Oggi
sul Corriere magazine (supplemento del quotidiano Corriere della Sera) c'è un lungo servizio (11 pagine) sulle seconde generazioni. Parte dalla copertina (dove però ci sono i vip
).
Gran parte del servizio cita la rete G2 come fonte di informazioni, attività, campagne e strumenti di comunicazione.
I punti positivi sono molti: si cita correttamente la rete G2 – Seconde Generazioni, anche come autrice dell’appello al Presidente Giorgio Napolitano per la riforma della legge sulla cittadinanza e il fatto che il Presidente ha risposto molto positivamente alla nostra lettera; si parla del nostro Fotoromanzo G2 (e c’è una delle pagine del fotoromanzo) e del fatto che lavoriamo solo a strumenti di comunicazione autoprodotti; si citano, attraverso le dichiarazioni di alcune nostre portavoce, nostri spunti su identità e sull’importanza di riformare la legge cittadinanza. E, molto importante: si cita l’indirizzo del blog della rete G2,
http://www.secondegenerazioni.it . Quindi una buona visibilità per la mission della nostra Rete.
Punti negativi: a volte si parla di noi come di “immigrati” e non come “figli di immigrati”, anche se le nostre portavoce hanno insistito in mille modi su questo punto; si dice che la nostra rete è composta solo da nati in Italia (nonostante le insistenze delle nostre portavoci); si usa la nostra sigla “G2” (da noi inaugurata anni fa e portata alla visibilità) come sinonimo della categoria generale di “seconde generazioni” (e allora perché non usano il più facile “2g”cavolo!?).
Il punto più negativo è che la scheda realizzata da una giornalista del Corriere sulla legge sulla cittadinanza è sbagliata in più punti e in casi importanti addirittura incompleta. E sulla possibile riforma dice molto poco (e quel poco riguarda trascura i punti più importanti della proposta di riforma). Questo vuol dire che le seconde generazioni che lo leggeranno ne usciranno confuse e con infromazioni inesatte.