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Audizione Comm. Affari Costituzionali 11.06.2010
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Autore:  Ezequiel [ 23 giu 2010, 19:03 ]
Oggetto del messaggio:  Audizione Comm. Affari Costituzionali 11.06.2010

Venerdì 11 Giugno 2010, la Rete G2 ha partecipato all'audizione convocata dalla I° Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati (http://www.camera.it/453?bollet=_dati/leg16/lavori/bollet/201006/0611/html/01).

L’audizione si è svolta nella Sala del Mappamondo, la stessa dove la Rete G2 ha tenuto la conferenza stampa del 17 novembre 2009 “Forte e chiaro!” (http://www.secondegenerazioni.it/2009/11/)

L'audizione è stata presieduta dall'On. Donato Bruno - presidente della I° Commissione -e dall'On. Renato Zaccaria. Accanto a loro l'On. Isabella Bertolini, relatrice del testo presentato dalla maggioranza.

Il testo base per la riforma della Legge sulla concessione della cittadinanza (L. 91/1992), presentato alla Camera il 23 dicembre 2009 è subito ritornato in Commissione. Sei mesi dopo, si riparte dallo stesso testo (http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori ... PDL0031940).

L'On. Zaccaria ha ribadito che l’interesse primario è quello di riformare la L. 91/92 per facilitare la cittadinanza ai nati e arrivati da piccoli (lui li chiama i “minori”).

E' paradossale pensare come tutto il processo legislativo degli ultimi anni si muove in un’unica direzione: quello della semplificazione (pensiamo alle iniziative del Ministro Calderoli, che brucia nella caserma dei VVFF le 100.000 leggi abrogate). Tutto, tranne la legislazione sulla cittadinanza, che anzi alcuni cercano di complicare (esami di lingua, profitto a scuola, rispetto di non si sa bene quali obblighi familiari).

Assolutamente da criticare l’intervento di Carlo Pannella, giornalista, che rimproverando il Parlamento di non sapere di cosa si parli, afferma che “... non esiste da parte dell’Istat un modello di rilevazione flussi. L’immigrazione in Italia, sostiene, è come quella in Germania, e siccome in Germania sono tornati a casa 26 milioni su 36, sarà la stessa cosa anche da noi: i numeri restano, cioè, ma le persone cambiano”. Espone la tesi dell’immigrazione circolare: pazienza se i dati la smentiscono, perché lui li contesta e risolve il problema. Siccome i rumeni prendono il mutuo per costruire casa in Romania, sostiene, significa che vogliono tornare a casa.

Io aggiungo che è facile risolvere le questioni politiche negandone la realtà e facendo finta che sia tutta una questione di conto in banca e di mutui.

Condivisibili gli interventi fatti dai rappresentanti dell’UGL, CGIL, dal Prof. Vittorio Angiolini - che ha presentato una memoria agli atti molto istruttiva di comparazione tra il testo Bertolini (c.d. di maggioranza) e il testo Bressa (c.d. di minoranza).

A conclusione dell'audizione, è stato diffuso il seguente comunicato stampa:

Cita:
La Rete G2 Seconde Generazioni è stata audita oggi presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati del Parlamento, in merito all’indagine conoscitiva nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti “Nuove norme sulla cittadinanza”, ossia la riforma della Legge 91/1992.
In audizione, la Rete G2 Seconde Generazioni, ha chiesto il conseguimento della cittadinanza italiana secondo un principio di ius soli per i figli d’immigrati nati e cresciuti in Italia e la possibilità per le seconde generazioni arrivate in Italia da piccole di ottenere la cittadinanza prima della maggiore età.
“Ci sono – ha precisato la Rete G2 – oltre mezzo milione di giovani che sono nati in Italia, che considerano l’Italia il loro paese , frequentano le scuole italiane , giocano con i loro coetanei , progettano il loro futuro, ma restano cittadini stranieri come i loro genitori”.
“Italiani con il permesso di soggiorno non per scelta ma perché costretti da una legge la 91/1992 che impedisce il diritto alla cittadinanza di almeno 900.000 giovani italiani”.
All’esame della Commissione Affari Costituzionali sono state presentate diverse proposte di legge per la riforma della 91 del 1992, a dimostrazione che è una legge datata e ormai superata dai fatti.
La Rete G2 esprime grande preoccupazione per il testo di riforma presentato dalla Relatrice On. Bertolini approdato in Camera dei Deputati a dicembre 2009.
“Si tratta di una grave passo indietro per il riconoscimento della cittadinanza ai figli d’immigrati. Il testo infatti non prevede nessun tipo di agevolazioni per le seconde generazioni, anzi restringe ulteriormente le possibilità di accesso alla cittadinanza, introducendo il profitto scolastico come criterio vincolante per gli oltre 900.000 figli di immigrati nati in Italia che al compimento del 18° anno di età vogliano richiedere la cittadinanza italiana per esercitare gli stessi diritti e doveri dei loro coetanei figli di italiani.”

