Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni
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Voti?... vorrei ma non posso
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Autore:  clandestino [ 30 dic 2007, 13:56 ]
Oggetto del messaggio:  Voti?... vorrei ma non posso

La rappresentanza politica degli stranieri è sempre stata una patata bollente che nessuno ha voluto prendere la briga di affrontare in modo serio. Forse perché è proprio il presupposto della prima frase leggermente poco chiaro e leggibile; uno che vive e paga tasse e tributi da più di 7/8 anni è ancora uno straniero?
Come tutte le persone, anche coloro che non portano un passaporto italiano, hanno bisogno di esprimere un loro modesto parere sulla gestione della vita pubblica della città e del paese in cui vivono. Sono sempre stato contrario a forme surrogate di rappresentanza che in questi anni sono proliferati in tutto il territorio nazionale, con scarsissimi risultati. Ritengo che la democrazia e la partecipazione alla gestione della res pubblica non si possano dare sotto forma di mini assaggino. Il gioco democratico affinché funzioni ha bisogno di regole chiare e semplici; quindi anche coloro che non sono italiani pretendono semplicemente chiarezza e certezza e non certo mancanza di severità. Mi è sempre piaciuto vivere in un paese dove l’unico comune denominatore di tutti fosse L’ESSERE UMANO nella pienezza della sua dignità. Per questo motivo non mi sono mai piaciute le forme associative nazionali, corporativistiche, regionali e quant’altro che fosse identificabile in una e una soltanto categoria di persone. Se una democrazia non gode di buona salute assistiamo alla nascita di formazioni politiche e associative del tipo : “ partito del sud”, “partito del nord”, “partito dei pensionati”, “partito delle casalinghe”, “partito degli scontenti” e via di questo passo. In questa galassia si inserisce anche uno dei partiti nuovi che sono nati nel panorama italiano; IL PARTITO DEGLI STRANIERI IN ITALIA, si fa chiamare anche il partito dei nuovi italiani. Ritengo che questa possa essere considerata come una sconfitta per tutti coloro che in Italia e ovunque cerchino di creare un mondo diverso, dove ci unisca il fatto di essere cittadini. Il governo, ma più in generale il paese, non ha mai avuto il coraggio di fare una riforma profonda della legge sulla cittadinanza e del diritto di voto alle amministrative per coloro che in questo paese ci vivono da un congruo numero di anni. Nello stesso tempo, la classe politica non ha saputo accogliere al suo interno potenzialità di persone che non fanno di cognome Rossi o Bianchi. Avere qualche straniero sparso in giro a occuparsi di immigrazione non vuol dire avere integrato nella vita di partito alcuni “non italiani”; si tratta semplicemente di una foglia di fico che copre un’arretratezza di una classe politica vecchia dentro. Far partecipare anche gli stranieri alle primarie del partito democratico, senza però introdurre il voto di preferenza, è un po’ come far candidare un’ italiano in Germania e pretendere che i tedeschi lo votino perché fa parte di un listone…Bisogna avere coraggio e smetterla di recitare il ruolo di Robinson e Venerdì in una specie di farsa che si autoalimenta in continuazione con tanti stranieri che salgono “acclamati” nei palcoscenici dell’ipocrisia. Vogliamo vivere in un’Italia in cui ogni nazionalità si fa un partito? Vogliamo che le strutture sociali di questo paese rimangano sempre vecchie nei comportamenti, mentalità e azioni?



pubblicato su altralbania.ilcannocchiale.it

Autore:  marcowong [ 30 dic 2007, 19:49 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Voti?... vorrei ma non posso

clandestino ha scritto:
... Avere qualche straniero sparso in giro a occuparsi di immigrazione non vuol dire avere integrato nella vita di partito alcuni “non italiani”; si tratta semplicemente di una foglia di fico che copre un’arretratezza di una classe politica vecchia dentro...
Bisogna avere coraggio e smetterla di recitare il ruolo di Robinson e Venerdì in una specie di farsa che si autoalimenta in continuazione con tanti stranieri che salgono “acclamati” nei palcoscenici dell’ipocrisia.


Issi sono parzialmente d'accordo con te, però credo che se è vero che si corre il rischio di diventare la foglia di fico o il Venerdì della situazione tutto sommato vale la pena correre il rischio, basta non accontentarsi di rimanere la foglia di fico.
Gli spazi che ci vengono dati per far sentire le nostre istanze sono così pochi che quelli che ci sono vale la pena prenderseli.

