Da Metropoli di Repubblica del 13 maggio.
In un fotoromanzo sogni e battaglie dei ragazzi di G2
I figli degli immigrati si presentano tra ironia e diritti
di Paula Baudet Vivanco
Forme leggere e simpatiche, contenuti seri e un pizzico di sano divertimento. Sono gli ingredienti del primo Fotoromanzo G2, pubblicazione interamente ideata e prodotta da G2 – Seconde Generazioni, la rete di figli di immigrati nata a Roma, ma con membri attivi anche a Milano, Padova, Prato, Genova e Napoli. Le età di questi ragazzi vanno dai 18 ai 35 anni e rappresentano i fratelli e sorelle maggiori dei quasi 600mila minori figli di genitori stranieri che già vivono in Italia. Ma perché hanno scelto di realizzare un fotoromanzo? "Per farci sentire non basta la parola: per noi è molto importante trovare le forme migliori per arrivare a un pubblico più vasto – racconta Maya Llaguno Ciani, ideatrice dell'ultima fatica di G2 -- . Così stiamo provando strumenti di comunicazione efficaci, accessibili e chiari, per veicolare contenuti che per noi sono molto importanti". Il punto di partenza è il racconto dello sbocciare di una storia d'amore, attraverso le immagini parlanti da classico fotoromanzo. Il tutto descritto con grande ironia. L'idea è comunque quella di attirare l'attenzione su un punto in particolare: la campagna di G2 per la modifica della legge sulla cittadinanza italiana, che le seconde generazioni vogliono più aperta verso i figli degli immigrati. "Inoltre vogliamo che la gente si renda conto di quanto sia normale oggi che ci siano tanti italiani con origini straniere", spiega Maya. In realtà il fotoromanzo non rappresenta l'opera prima dei G2 nel campo della comunicazione: nel 2006 avevano realizzato due video, assieme all'artista Maria Rosa Jijòn, e avevano creato un blog collettivo e un forum di discussione sul web che oggi conta 150 utenti iscritti. Per il 2007, le "seconde generazioni organizzate" hanno però scelto un percorso più stravagante puntando su una forma che oggi ha meno successo rispetto al passato, e sembra meno capace di attirare il pubblico dei più giovani rispetto ai decenni precedenti. "Ma gli anni '80 sono tornati di moda -- dice sorridendo Lucia Ghebreghiorges, protagonista principale della pubblicazione di G2 -- e quindi siamo obbligati a usare il fotoromanzo, massima espressione delle riviste per adolescenti di quel periodo. Scherzi a parte: crediamo molto nella potenza delle immagini, perché sono dirette, semplici, creano subito quella confidenza difficile da instaurare attraverso altre forme più fredde, come seminari o convegni. E poi ci siamo anche divertiti molto a realizzarlo, il che non guasta mai". Nello sfogliare il fotoromanzo desta un po' di curiosità la scritta in copertina: "maneggiare con cura, i protagonisti sono solo seconde generazioni". "E' un'affermazione affettuosa - spiega ancora Maya - nei confronti dei nostri fratelli più giovani, i quali vanno "maneggiati con cura" perché sono ancora giovani e a loro bisogna garantire la possibilità di costruirsi liberamente un'identità e di poter godere pienamente delle opporutunità di partenza che valgono per i figli di italiani. Ma in quel "maneggiare con cura" c'è anche un po' di ironia. Abbiamo l'impressione che si stia creando un'immagine falsata dei figli di immigrati: si parla di loro, di noi, solo come vittime dei genitori, ricorderete il caso della povera Hina, o come potenziali teppisti. Se fossimo stati una "bomba a orologeria" – qualcuno così ci ha definiti ï¾– saremmo già esplosi, invece abbiamo pensato di organizzarci in una rete come G2". Dove sarà possibile trovare il fotoromanzo? "A fine maggio presenteremo il primo numero all'interno di Intermundia 2007, evento organizzato a Roma dall'assessorato alle Politiche educative e scolastiche del Comune. E poi ci piacerebbe distribuirlo nelle scuole, ma per questo servono dei finanziamenti specifici -- spiega Lucia - , così gli alunni potrebbero divertirsi a leggerlo e allo stesso tempo saperne un po' di più sui loro compagni di classe, figli di immigrati".
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L'esordio in pubblico alla festa Intermundia
Piazza Vittorio, centro di uno dei quartieri storici della multiculturalità italiana, l'Esquilino, quest'anno dedica la sua festa pricipale ai figli degli immigrati. Intermundia 2007, organizzata dall'Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune di Roma, prevederà uno spazio apposito, dove le seconde generazioni della rete G2 terranno le loro attività dal 20 al 26 maggio. Fra l'altro si potrà leggere il loro primo fotoromanzo, all'interno di uno degli stand principali della piazza. Ecco alcune delle iniziative previste nell'ambito della manifestazione "Intermundia 2007": lunedì 21 maggio, ore 19-20, presentazione della rete G2 e di altre realtà create da figli di immigrati come AssoCina.com, e proiezione del primo cortometraggio "G2", vincitore del premio Mostafa Souhir 2006; mercoledì 23 maggio, ore 18, presentazione della Campagna G2 per la modifica della legge sulla cittadinanza italiana e proiezione del video "G2: Forte e Chiaro"; venerdì 25 maggio, alle ore 17-20, si terrà un Open Forum, un forum di discussione al quale parteciperanno anche G2 di altre città italiane. Invitati a intervenire anche alcuni Vip, figli di immigrati, come Tom Karumathy, protagonista dell'ultimo film della regista Francesca Archibugi "Lezioni di Volo", e il rapper di origine egiziana Amir. A seguire verrà proiettato "G2 a Intermundia", video inedito dell'artista ecuadoriana Maria Rosa Jijon. Per informazioni è possibile consultare il sito:
http://www.secondegenerazioni.it .