Io sono effettivamente d'accordo con Roberto Cota di Lega Nord.
Contesto il fatto che l'Italia debba essere un paese d'immigrazione.
Lo contesto dal giorno in cui ho abbandonato la mia terra per venire qua.
Ma avevo 7 anni, e la mia volontà non contava nulla. Potevo dire, a quell'età : <<papà, stiamo bene qua, abbiamo poco ma stiamo bene con il poco che abbiamo>>?
E lo contesto ancor più adesso, ora che conosco l'Italia meglio di quanto conosco la terra in cui sono nato.
Lo contesto per un semplice motivo:
l'Italia non è degna di essere un paese d'immigrazione.
Ma cosa venite a cercare in Europa, e in questa Italia in particolare?
Un paese dove non siete considerati esseri umani.
Siete schiavi, ma vi chiamano immigrati.
Siete le "nuove generazioni" di schiavi, gli schiavi del nuovo millennio.
Schiavi che, diversamente da quelli di qualche secolo fa, si pagano anche il biglietto per lasciare la propria terra; che sono disposti anche a pagare anticipatamente i loro schiavizzatori per offrire la propria opera.
Ve lo dò io un consiglio: tornatevene tutti ai vostri paesi, e raccontate a tutti i vostri parenti e amici intenzionati ad abbandonare la patria qual'è la realtà - che non è tutta rosa e fiori - e convincenteli a restare.
Cosa succederà?
Le industrie europee, e quindi italiane, rimaste prive di manodopera a BASSO COSTO e dalle LIMITATE PRETESE (disposta quindi a farsi sfruttare e farselo mettere in quel posto, con gratitudine, insomma "service with a smile" ) o chiuderanno o si trasferiranno/"delocalizzeranno" (come fanno già ora) accanto al vostro villaggio nelle vostre terre natie.
Non è una idea favolosa?
Predete fagotti e fagottini, riattraversate i cieli e i mari, ripercorrete i deserti, tortavene alle vostre case.
Non è meglio essere schiavi nella propria terra?
Roberto Cota 6 un genio.
TVB.
http://www.robertocota.it/