Autore:  ahimsa [ 30 dic 2007, 22:11 ]
Oggetto del messaggio: 

In Europa in cambiamenti avvengono a scoppio ritardato, e quasi sempre sono l'eco di quelli avvenuti negli Stati Uniti 50 o 100 anni prima.

In questo caso mi riferisco ai gruppi di interesse o di pressione (o "lobby", termine che stranamente in italia assume un significato dispregiativo tout-court).
Il linea di principio anch'io sono contrario alle rappresentanze particolari,
ma se si tiene conto del fatto che nelle liberaldemocrazie consolidate il potere di vertice è sempre più distante dai cittadini (malgrado grandi sforzi in senso contrario), ogni forma di rappresentanza che possa avvicinarlo alla base, che sia particolare o generale, serve in un certo senso ad avvicinarlo alla realtà del popolo "sovrano", ad informarlo delle richieste e dei stimoli provenienti da questo.

Sbagliato è invece trasportare questi "interessi particolari" ai vertici istituzionali che per loro definizione dovrebbero essere sopra le parti, in quanto chiamati a governare per lo Stato nella sua totalità.

Il multipartitismo/campanilismo estremo portano necessariamente al non governo, quindi alla non-rappresentanza, e/o alla rappresentanza dei soli interessi più forti, che non sempre sono "generali". Proprio come accade oggi in Italia.

Purtroppo in Italia è più facile fare un partito (con tutti i vantaggi economici che ciò [credo] comporta) che associarsi in un gruppo di interesse/lobby. Il Partito dei nuovi italiani è partorito dal conformarsi alla forma mentis dominante.

Presso le istituzioni comunitarie, che sono ovviamente distanti dalle realtà locali, le lobbies vengono ascoltate (in misura minore e meno consolidata di quanto accade negli Usa) perchè portano informazioni, expertise, trasmettono interessi, e le lobby più ascoltate sono quelle a respiro europeo, ossia quelle che rappresentano interessi più ampi e sovranazionali.

Pertanto avrei preferito una maggiore apertura delle grandi famiglie partitiche verso i "nuovi italiani", abbinatamente all'attività di gruppi interesse (preferibilmente sovranazionali).

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Non sarebbe opportuno bilinguizzare (o trilinguizzare) le parti principali del sito della rete G2, almeno nella parte del blog e in quelle che raccolgono i nostri principi, valori ed obiettivi :?:

Autore:  marcowong [ 30 dic 2007, 22:52 ]
Oggetto del messaggio: 

ahimsa ha scritto:
... Non sarebbe opportuno bilinguizzare (o trilinguizzare) le parti principali del sito della rete G2, almeno nella parte del blog e in quelle che raccolgono i nostri principi, valori ed obiettivi :?:

Sono d'accordo, I agree, 我同意, estoy de acuerdo, eu concordo,اوافق,Συμφωνω,Je suis d'accord,Я согласен

peccato che i traduttori automatici funzionino bene solo con le frasi brevi!

Autore:  ahimsa [ 30 dic 2007, 23:25 ]
Oggetto del messaggio: 

e chi ha detto di usare traduttori automatici?
quelli sarebbero necessari per il forum ma se si limita la traduzione alle parti "fisse" del sito, possiamo anche mettere all'opera le nostre intelligenze.
Se ognuno traducesse una parte nelle lingue che conosce, forse arriveremo anche a 20-30 idiomi :?: :wink:

Autore:  stefanoitalia [ 31 dic 2007, 03:42 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Voti?... vorrei ma non posso

