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ieri, 23 giugno, a genova... http://www.secondegenerazioni.it/forum/viewtopic.php?f=7&t=402 |
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Autore: | Rosy [ 24 giu 2007, 12:18 ] |
Oggetto del messaggio: | ieri, 23 giugno, a genova... |
ciao, ieri ero a genova... al convegno Gridalo Forte! beh, volevo dire 2 cose: 1) ho visto per la prima volta il vostro secondo corto: Forte e Chiaro! ragazzi/e siete troppo forti!!!! ho ancora in mente i vostri volti e le vostre "smorfie" ![]() ![]() siete buffissimi! e tramite l'ironia il messaggio arriva e rimane impresso!!! Complimenti a voi e alla regista! 2) volevo chiedervi una delucidazione sulla questione della cittadinanza: quando il prof. Enzo Colombo ha fatto notare che la richiesta di cittadinanza sia più un mezzo che un fine, cioè che la cittadinanza sia necessaria per essere ascoltati, per avere visibilità, ma che sia invece lontana da un'idea di cittadinanza riconducibile ad un'assimilazione, ad un diventare tutti uguali. Cioè dietro la richiesta di cittadinanza permane anche una richiesta di essere riconosciuti come diversi e dunque è necessario ripensare la cittadinanza in termini plurali: una cittadinanza che sia capace di inglobare la molteplicità e le diversità. Ecco a questo proposito io e il mio relatore, che mi segue in questa ricerca/scoperta sui/lle G2 (che è anche lui una seconda generazione.. anche se con qualche annetto più di voi) ci domandavamo quanto la richiesta di cittadinanza sia legata a una questione identitaria, di riconoscimento, di appartenenza o è una via per essere considerati cittadini con eguali diritti ma senza dimenticare la questione della valorizzazione delle differenze?!? Lo chiedo a voi... in questa sede... anche perché ieri purtroppo sono dovuta scappare via prima della conclusione e non ho partecipato alla tavola rotonda. Spero che il tutto sia proseguito bene! e spero che la prossima volta avrò il tempo di fermarmi a conoscervi di persona!!! ![]() buona domenica a tutti/e! Rosy ![]() |
Autore: | Cino [ 24 giu 2007, 22:17 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Guarda per me è così: non c'entra un fico secco, a noi servono i diritti e si parte da quello, tutti ad uno stesso livello. Per quanto riguarda l'identità è una questione individuale che ci si può lavorar su anche in gruppo. A noi servono i diritti che ci sono negati senza motivo. Chiamalo con un altro nome ma sarà la stessa cosa, a noi servono i diritti, diritto di fare e di ricevere, diritto di essere riconosciuto italiano, chiamalo cittadinanza, barbecue, prociutto, per me è la medesima cosa. Se poi tocca essere riconosciuti non in maniera omologata se ne parla dopo, intanto partire tutti uguali. |
Autore: | alphius [ 24 giu 2007, 22:28 ] |
Oggetto del messaggio: | |
approvo cino. ![]() |
Autore: | Lucia [ 24 giu 2007, 22:37 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Ciao Rosy, ieri mi avrai vista al convegno ed anch'io riflettevo su ciò che diceva il professor Colombo, con il quale ho poi parlato di ciò. la questione della cittadinanza è un diritto fondamentale che a noi manca in questo momento, ovviamente anche avendola (io sono cittadina italiana) possono anche subentrare questioni identitarie, ma varie, personali: c'è chi si sente più legato alle origini e chi meno, ma ciò dipende dal vissuto di una persona. La questione della cittadinanza può essere uno strumento per legittimare la nostra esistenza in quanto invisibili, non riconosciuti italiani ma comunque stranieri. In sostanza noi partiamo da qui, poi c'è la questione identitaria, ma ripeto, è personale, che non diventi una strumentalizzazione per legittimarci stranieri o in qualche modo "esotici". Anche chi ti parla, che ha la cittadinanza, comprende che la questione della diversità si manifesti , ma come ben saprai , attraverso i tuoi studi sociologici, molto spesso la questione identitaria è più legata alle categorie e alla percezione dell'altro e dal mio punto di vista la diversità c'è in tutti, se molti di noi l'accentuano spesso è proprio perchè sono gli altri a ricordarcela. E' cosi difficile comprendere che per bisogna essere prima riconosciuti cittadini italiani per poi parlare di tutte le diversità che si voglia e non il contrario? Sembra molto arduo... |
Autore: | Rosy [ 25 giu 2007, 09:48 ] |
Oggetto del messaggio: | |
io sono pienamente d'accordo con voi! credo che siamo tutti diversi e non perché si proviene o no da paesi più o meno lontani o perché si ha caratteristiche somatiche particolari! Poi parlare di identità legandola a questioni quali etnia, nazione, ecc.. è insensato quanto pericoloso! e serve spesso per legittimare la logica dell'inclusione/esclusione di alcuni e non di tutti! quindi sì, capisco ed approvo la questione della cittadinanza plurale e la necessità di valorizzare le differenze, ma qui si sta parlando di avere gli stessi diritti di tutti gli altri italiani in quanto siete anche voi italiani proprio come tutti gli altri! cioè tutti diversi... e meno male! e ognuno con la sua "identità"... arimenomale!!!! ![]() grazie a tutti/e delle delucidazioni in merito! ciao, Rosy. |
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