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Il Papa parla in favore delle seconde generazioni http://www.secondegenerazioni.it/forum/viewtopic.php?f=5&t=2636 |
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Autore: | Sandokan [ 27 nov 2009, 13:45 ] |
Oggetto del messaggio: | Il Papa parla in favore delle seconde generazioni |
Cita: Immigrati/ Papa: Facilitare integrazione seconde generazioni
Città del Vaticano, 27 nov. (Apcom) - Il Papa chiede che venga "facilitata l'integrazione sociale" dei figli degli immigrati. "Un aspetto tipico della migrazione minorile è costituito dalla situazione dei ragazzi nati nei paesi ospitanti oppure da quella dei figli che non vivono con i genitori emigrati dopo la loro nascita, ma li raggiungono successivamente", scrive Benedetto XVI nel messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato (17 gennaio). "Questi adolescenti fanno parte di due culture con i vantaggi e le problematiche connesse alla loro duplice appartenenza, condizione questa che tuttavia può offrire l'opportunità di sperimentare la ricchezza dell'incontro tra differenti tradizioni culturali. E' importante - sottolinea Benedetto XVI - che ad essi sia data la possibilità della frequenza scolastica e del successivo inserimento nel mondo del lavoro e che ne vada facilitata l'integrazione sociale grazie a opportune strutture formative e sociali. Non si dimentichi mai che l'adolescenza rappresenta una tappa fondamentale per la formazione dell'essere umano". |
Autore: | Sandokan [ 27 nov 2009, 16:09 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Il Papa parla in favore delle seconde generazioni |
Anche il sito L'Unità riprende e con dovizia di particolari. Leggete soparattutto le parti che ho sottolineato in fondo... buona lettura Cita: Immigrati/ Papa: Attenzione ai bambini, anche Gesù era rifugiato Città del Vaticano, 27 nov. (Apcom) - Il Papa è preoccupato per la sorte dei bambini immigrati. In vista della prossima Giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati, che si svolgerà il prossimo 17 gennaio, sceglie il tema dei minorenni per il suo consueto messaggio, diffuso oggi dal Vaticano. E ricorda che anche Gesù, nella fuga d'Egitto, era un rifugiato. "Auspico di cuore che si riservi la giusta attenzione ai migranti minorenni, bisognosi di un ambiente sociale che consenta e favorisca il loro sviluppo fisico, culturale, spirituale e morale", scrive Benedetto XVI. "Gesù stesso - sottolinea Ratzinger - da bambino ha vissuto l'esperienza del migrante perché, come narra il Vangelo, per sfuggire alle minacce di Erode dovette rifugiarsi in Egitto insieme a Giuseppe e Maria". Il Papa punta il dito contro le violazioni della Convenzione dei diritti del bambino, ricorda il dovere, per i cristiani, della solidarietà verso lo straniero, "specialmente se si tratta di bambini", sottolinea la necessità di una "adeguata" accoglienza per i rifugiati e non manca di ricordare la difficile situazione dei minori non accompagnati. Ratzinger si sofferma in particolare sull'importanza di facilitare "l'integrazione sociale" delle seconde generazioni. Nella conferenza stampa di presentazione del messaggio, in sala stampa vaticana, gli fa eco mons. Novatus Rugambwa, sottosegretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti e degli itineranti, che denuncia: "Purtroppo un gran numero di questi migranti e rifugiati trovano spesso ostacoli nel cammino dell'istruzione e del successivo orientamento professionale o dell'educazione superiore". La presentazione del messaggio, poi, è soprattutto l'occasione, per i giornalisti, di chiedere al presidente e al segretario del dicastero vaticano - mons. Antonio Maria Vegliò e mons. Agostino Marchetto - giudizi sulle vicende d'attualità. Dopo le recenti polemiche tra Santa Sede e governo sul pacchetto sicurezza, Vegliò ha incontrato il ministro dell'Interno, ma con i giornalisti si trincera dietro una battuta: "Per il fatto che Maroni si sia confessato da me non posso dire niente...". Vegliò esprime però "tristezza" per 'White Christmas', l'iniziativa di un comune leghista nel Bresciano di espellere gli immigrati irregolari per Natale (Marchetto parla di "dolore") e, ai cronisti che gli domandano un giudizio sul disegno di legge che facilita la concessione della cittadinanza agli stranieri regolari, afferma: "Quando un migrante è in Italia già da un po' di tempo, ha un lavoro regolare, paga le tasse, ha figli che parlano italiano e vanno alla scuola italiana, qual è la difficoltà a dargli la cittadinanza?". Uno sguardo alla Svizzera, poi, dove il fine settimana prossimo si svolge un referendum contro i minareti. "Non vedo come si possa impedire la libertà religiosa delle minoranze", afferma Vegliò senza esitazioni. Fonte: http://www.unita.it/notizie_flash |
Autore: | ahimsa [ 27 nov 2009, 19:44 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Il Papa parla in favore delle seconde generazioni |
Cita: IMMIGRAZIONE. Acli: si a nuova legge cittadinanza per seconde generazioni 27 novembre 2009 Le associazioni cristiane dei lavoratori sostengono la sfida lanciata dal Papa alle forze politiche affinchè il 2010 sia l'anno della cittadinanza ai minori nati in Italia Non solo un auspicio, ma una vera e propria «sfida» quella che le Acli lanciano «ai politici e alle forze politiche che nel Governo e nel Parlamento si richiamano ai valori, alle radici, all'identità cristiana». Far sì che «il 2010 sia l'anno della cittadinanza italiana riconosciuta ai minori nati nel nostro Paese da genitori stranieri». Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani commentano con «profonda gratitudine» le parole di Papa Benedetto XVI contenute nel messaggio presentato oggi per la giornata mondiale del migrante e del rifugiato, con un attenzione particolare alle problematiche dei minori figli di stranieri. «Il Santo Padre - ha detto il presidente delle Acli Andrea Olivero - ha pronunciato parole forti, radicali e inequivocabili sul rispetto dei diritti "inalienabili" dei migranti, da rispettare "sempre e da tutti". Ha parlato in particolare dei minori, del loro diritto alla scuola e all'inserimento nel mondo del lavoro. Di un'integrazione sociale che va "facilitata" e non certo ostacolata per le cosiddette seconde generazioni. Ha parlato di Gesù "migrante" e del Vangelo della solidarietà. Difficilmente chi vuol dirsi cristiano potrà più ignorare queste parole quando si troverà ad affrontare le questioni legate all'immigrazione. Nessun "Bianco Natale" è tollerabile in un Paese di tradizioni cristiane». Olivero propone quindi «una sfida alle forze politiche, soprattutto a quanti in Parlamento e nel Governo si richiamano ai valori cristiani». «Sappiano ascoltare le parole del Santo Padre, facciano a gara a chi più ne assoconda lo spirito in favore dell'accoglienza e dell'integrazione dei bambini e degli adolescenti figli di stranieri. Si adoperino perché il 2010, anno della Giornata mondiale dedicata ai "migranti e rifugiati minorenni", sia anche l'anno in cui in Italia si veda finalmente riconosciuta la cittadinanza ai bambini figli di immigrati che nascono e vivono nel nostro Paese». Fonte: http://web.vita.it/news/view/98167 |
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