COMUNICATO STAMPA
I giudici della Corte di Appello di Milano hanno respinto l'appello presentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri contro l’ordinanza del giudice del lavoro del Tribunale di Milano del 9 gennaio scorso che accoglieva il ricorso presentato da un giovane pachistano e da ASGI e Avvocati Per Niente che chiedevano l’ ammissione anche dei giovani di nazionalità straniera al Servizio Civile Nazionale.
I giudici della Corte di Appello di Milano hanno dunque confermato la decisione di primo grado, dichiarando che l’esclusione dei giovani stranieri dalla possibilità di concorrere ai bandi di selezione dei volontari da impiegare nei progetti di servizio civile in Italia e all’estero, costituisce un’illegittima discriminazione. I giudici di Milano hanno dunque condiviso come l’istituto del Servizio Civile sia collegabile all’adempimento del dovere di solidarietà sociale, al quale devono essere chiamati tutti coloro che vivono sul territorio nazionale, avendovi stabile residenza, senza distinzioni fondate sulla cittadinanza. Alla luce della decisione della Corte di Appello di Milano, le associazioni ricorrenti si attendono che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione si adoperino affinché il nuovo bando per la selezione dei volontari del SCN, atteso per i primi mesi del prossimo anno, non contenga più il requisito della cittadinanza italiana, ma venga esteso anche ai giovani di cittadinanza straniera regolarmente residenti in Italia. Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione
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