Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

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MessaggioInviato: 10 dic 2008, 15:46 
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La lettera a seguire è stata inviata oggi al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano da parte della Rete G2, in occasione della celebrazione della Dichiarazione universale dei Diritti umani (10 dicembre):

Cita:
Caro Presidente,
Le scriviamo in una giornata importante come la celebrazione della Dichiarazione universale dei Diritti umani, che per noi rappresenta un riferimento storico importante da non dimenticare e riaffermare nella nostra vita di tutti i giorni.

La ringraziamo dell’invito per l’evento “Nuovi cittadini” al quale abbiamo partecipato la mattina del 13 novembre e che ci ha ricordato un altro evento al quale eravamo stati invitati e che per noi aveva rappresentato un’occasione di grande importanza. Era il 20 novembre dell’anno scorso quando, in occasione della Giornata Nazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ci siamo incontrati per la prima volta. In quel giorno Lei ha colto quel messaggio che ad alta voce cercavamo e cerchiamo di ribadire ogni giorno, in ogni attimo della nostra vita: il diritto ad essere riconosciuti cittadini del nostro Paese e non più solo degli “italiani col permesso di soggiorno”, come molti di noi purtroppo sono.

Da quel dì poco e niente è cambiato, anzi, o il silenzio ricomincia a calare o altre questioni ne strumentalizzano l’attenzione.

Molti di noi, di origine straniera, sarebbero italiani se la legge per l’acquisizione della cittadinanza italiana li riconoscesse, e non lo sarebbero per concessione, Signor Presidente, ma per diritto, perché cresciuti in Italia sin da bambini. Perché noi siamo qui da sempre Presidente, e non può essere la sola regola del sangue come vuole la legge che qualcuno nel 1992 scelse per noi (legge n. 91/92) a definirci.

Ci chiediamo continuamente: chi meglio del suolo, del vissuto, può essere criterio per fare di un uomo o di una donna un cittadino? Eppure certe domande non trovano ancora risposta.

Siamo cresciuti qui, molti di noi anche nati in Italia, eppure veniamo percepiti come stranieri e incontriamo molti ostacoli perché ci vengano riconosciuti gli stessi diritti dei nostri coetanei, amici e fratelli di origine italiana, compagni di una vita. Vale anche quando si cerca di dividerci in classi integralmente separate dai nostri coetanei per garantirci il banco degli stranieri per sempre o quando costruiscono su di noi scenari di malesseri sociali riconducibili ad altri Paesi.

Con questo nuovo appello, in occasione della celebrazione della Dichiarazione universale dei diritti umani, auspichiamo una maggiore attenzione alla questione dei figli d’immigrati; oggi ancor più a quelli che si ritrovano senza cittadinanza dopo i 18 anni e non sono nati in Italia ma fin da bambini sono qui cresciuti perché per loro non è previsto nessun percorso specifico se non quello che seguono i loro stessi genitori.

Come Lei sa, la nostra Rete tenta di unire e organizzare figli d’immigrati nati in Italia ma anche cresciuti qui sin da minorenni.

Oggi le chiediamo di poterLa incontrare nuovamente per presentarLe il lavoro realizzato fin qui, a cominciare dai casi più significativi di ostacoli incontrati da figli di immigrati segnalati nel nostro Osservatorio G2.

E’ il nostro modo di chiedere e pretendere quella libertà di essere italiani a tutti gli effetti, nei diritti e nei doveri, anche se abbiamo volti e origini diversi dagli altri.

Con stima e affetto,

Roma, 10 dicembre 2008

Le ragazze e i ragazzi della Rete G2 – Seconde Generazioni


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MessaggioInviato: 10 dic 2008, 18:11 
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L'Ansa ha ripreso la notizia:

Cita:
IMMIGRAZIONE: SECONDE GENERAZIONI A NAPOLITANO, CITTADINANZA
CRO S0B QBXB IMMIGRAZIONE: SECONDE GENERAZIONI A NAPOLITANO, CITTADINANZA (ANSA) - ROMA, 10 DIC - Sono figli di immigrati, molti di loro sono nati in Italia, hanno studiato qui e parlano la nostra lingua, ma vengono percepiti come stranieri e non hanno gli stessi diritti dei loro coetanei italiani: sono i ragazzi della Rete G2, le seconde generazioni dell'immigrazione, che hanno scritto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della Giornata di celebrazione della Dichiarazione universale dei diritti umani. Al capo dello Stato, i ragazzi della Rete G2 chiedono in particolare una riforma della legge sulla cittadinanza, la 91 del 1992: «che venga modificata e resa più aperta nei confronti dei figli di immigrati cresciuti in Italia, che sono parte di questo Paese» dice Mohamed Tailmoun, portavoce della rete. Chiedono anche di incontrare Napolitano, «per presentargli il lavoro realizzato fin qui, a cominciare dai casi più significativi di ostacoli incontrati da figli di immigrati. È il nostro modo di chiedere e pretendere quella libertà di essere italiani a tutti gli effetti, nei diritti e nei doveri, anche se abbiamo volti e origini diversi dagli altri». (ANSA). AB 10-DIC-08 16:14


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MessaggioInviato: 10 dic 2008, 18:13 
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E anche l'agenzia Adnkronos:

