Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

ho appena letto un articolo sul venerdi di repubblica sull'esercito italiano...



apparte che neanche sapevo che un cittadino non italiano potesse far parte dell'esercito, leggo con stupore che per assicurarsi che quello che spinge i nuovi arruolati sia vera e propria vocazione (?) non concedono neanche la cittadinanza italiana (come invece fanno in america).

poi parlano delle seconde generazioni (d'immigrati ovviamente) che si arruolano per bisogno di solidità e per sentirsi rispettati (???) e persino gli adottati vengono messi fra gli stranieri che si arruolano per trovare certezze...

"giovani a cui fa più paura la giungla del mondo del lavoro italiano che non il ritrovarsi in prima linea al fronte [...] giovani che non possono contare su una famiglia che li mantenga come bamboccioni".

Ultima inquietante citazione: "l'esercito è forse ciò che la società non riesce ad essere: un posto dove tutti siamo uguali", dice il Tenenete Edy Tito un nero che parla romano sciolto (?).

perchè mi lasciano turbata queste ultime citazioni?
aiuto, ma che razza di articolo ho letto?!?

AAUAHAUAHAUHAUAHA, sbatterlo sul muro per vedere chi ce l'ha più duro no? è meravigliosa sta cosa, questi hanno visto troppo de palma+coppola+boh.

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Cinese fasullo

o.O ma che razza di articolo è, che cattivi non concedono neppure la cittadinanza(se uno entra nell'esercito non lo fà per ottenere cittadinanza).
Cmq la cittadinanza la concedevano ora che un numero di stranieri entra nell'esercito han cambiato la legge(hmm che schifo non oso chiamarlo con il nome adatto).

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Sta cittadinanza mi fa impazzire.

avranno avuto bisogno di nuovISSIMA carne freschISSIMA da mandare al grandiOSO macello; solo così mi spiego questo elogio folkloristiko-militaristiko.
Bisognerebbe farsi spiegare come l'autore dell'articolo è riuscito a definire l'esercito come il posto nel quale "siamo tutti eguali"!!!

L'esercito, assieme alle carceri, i manicomi, i conventi di clausura e certi college è una di quelle "istituzioni totali" ( che "disciplinano con proprie regole tutti gli aspetti della vita di coloro che ci vivono, colonizzano il tempo e lo spazio...") tutt'altro che democratiche: hanno rigidi schemi verticistici non elettivi e non rappresentativi.

Ciò che vale nell'esercito è semmai il brocardo "credere, obbedire, combattere".
Il "pensare" non è contemplato.
Ecco perchè sono tutti "uguali".
Le menti vuote sono più facili da riempire.

Una tale esaltazione squadrista è grandioSAMENTE disgustosa.

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Essere umano in divenire

così ad occhio penso che il contenuto dell'articolo sia fuorviante, non credo che un cittadino straniero possa far parte dell'esercito italiano, avranno voluto far un po' di colore associando le diverse etnie ad altre nazionalità.

L’articolo di Marina Zanoli su IL VENERDI’ della settimana scorsa è molto fumoso a da un’impressione per niente chiara ad un lettore che non se ne intende dell’argomento.

Per poter fare il militare in Italia serve il godimento della cittadinanza italiana a tutti gli effetti.

L’articolo è molto forzato in alcuni punti e cerca in tutti i modi di dimostrare una qualche utilità dell’immigrato come persona che può tranquillamente essere buttato nella mischia di un conflitto armato (tanto è abituato).

Quindi richiesta di manodopera straniera che proviene anche dalle forze armate, “dove è acceso un dibattito che discute sulla creazione di una legione straniera mista da mandare nelle zone calde del pianeta “ citazione della giornalista.

Personalmente non ho mai demonizzato nessuno, ivi compreso chi sceglie di fare il militare. Preferirei che le controversie si potessero risolvere in altro modo e che venisse rispettata la Costituzione italiana.

Considererei positivo un’apertura ai non italiani del pubblico impiego e perché no anche delle forze armate.

Martino, l'ex-ministro della Difesa del governo Berlusconi, aveva predisposto un disegno di legge per creare quella che appunto, rifacendosi al modello francese (ma solo in parte, perche' la Francia non vi ha mai privilegiato l'arruolamento di immigrati dal Sud del Mondo), era stata esplicitamente definita "Legione straniera italiana, da inviare nelle aree calde del Mondo" (ossia appunto carne da macello, nella tradizione italica degli ascari...), con gli stessi meccanismi di quella francese riguardo all'ottenimento della cittadinanza dopo un certo numero di anni di servizio o dopo essere stati feriti in combattimento (regola peraltro ripresa dall'esercito degli antichi romani e quindi cara anche ad AN), ma non riguardo alla cancellazione esplicita dei reati che invece esiste nel caso francese...
Vogliamo scommettere che se vince le elezioni Berlusconi questo orrore colonial-bellicista verra' realizzato e che ci saranno migranti che per regolarizzare la loro situazione saranno obbligati ad entrarvi? Del resto, cosa avviene con gli arruolamenti dei migranti sudamericani negli USA per andare a crepare ed ammazzare in Iraq?
Ecco un altro bell'argomento preelettorale di riflessione!

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"nostra patria é il mondo intero, nostra legge la librtà" (Malatesta)

no words left...

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Essere umano in divenire

O____O Ma la cosa che più mi preoccupa è mandare gli "stranieri" come carne da macello (a parte che io con Iraq avrei un certo pensierino diciamo che cavallo ha già espresso in altre discussioni) cioè non è trattare le persone in maniera uguale.

Comunque avevo visto mesi fà una foto di una persona di colore carabiniere (mi si è gonfiato il petto dall'orgoglio) e la divisa porta rispetto quindi non sottovalutiamola. Vi giuro da bambina volevo fare la polizziotta solo che poi ho scoperto il mio talento per i pc e la mia straordinaria bravura in matematica e altre scienze (fisica ti amo) ed ho deciso di diventare un'ingegnere.

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Sta cittadinanza mi fa impazzire.