Ma anche in questo caso il papa si riferisce a noi "figli di immigrati" quando parla di "giovani immigrati"?
Bisognerà davvero farci una chiacchierata per palare dell'ABC
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Il Papa: "Giovani immigrati rispettino la legge"
Le riflessioni dl Pontefice durante della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.
CITTA' DEL VATICANO, 14 gennaio - Papa Benedetto XVI ha esortato ieri i giovani immigrati a rispettare le leggi, a non abbandonarsi mai alla violenza e a costruire insieme ai loro coetanei una società più fraterna; allo stesso tempo ha denunciato il dramma dei bambini e adolescenti che crescono nei "campi profughi", ed ha invocato per loro "un futuro".
Di ciò Ratzinger ha parlato dopo la preghiera dell'Angelus di mezzogiorno in piazza San Pietro e dopo aver celebrato la messa nella Cappella Sistina, con il battesimo di 13 neonati. Lo spunto per queste riflessioni gli è arrivato dalla celebrazione, svoltasi ieri, della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.
"Numerosi - ha spiegato Benedetto XVI - sono i giovani che vari motivi spingono a vivere lontani dalle loro famiglie e dai loro Paesi". "Particolarmente a rischio - ha denunciato - sono le ragazze e i minori". "Alcuni bambini e adolescenti sono nati e cresciuti in 'campi-profughi': anch'essi hanno diritto ad un futuro!", ha invocato.
Il Papa ha espresso il suo apprezzamento per quanti si impegnano nell'integrazione lavorativa e scolastica dei giovani immigrati e delle loro famiglie, ed ha esortato le comunità ecclesiali ad accogliere "con simpatia" queste persone. "Cari giovani migranti - ha detto Ratzinger - impegnatevi a costruire insieme ai vostri coetanei una società più giusta e fraterna, adempiendo ai vostri doveri, rispettando le leggi e non lasciandovi mai trasportare dalla violenza".