Cita:
RETE G2 A NAPOLITANO, A SECONDA GENERAZIONE STESSI DIRITTI DI
RETE G2 A NAPOLITANO, A SECONDA GENERAZIONE STESSI DIRITTI DI ITALIANI = LETTERA AL QUIRINALE IN OCCASIONE GIORNATA DICHIARAZIONE DIRITTI UMANI Roma, 10 dic. - (Adnkronos) - In occasione della Giornata di celebrazione della Dichiarazione universale dei diritti umani, la 'Rete G2 Seconde Generazionì ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lamentando che pur «figli di immigrati cresciuti qui, molti di noi anche nati in Italia», tuttavia vengono «percepiti come stranieri», incontrando «molti ostacoli perchè ci vengano riconosciuti gli stessi diritti dei nostri coetanei, amici e fratelli di origine italiana, compagni di una vita». Un discorso che, spiegano, «vale anche quando si cerca di dividerci in classi integralmente separate dai nostri coetanei, per garantirci il banco degli stranieri per sempre o quando costruiscono su di noi scenari di malesseri sociali riconducibili ad altri Paesi». La Rete G2 si concentra in particolare sulla legge riguardante la cittadinanza italiana e chiede che «venga modificata e resa più aperta nei confronti dei figli di immigrati cresciuti in Italia, che sono parte di questo Paese», ricorda Mohamed Tailmoun, portavoce della Rete G2. «Cerchiamo di ribadire ogni giorno, in ogni attimo della nostra vita, il diritto ad essere riconosciuti cittadini e non degli italiani col permesso di soggiorno», si legge ancora nella lettera inviata al Quirinale, nella quale si chiede al presidente Napolitano un incontro «per presentare il lavoro realizzato fin qui, a cominciare dai casi più significativi di ostacoli incontrati da figli di immigrati segnalati nel nostro Osservatorio G2. È il nostro modo di chiedere e pretendere quella libertà di essere italiani a tutti gli effetti, nei diritti e nei doveri, anche se abbiamo volti e origini diversi dagli altri». (Bon/Pn/Adnkronos) 10-DIC-08 15:39


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MessaggioInviato: 10 dic 2008, 19:14 
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E Stranieri in Italia:

Cita:
Le seconde generazioni: "Presidente, siamo italiani". La rete G2 scrive a Napolitano. "Chi meglio del suolo, del vissuto, può essere criterio per fare di un uomo o di una donna un cittadino?"




Roma – 10 gennaio 2008 - Italiani di fatto, stranieri per legge, i figli degli immigrati chiedono maggiore attenzione e una riforma della cittadinanza che dia loro finalmente gli stessi diritti dei coetanei.

In occasione del sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei Diritti umani, la rete G2, firmnata da figli di immigrati nati o cresciuti in Italia, ha inviato una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

“Molti di noi, di origine straniera, sarebbero italiani se la legge per l’acquisizione della cittadinanza italiana li riconoscesse, e non lo sarebbero per concessione, Signor Presidente, ma per diritto, perché cresciuti in Italia sin da bambini. Perché noi siamo qui da sempre Presidente, e non può essere la sola regola del sangue come vuole la legge che qualcuno nel 1992 scelse per noi, a definirci.” scrivono i ragazzi di G2.

“Ci chiediamo continuamente: chi meglio del suolo, del vissuto, può essere criterio per fare di un uomo o di una donna un cittadino? Eppure certe domande non trovano ancora risposta”.

Oggi la vita delle seconde generazioni in Italia è difficile. “Siamo cresciuti qui, - spiegano - molti di noi anche nati in Italia, eppure veniamo percepiti come stranieri e incontriamo molti ostacoli perché ci vengano riconosciuti gli stessi diritti dei nostri coetanei, amici e fratelli di origine italiana, compagni di una vita”.

Un atteggiamento riscontrabile anche “quando si cerca di dividerci in classi integralmente separate dai nostri coetanei per garantirci il banco degli stranieri per sempre o quando costruiscono su di noi scenari di malesseri sociali riconducibili ad altri Paesi”.

“Auspichiamo una maggiore attenzione alla questione dei figli d’immigrati” concludono i nuovi italiani. “Oggi ancor più a quelli che si ritrovano senza cittadinanza dopo i 18 anni e non sono nati in Italia ma fin da bambini sono qui cresciuti perché per loro non è previsto nessun percorso specifico se non quello che seguono i loro stessi genitori”.

Leggi il testo completo della lettera

EP


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MessaggioInviato: 10 dic 2008, 19:24 
G2 con doppia cittadinanza
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che figata! dai che funge bene!

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MessaggioInviato: 10 dic 2008, 19:30 
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al seguente link alcuni commenti per niente simpatici:

http://www.stranieriinitalia.it/attuali ... _6707.html


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MessaggioInviato: 11 dic 2008, 15:46 
G2 con psd convertito!!!

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G2 ha scritto:
al seguente link alcuni commenti per niente simpatici:

http://www.stranieriinitalia.it/attuali ... _6707.html


Secondo me:
L'importante è che se ne parli, più si rivolge l'attenzione dei mass-media e più persone vorranno essere informate sull'argomento, bisogna solamente riusicre a tenere le redini ed evitare che il discorso prenda strade sbagliate.. Dai che siamo Grandi! :)


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MessaggioInviato: 24 dic 2008, 00:41 
Clandestino

Iscritto il: 02 giu 2008, 14:53
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E' vero, dobbiamo continuare a fare informazione nello stesso modo in cui la stiamo facendo ora e anche se sembra difficile le cose prima o poi cambieranno...volere è potere!!!dai dai ragazzi che insieme ci riusciamo!!!


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