Io sono contrario al diritto di voto..perchè influisce troppo sull'identità nazionale dell'Italia. Voi stranieri pagate le tasse(quando le pagate e non fate gli ambulanti, i delinquenti od altro) perchè avete dei servizi in cambio(molte volte avete più servizi voi di noi italiani). Il voto vuol dire invece
cambiare una società e non è giusto che l'ultimo arrivato sia messo sullo stesso piano di chi in Italia ci vive da decenni o da generazioni. Si vota solo quando si diventa cittadini. Adesso ci vogliono 10 anni..Io sarei più severo..10 anni più un test di cultura più la rinuncia alla cittadinanza di origine.Ti piacerebbe se un italiano cambiasse il volto dell'Albania senza conoscere le sue tradizioni? L'Italia non è un guscio vuoto..va rispettata!
Già adesso purtroppo a livello comunale voteranno i comunitari anche se niente sanno di quel posto..Perchè peggiorare la situazione facendo votare gli extra-comunitari(sarebbe incostituzionale).Inoltre la realtà comunale in Italia è piena di tradizioni e peculiarietà che lo straniero votante non saprebbe e non valorizzerebbe..
Ciò lederebbe solo l'identità nazionale e porterebbe alla nascita di clientele straniere e al multiculturalismo che in Olanda e Gb ha portato terrorismo(infatti in queste nazioni adesso anche solo per il visto si fanno test di lingua!)
Quindi già voi stranieri in Italia avete tantissimi diritti case scuole sanità anche di più di quanto contribuite pagando le tasse, ora volete anche cambiare il volto dell'Italia senza dare prima segno del vostro attaccamento alla nuova Patria? ma su..ora basta..con l'ingratitudine!!
saluti
clandestino ha scritto:
La rappresentanza politica degli stranieri è sempre stata una patata bollente che nessuno ha voluto prendere la briga di affrontare in modo serio. Forse perché è proprio il presupposto della prima frase leggermente poco chiaro e leggibile; uno che vive e paga tasse e tributi da più di 7/8 anni è ancora uno straniero?
Come tutte le persone, anche coloro che non portano un passaporto italiano, hanno bisogno di esprimere un loro modesto parere sulla gestione della vita pubblica della città e del paese in cui vivono. Sono sempre stato contrario a forme surrogate di rappresentanza che in questi anni sono proliferati in tutto il territorio nazionale, con scarsissimi risultati. Ritengo che la democrazia e la partecipazione alla gestione della res pubblica non si possano dare sotto forma di mini assaggino. Il gioco democratico affinché funzioni ha bisogno di regole chiare e semplici; quindi anche coloro che non sono italiani pretendono semplicemente chiarezza e certezza e non certo mancanza di severità. Mi è sempre piaciuto vivere in un paese dove l’unico comune denominatore di tutti fosse L’ESSERE UMANO nella pienezza della sua dignità. Per questo motivo non mi sono mai piaciute le forme associative nazionali, corporativistiche, regionali e quant’altro che fosse identificabile in una e una soltanto categoria di persone. Se una democrazia non gode di buona salute assistiamo alla nascita di formazioni politiche e associative del tipo : “ partito del sud”, “partito del nord”, “partito dei pensionati”, “partito delle casalinghe”, “partito degli scontenti” e via di questo passo. In questa galassia si inserisce anche uno dei partiti nuovi che sono nati nel panorama italiano; IL PARTITO DEGLI STRANIERI IN ITALIA, si fa chiamare anche il partito dei nuovi italiani. Ritengo che questa possa essere considerata come una sconfitta per tutti coloro che in Italia e ovunque cerchino di creare un mondo diverso, dove ci unisca il fatto di essere cittadini. Il governo, ma più in generale il paese, non ha mai avuto il coraggio di fare una riforma profonda della legge sulla cittadinanza e del diritto di voto alle amministrative per coloro che in questo paese ci vivono da un congruo numero di anni. Nello stesso tempo, la classe politica non ha saputo accogliere al suo interno potenzialità di persone che non fanno di cognome Rossi o Bianchi. Avere qualche straniero sparso in giro a occuparsi di immigrazione non vuol dire avere integrato nella vita di partito alcuni “non italiani”; si tratta semplicemente di una foglia di fico che copre un’arretratezza di una classe politica vecchia dentro. Far partecipare anche gli stranieri alle primarie del partito democratico, senza però introdurre il voto di preferenza, è un po’ come far candidare un’ italiano in Germania e pretendere che i tedeschi lo votino perché fa parte di un listone…Bisogna avere coraggio e smetterla di recitare il ruolo di Robinson e Venerdì in una specie di farsa che si autoalimenta in continuazione con tanti stranieri che salgono “acclamati” nei palcoscenici dell’ipocrisia. Vogliamo vivere in un’Italia in cui ogni nazionalità si fa un partito? Vogliamo che le strutture sociali di questo paese rimangano sempre vecchie nei comportamenti, mentalità e azioni?



pubblicato su altralbania.ilcannocchiale.it

Autore:  ahimsa [ 31 dic 2007, 09:19 ]
Oggetto del messaggio: 

Oh, ragazzino, STRANIERO A CHI?

