COMUNE DI ROMA
Politiche della Multietnicità e dell’Intercultura
Discoteca di Stato
via Caetani, 32 Roma
Venerdì 27 aprile ore 11,00
Presentazione della fiction radiofonica
“Seconda generazione”
dedicato ai figli di immigrati nati in Italia
in onda dal 30 aprile al 4 maggio su Radio2
Intervengono:
Franca Coen: Delegata del Sindaco alle Politiche della Multietnicità
Emma Caggiano: curatrice degli sceneggiati di Radio2
Paula Baudet Vivanco: giornalista di “Metropoli, inserto settimanale di Repubblica
Lidia Riviello: scrittrice e autrice dello sceneggiato “Seconda generazione”
Coordina Amara Lakhous: scrittore
Il programma “Luoghi non comuni”, in onda dal 15/1 al 18/5 alle 12.10
Radio 2 dà voce ai giovani autori, per guardare il mondo di oggi con l'occhio disincantato di chi non ha ancora raggiunto i 35 anni.
La rassegna prevede 18 autori under 35, di diversa provenienza geografica e non solo: c'e' chi scrive narrativa, chi per il teatro, chi per il cinema o per la tv, alcuni di loro si cimentano per la prima volta con la fiction radiofonica.
Sinossi di "Seconda generazione" in 5 puntate
Salah, Farida, Amina e Mohamed sono la famiglia Mansour.
Amina e Mohamed, i genitori, vivono a Roma da vent’anni e lavorano uno in un ristorante, l’altra in un’asilo.
Salah e Farida sono i figli, nati a Roma, studiano, suonano, amano il cinema e fanno la vita di due adolescenti.
Salah sta per compiere diciotto anni, e pensa di poter iniziare da qui una strada, quella del cantante. Farida, dalla sua parte ha un ragazzo italiano, ed è una simpaticissima, sveglia ragazza della sua età.
Ma Mohamed e Amina hanno preso una decisione che metterà a dura prova la relazione in famiglia e creerà uno “scontro generazionale e culturale” fra i quattro. La decisione è quella di comprare una casa in Tunisia, e di tornare a vivere definitivamente a Tunisi, quella che Amina e Mohamed considerano la loro vera casa.
Ma i ragazzi non ci stanno, loro si sentono italiani, e non potrebbero vivere altrove. Per Amina e Mohamed, i loro figli sono tunisini, perché la tradizione, l’origine conta più dell’essere nati in un altro paese.
Mohamed ripete a Salah, il figlio con una personalità accesa e intraprendente, quella che è una realtà del nostro paese, che non basta essere nati in Italia, per un figlio di immigrati, per considerarsi italiani. Ma per i ragazzi basta eccome. Hanno amici, sogni, progetti, la loro vita, il loro destino, il maktoub degli arabi, non è lo stesso dei genitori. Durante le cinque puntate si evidenzieranno sempre con maggiore intensità tutti i problemi, i conflitti, i temi dell’identità, attraverso un colloquio fitto e intenso fra genitori e figli, come gli altri, ma che in più hanno la fortuna o sfortuna di essere STRANIERI.
Ultima modifica di paula il 30 apr 2007, 14:24, modificato 1 volta in totale.
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