Autore:  Ezequiel [ 24 giu 2010, 15:39 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Audizione Comm. Affari Costituzionali 11.06.2010

E' disponibile sul sito della Camera dei Deputati, la trascrizione stenografica dell'audizione del 11 Giugno 2010 presso la Commissione Affari Costituzionali, alla quale ha partecipato la Rete G2 Seconde Generazioni.

Il testo completo è consultabile al link http://leg16.camera.it/_dati/leg16/lavori/bollet/frsmcdin.asp?percboll=/_dati/leg16/lavori/bollet/201006/0611/html/01/&pagpro=2n3&all=off&commis=01, riporto di seguito l'intervento della Rete G2.

Cita:
EZEQUIEL IURCOVICH, Rappresentante dell'organizzazione Rete G2 - Seconde generazioni. Signor presidente, onorevoli parlamentari, grazie dell'opportunità, a nome della Rete G2 - Seconde generazioni, di intervenire oggi in questa sede. Noi della Rete G2 ci proponiamo in questa discussione di fare fermare un attimo la Commissione a riflettere sui temi di cui stiamo parlando.
Si parla di un milione di ragazzi minorenni, seconde generazioni, figli di cittadini stranieri immigrati nel nostro Paese, che vanno a scuola con i nostri figli e con in nostri fratelli. Un milione sembra un numero molto grande, ma in realtà si tratta di un milione di persone sparse, che vivono in tutto il nostro Paese, sono nate in Italia o vi sono arrivate da piccole.
Come seconde generazioni, noi ci consideriamo italiani e parliamo ovviamente la lingua, ma queste tematiche ormai sono alla portata di tutti, compresi i mezzi di informazione.
Chiediamo alla Commissione affari costituzionali, della Presidenza del consiglio e interni e al Parlamento di rivedere profondamente la logica e la filosofia che hanno ispirato la legge n. 91 del 1992, affinché prenda atto non dei cambiamenti e dei grandi flussi migratori che ci sono stati in questo Paese, ma proprio della necessità di pensare al futuro dell'Italia da qui a 50 anni, non a un anno o a due e di persone che sono nate in questo Paese, pur provenendo dalle origini più diverse, si sentono parte di esso, vogliono contribuire al suo successo e vogliono poter essere avvocati, medici, giornalisti, maestri e professori. Vogliono poter essere cittadini a tutti gli effetti e non ospiti temporanei o anche permanenti. Parliamo della carta di soggiorno e dell'accordo di integrazione. Noi siamo italiani e ci sentiamo tali a tutti gli effetti, io per primo, e non vogliamo più sentirci considerati italiani con il permesso di soggiorno, alberi senza radici.
Si parla, anche a proposito, di concessioni della cittadinanza da erogare secondo alcuni criteri, come il rispetto delle leggi e di alcune normative. Quello che chiediamo è una modifica sostanziale, che vada a favore soprattutto dei minori, non di quelli che sono già in Italia, ma di quelli che ancora devono nascere. Pensiamo al futuro del nostro Paese.
Come Rete G2 - Seconde generazioni, puntiamo a un cambiamento sostanziale della filosofia con la quale vengono approcciati non solo l'immigrazione, ma anche il concetto stesso di italianità. Italiano è chi nasce su questo territorio, o almeno dovrebbe esserlo; italiano è chi va a scuola in Italia, con o senza profitto, altrimenti dovremmo pensare che il sei politico è veramente tale e debba essere attribuito per questi criteri; italiano è chi nasce in questo territorio e sente di appartenere all'Italia anche senza essere nato qui da genitori italiani, ma semplicemente per il fatto di vivere, andare a scuola, crescere in questo Paese e sentirsi parte di questa comunità.
L'appello che rivolgiamo come Rete G2 all'intero Parlamento è quello di modificare la legge per la concessione della cittadinanza in senso positivo, pensando al futuro di tutti i bambini che nasceranno in questo Paese, che ne faranno parte da ora ai prossimi 90 anni e che vogliono essere considerati italiani anche dalla legge e da quello che figurerà sulle loro carte di identità, dove già è scritto «nati ad Andria; nati a Milano; nati a Trieste; nati a Cagliari.

Autore:  Ezequiel [ 24 dic 2010, 17:05 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Audizione Comm. Affari Costituzionali 11.06.2010

Sul sito http://www.radioradicale.it/scheda/305795 è disponibile la registrazione degli interventi effettuati durante ll'audizione. L'intervento della Rete G2 - Seconde Generazioni è dal minuto 32:20 in poi.

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