In Italia sono considerati italiani i bisnipoti di un italiano, che sono nati e cresciuti e vissuti in Argentina, mentre una persona NATA qui o arrivata qui in età prescolare, che non ha scelto di emigrare, che frequenta tutta la scuola dell'obbligo (non in una madrassa ma in una scuola statale:!: ) e si LAUREA in Italia, tu lo chiami straniero?

Ma dove ti credi essere?
Non siamo sbarcati ieri con il gommone.
Un domani quelli come te e quelli come me prenderanno il gommone per andare in India o in Cina, e pure lì saranno trattati come stranieri. E' dappertutto così, ma ciò non è mica una giustificazione affinchè si continui a ragionare superficialmente come fai tu.

Autore:  clandestino [ 31 dic 2007, 15:16 ]
Oggetto del messaggio: 

un pò di rilassamento goliardico



Ipotetico prima parte di un test di conoscenza della cultura italiana.

1) chi è stato presidente della camera dei deputati (terza carica dello stato) nel 1994 ?

A – una pornostar
B – una soubrette
C – una conduttrice televisiva.

2) chi ha detto che “con il tricolore mi ci pulisco il c…o?

A – un ministro di origine straniera.
B – un ministro delle repubblica italiana.
C – il vice presidente del senato italiano.

3) Come si chiama il periodo in cui quasi tutta la classe politica italiana è andata sotto processo?

A – Paperopoli.
B – Calciopoli.
C – Tangentopoli.

4) Per entrare in una facoltà di medicina a numero chiuso in Italia cosa bisogna fare?

A – studiare.
B – pagare.
C – essere figlio di qualcuno importante, magari medico anche lui.
:lol:

Autore:  Cino [ 31 dic 2007, 15:29 ]
Oggetto del messaggio: 

clandestino ha scritto:
un pò di rilassamento goliardico



Ipotetico prima parte di un test di conoscenza della cultura italiana.

1) chi è stato presidente della camera dei deputati (terza carica dello stato) nel 1994 ?

A – una pornostar
B – una soubrette
C – una conduttrice televisiva.

2) chi ha detto che “con il tricolore mi ci pulisco il c…o?

A – un ministro di origine straniera.
B – un ministro delle repubblica italiana.
C – il vice presidente del senato italiano.

3) Come si chiama il periodo in cui quasi tutta la classe politica italiana è andata sotto processo?

A – Paperopoli.
B – Calciopoli.
C – Tangentopoli.

4) Per entrare in una facoltà di medicina a numero chiuso in Italia cosa bisogna fare?

A – studiare.
B – pagare.
C – essere figlio di qualcuno importante, magari medico anche lui.
:lol:


:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Autore:  cavallo [ 31 dic 2007, 16:33 ]
Oggetto del messaggio: 

mi associo al gioco di Cino e aggiungo qualche domandina dediata a certi laureati in giurisprudenza amanti del mutamento di nick per scavalcare chi li espelle:

5) in quale Paese venne eletto Presidente della Repubblica un "insigne" docente di Giurisprudenza che non parlava che in dialetto, faceva le corna alle manifestazioni ed era implicato in scandali tanto da doversi dimettere:

A- Italia;
B- Bostwana;
C - Isole Cayman.

6) quale Paese ha il 10% di parlamentari procesati o condannati che fanno leggi per salvare i presidenti del consiglio e gli avvocati di tali capi-cosca eletti a loro volta ministri?

A- Guinea Bissau;
B - Nepal;
C- Italia.

7) in quale Paese si fanno 3 condoni fiscali in una sola legislatura e si esaltano gli evasori da parte del presidente del consiglio che insulta quotidianamente per 5 ani magistrati?

A- Regno di Pippilandia;
B - Paperopoli;
C- Italia.

8) In quale Paese il razzismo é vietato per legge ma viene consentito di diffonderlo a ministri o ex-ministri, marescialli dei CC, media e perfino meschini camaleonti di nickname sui Forum delle seconde generazioni?:

A- Republica di Stefanopoli;
B - Italia;
C - Khazakistan.

