Cita:
A scuola di multiculturalismo
A Brescia si insegna ad essere cittadini
Sabato 31 Ottobre 2009 | Filippo Ozzola
Sono i colori a scandire le giornate di quasi ottocento alunni bresciani. Il quarto circolo didattico ha infatti scelto di dedicare il “tempo blu” – definito “il tempo del confronto” nel piano formativo – alla cittadinanza attiva.
Il tempo blu come tempo del confronto e del "saper essere"
Il bisogno di costruire e vivere una realtà sociale condivisa e multiculturale è quanto mai attuale in un territorio dove la presenza di stranieri è altissima.
Delle quattro scuole presenti nel quarto circolo – tre elementari e una materna – ben due vedono il totale dei bambini italiani al di sotto del 50% degli alunni totali: sono la Crespi, con 226 iscritti e 21 etnie rappresentate, e la scuola dell’infanzia Chizzolini, che di bambini ne conta 50.
Alla scuola Deledda, 246 ragazzi in tutto, gli stranieri iscritti sono oltre il 30%. Solamente la Marcolini, dove gli studenti sono 275, conta un numero di bambini provenienti da altri paesi molto basso, intorno al 10%.
Le scuole rappresentano un ottimo esempio di integrazione ed accoglienza: i numerosi progetti interculturali, grazie anche agli aiuti del Comune e del Ministero (nell’ambito dei fondi per aree a forte processo immigratorio), vogliono insegnare ai bambini ad essere cittadini attivi e responsabili.
I progetti multiculturali prevedono infatti percorsi personalizzati, ed escono dalle scuole per coinvolgere anche le famiglie, creando una rete aperta al confronto e alla conoscenza reciproca.
Se il “tempo verde” rappresenta l’attività curriculare, il “tempo giallo” il recupero e il “tempo rosso” i laboratori, possiamo leggere il “tempo blu” come il tempo del “saper essere”, un insegnamento responsabile per i cittadini di domani.
Fonte:
http://www.labsus.org/index.php?option= ... &Itemid=30