piuttosto fedele a molti sentimenti che non ci dovrebbero essere nuovi.

Anch'io avrei un paio di titoli da consigliare..

L'Odio di Mathieu Kassovitz
Film-denuncia del degrado nelle balineu. Da non perdere.

The Believer di Henry Bean
Danny è nazista perché ebreo, sottomesso, allora, aspira a conquistarsi la dignità, agevolato anche dalla constatazione che i suoi "camerati" sono completamente ignoranti a proposito non solo del "Reich", ma anche del nemico, l’ebreo.

La banda di Eran Kolirin
La banda musicale della polizia di Alessandria d'Egitto viene invitata a suonare all'inaugurazione del centro culturale arabo di una cittadina israeliana..

Ogni cosa è illuminata di Liev Schreiber
Film molto interessante che parla della Shoah da un’angolazione non abituale (ambientato in Ucraina..)