Autore:  stefanoitalia [ 31 dic 2007, 17:11 ]
Oggetto del messaggio: 

[quote="clandestino"]un pò di rilassamento goliardico

Al tuo razzismo anti-italiano rispondo allo stesso modo:
Chi è il popolo che commette più reati in Italia? Gli albanesi!
Chi ha invaso la Puglia con una nave di 40000 persone nel 1991? gli albanesi!
Di che nazionalità sono le prostitute per le strade italiane? nazionalità albanese.
Quali sono di i due popoli ritenuti più arroganti e quindi odiati dagli italiani? i rumeni e gli albanesi(la tua arroganza sull'Italia è palese)

Non ti piace l'Italia, ti reputi superiori..ritornate in quel bel posto che è l'Albania..
invece di deridermi perchè non hai risposto alle mie osservazioni..
sei proprio un albanese..beve beve fumo fumo...
L'Italia è la sesta potenza industriale del mondo, 20esima per ricchezza pro/capite e da lavoro a voi stranieri..quindi rispettala..Inoltre noi italiani abbiamo creato magnifici palazzi e chiese...Ma vuoi mettere l'Italia con quell'insignificante Paese che si chiama Albania? e tu vorresti diventare italiano? sei il solito albanese arrogante e ingrato....

Autore:  stefanoitalia [ 31 dic 2007, 17:15 ]
Oggetto del messaggio: 

cinese...non fare il furbo eh?....

Autore:  stefanoitalia [ 31 dic 2007, 17:23 ]
Oggetto del messaggio: 

[Caro cavallo
lei è un venduto e un traditore..si vergogni a disprezzare cosi l'Italia che è un Paese ricco e industrializzato che garantisce diritti che altrove sarebbero impensabili..la manderei in Arabia Saudita...
Per la precizione il Presidente Leone fu assolto dalle accuse di corruzione e sui riti scaramantici beh le assicuro che al mondo c'è di peggio...
Noi razzisti? e i suoi amici africani o arabi? ma mi faccia il piacere il razzista verso l'Italia è lei si vergogni..
Inoltre caro signor Radica chic non è vero che tra i condannati al Parlamento ci siano criminali..ci sono anche persone accusate di reati di opinione o per multe..quindi reati minori che altrove nemmeno vengono perseguiti giudizialmente...
Io sono orgoglioso di difendere l'Italia..ma come fa a non vedere come il nostro Paese stia peggiorando per colpa degli immigrati..ma è davvero un venduto!!!

quote="cavallo"]mi associo al gioco di Cino e aggiungo qualche domandina dediata a certi laureati in giurisprudenza amanti del mutamento di nick per scavalcare chi li espelle:

5) in quale Paese venne eletto Presidente della Repubblica un "insigne" docente di Giurisprudenza che non parlava che in dialetto, faceva le corna alle manifestazioni ed era implicato in scandali tanto da doversi dimettere:

A- Italia;
B- Bostwana;
C - Isole Cayman.

6) quale Paese ha il 10% di parlamentari procesati o condannati che fanno leggi per salvare i presidenti del consiglio e gli avvocati di tali capi-cosca eletti a loro volta ministri?

A- Guinea Bissau;
B - Nepal;
C- Italia.

7) in quale Paese si fanno 3 condoni fiscali in una sola legislatura e si esaltano gli evasori da parte del presidente del consiglio che insulta quotidianamente per 5 ani magistrati?

A- Regno di Pippilandia;
B - Paperopoli;
C- Italia.

8) In quale Paese il razzismo é vietato per legge ma viene consentito di diffonderlo a ministri o ex-ministri, marescialli dei CC, media e perfino meschini camaleonti di nickname sui Forum delle seconde generazioni?:

A- Republica di Stefanopoli;
B - Italia;
C - Khazakistan.[/quote]

Autore:  stefanoitalia [ 31 dic 2007, 17:25 ]
Oggetto del messaggio: 

[quote="Cino"][quote="clandestino"]un pò di rilassamento goliardico

Cinese, invece di deridere l'Italia .pensa al tuo Paese, la Cina, piena di copioni, senza democrazia e senza diritti..super inquinata dove ogni giorno si fanno abusi edilizi 10000 volte peggio che in Italia...
Quindi non fare tanto il simpaticone e ringrazia l'Italia...

Autore:  stefanoitalia [ 31 dic 2007, 17:26 ]
Oggetto del messaggio: 

[quote="ahimsa"]Oh, ragazzino, STRANIERO A CHI?
SI per me è più italiano un figlio di italiani nato in Argentina che un figlio di indiani come te....

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