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perchè ci dobbaimo sentire DIVERSI??????????????? http://www.secondegenerazioni.it/forum/viewtopic.php?f=43&t=1880 |
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Autore: | sunny [ 23 feb 2009, 15:34 ] |
Oggetto del messaggio: | perchè ci dobbaimo sentire DIVERSI??????????????? |
ciao a tutti. sono sunny.......volevo solo dire la mia opinione sul fatto che: perchè noi ci sentiamo diversi....o perchè ci fanno sentire diversi? io sono uno studente della classe 4a dell'ipsia L.DA.VINCI di MANTOVA....e sabato 21/02/09 noi abbiamo avuto un incontro con la G2. eravamo in una classe con i ragazzi che provenivano da tutte le parti del mondo e voglio solo dire che io nn mi sono mai sentito diverso da tutti gli altri.... cioè dai ragazzi italiani. abito in italia da quasi 9 anni e voglio dire che ci sono stati TANTI MOMENTI in cui mi sono sentito proprio diverso dai miei amici......e il bello è che sono proprio loro a farti sentire diverso. e li nn ci puoi fare niente...... ma nn vedo nessuno motivo per cui noi ci dobbiamo sentire diversi dai ragazzi italiani. da quando veniamo in italia: frequentiamo le stesse scuole che frequentano i ragazzi italiani,andiamo nei stessi parchi/bar dove vanno i nostri coetanei............... perciò io nn vedo nessun motivo per sentirmi diverso da loro......... e poi anche se avrò la cittadinanza italiana,quello nn vorrà dire che io diventerò italiano al 100%.rimarrò sempre un ragazzo Pakistano. la cittadinanza ci serve solo e soltanto per avere gli stessi diritti che hanno i ragazzi italiani....noi senza la citadinanza nn possiamo avere tutti i diritti cher ha un ragazzo italiano. la cittadinanza per noi stranieri è come un grande portone. e oltre a questo portone ci sono migliaia e migliaia di opportunità che ci stanno aspettando per esempio: possiamo andare a votare,fare gli insegnanti nelle scuole............. senza la cittadinanza noi siamo solo forza lavoro per questo paese.......... spero di nn essermi allungato troppo. e se ho detto qualcosa di sbagliato mi scuso......però commentatemi su quello che ho detto,se era giusto o sbagliato. |
Autore: | Pipit [ 23 feb 2009, 15:53 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: perchè ci dobbaimo sentire DIVERSI??????????????? |
sono d'accordo con te sunny: anche secondo me non c'è motivo di sentirsi diversi. ma secondo te perchè a volte gli altri (italiani e anche stranieri di altre origini) ci fanno sentitre diversi? |
Autore: | maganò [ 23 feb 2009, 16:06 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: perchè ci dobbaimo sentire DIVERSI??????????????? |
ciao sunny, bisogna cominciare ad accettare che essere italiani vuol poter dire essere per una parte italiani e per una pakistani. Come dice qualcuno ugualmente diversi e diversamente uguali. Essere integrati, essere italiani, non dipende soltanto parlare e scrivere bene in italiano. Dipende delle pari opportunità di essistere, e quindi ci vuole anche che gli altri cominciano a pensarci italiani e darci pari diritti. |
Autore: | ahimsa [ 23 feb 2009, 16:25 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: perchè ci dobbaimo sentire DIVERSI??????????????? |
"abito in italia da quasi 9 anni e voglio dire che ci sono stati TANTI MOMENTI in cui mi sono sentito proprio diverso dai miei amici......e il bello è che sono proprio loro a farti sentire diverso. e li nn ci puoi fare niente......" Invece no. Secondo me è proprio qui che possiamo fare qualcosa. Una cosa comune a molti figli di immigrati è lo sforzo costante e quasi disperato di voler dimostrare di essere come gli altri italiani, per lo meno quando siamo in mezzo a loro. Ciò si manifesta nel parlare, usando le stesse parole anche se dentro di noi sappiamo di non gradirle (ad esempio perchè sappiamo che nella cultura dei nostri genitori certe parole sono tabù); si manifesta nel vestire, nei gusti musicali, negli sport praticati e seguiti, ecc. Però tutto questo è uni-direzionale. Noi stiamo facendo di tutto per smettere di essere quello che siamo fra le mura di casa, per diventare qualcos'altro fuori di casa. Io mi chiedo, ma questo in un certo senso non sta esonerando i nostri amici/compagni italiani da un cambiamento che anche loro devono affrontare? Non devono anche loro sapere che in urdu certe parole non si dicono e perchè non si dicono? Non devono sapere perchè i musulmani non mangiano carne di maiale e perchè gli induisti non mangiano carne di mucca? Non devono anche loro sentire e forse apprezzare la musica sufi, i ghazal, i raga come noi sentiamo e apprezziamo Guccini, De Andrè, Vasco Rossi (io questo no! ) o il heavy metal? Un nazi-leghista a questo punto obietterebbe: "Siete voi che siete venuti qui, siete voi che dovete integrarvi e non noi", ed io sarei anche un po' d'accordo. Noi dobbiamo "integrarci", e lo stiamo facendo. Ma noi non siamo solo braccia, siamo anche testa, siamo anche intelligenza, cultura, tradizioni, gusti, emozioni, sentimenti. Una lingua si traduce in un'altra con tecniche di conversione logica e grammaticale. Ma quando traduciamo una parola lo facciamo in due direzioni, ed alla fine il risultato che otteniamo sono parole e concetti nuovi per le stesse parole di partenza, perchè nel risalire ai rispettivi significati esse si sono modificate e probabilmente reciprocamente "contaminate". Nella sostanza ciò che voglio dire è che i nostri amici italiani autoctoni hanno il diritto/dovere di interessarsi della nostra storia proprio come noi ci interessiamo della loro (che poi è anche la nostra...), e noi, noi figli di immigrati, figli dell'immigrazione, dobbiamo avere il diritto/dovere di raccontarci e di raccontare le nostre storie, o quelle dei nostri genitori. Quando la diversità umana sarà riconosciuta da sempre più persone come una ricchezza, "sentirsi diversi" non sarà più un problema e non ci sarà più bisogno di additare l'altro come diverso. |
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