Nonostante l'avessi già vissuto molte volte, rivivo la frustrazione (il vaccino se esiste non fa ancora effetto) di ogni qualvolta ho dovuto ricominciare la trafila dei documenti. Prima c'era la trafila dei documenti per il permesso di soggiorno. Ogni volta vivevo questa incertezza se, ma soprattutto quando sarebbe arrivato il pds. La sensazione di non sapere cosa sarebbe stato di me, che scelte avrei dovuto prendere. Poi ogni volta che lo avevo in mano potevo far finta di nulla e cercare di non pensare che l'anno dopo avrei dovuto riavere le stesse paure, incertezze ed emozioni. Poi, sembrava che tutto fosse concluso. Avevo il diritto alla cittadinanza. Vedevo l'orizzonte. Si, lo sapevo che avrei dovuto aspettare 4 anni (in media, contro i 2 anni legali), ma ero disposta. Anzi eravamo disposti io e il mio marito che ha vissuto gli anni e anni di rinnovi di permessi. Era quasi fatta. Si trattava di avere un po' di pazienza. Cosi non è stato. La legge è cambiata, il diritto mi è stato tolto. Ora c'è e ora non c'è! Come un crudele trucco di magia. E quindi ora mi ritrovo che dovrei ricominciare tutto da capo. Le sensazioni sono le stesse. L'incertezza pure. Chi mi dice che non si faccia un altro trucco di magia in questo paese dove non vinco mai? Chi mi dice che prima o poi la spunterò. Chi mi dice che non passerò di nuovo per questo senso di ingiustizia, per questo senso di rifiuto? Oramai forse non è neanche una questone di identità, che me la vivo benissimo anche senza un pezzo di carta che attesti ottusamente che finalmente sono degna, ma è una questione di diritto. Voglio che sia un mio diritto di avere le stesse possibilità di ricoprire ruoli nel mondo del lavoro dei miei amici, di mio marito. Voglio essere uguale nei diritti sociali, civili e politici. Ma per farlo dovro rifare il percorso un'altra volta e chissà quante altre. E gli sforzi fatti fino ad ora sono stati i n u t i l i! Non ho ottenuto nessun risultato. Tutti questi anni di sforzi e nessun risultato. Tutte queste energie spese. Chissà che un giorno non debba più pensare di essere una "maganò"...
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