Ho scritto una mail. Ma si è cancellata...provo a riscriverla
Cari amici. Care amiche volevo: 1) Chiedervi scusa 2) Farvi capire 3) Spiegarmi a parole mie...che saranno sicuramente confuse.
Io oggi ho scritto un articolo per unità per fare un omaggio mio a Samira Mangoud. Io conoscevo poco Sam, ma quel poco mi è bastato per amarla. Era dolce, buona, cara, energica, una forza di 100000 leoni e tigri....ti dava energia Samira. Poi aveva capito cose incredibili sulla mia scrittura, mi ha scaldato il cuore con le sue parole su alcuni miei racconti. Uno scrittore scrive per una urgenza...perchè fa male qualcosa dentro... Per chi è originario i dolori non mancano. La scrittura mi ha aiutato a sopportarli, a gestirli, a credere che un'altro mondo sarà possibile per qualcuno. Volevo fare un omaggio a Sam e citare parte dello scritto di Lucia G, che mi ha scosso le viscere per la sua intensità emotiva, per la sua reale consistenza....e per tutto l'amore sincero che c'era dentro. Quindi ho scritto....impuliva come al mio solito. Solo dopo qualcuno mi ha fatto notare che poteva essere interpretato come una strumentalizzazione o poteva arrecare altro dolore. Io non volevo questo. Ci ho messo ore a scriverlo. Volevo essere leggera e rispettosa. Volevo dare un senso a qualcosa che mi aveva fatto male. Andare Domenica al funerale di Samira mi ha fatto sentire impotente. Mi sono arrabbiata tanto per questo sistema Italia che ci fa vivere e morire così male. è la stessa impotenza che provo quando Hassan, Abubakr, Farhan, ecc (i ragazzi rifugiati somali con cui sto facendo un lavoro di raccolta memoria) mi dicono "pwerchè il mondo ci ha fottuto così"? Ma poi vedi che nonostrante il mondo loro Hassan, Abubakr, farhan lo percorrono e lottano da veri avventurieri. Sono loro che mi hanno insegnato a non avere paura delle parole. Farhan (che si è fatto tre continenti, infiniti viaggi, prigioni in mezzo al Sahara), a dire di tutti i morti, di tutti i soprusi. Prima lo facevo timidamente, ora lo faccio con più energia. Io scrivendo di Samira volevo fare questo. Non strumentalizzare una tragedia. Ora però il senso di colpa mi invade e non ho trovato altro posto dove scriverlo. Vorrei voi capiste. Ci tengo. Quando è morto mio fratello l'ho scritto.....perchè ahimè le morti che ci attorniano sono sempre intrise di mille storie e soprusi subiti. Scusatemi per l'impulsività. Io sono la mia scrittura. è lei che mi forma l'identità. Somalia e Italia non mi formano così tanto quanto lei. Io so usare lei e vivo per lei. Non so esprimermi in altro modo. Scusatemi ragazzi, ragazze, giovani e meno giovani. Scusatemi, ma capitemi. Non volevo mancare di rispetto a nessuno. Volevo solo mostrare amore. Perchè alla fine è stato solo per amore. e spero che l'amore che io ho letto nelle frasi bellissime di Lucia possano essere un sussulto per chiunque le leggerà. Vi ringrazio per il tempo che mi avete concesso, per il tempo di questa lettura. Vi voglio bene e davvero continuate a lottare. Io da buona scrittrice sono un megafono, non sono costante, ma vi seguo e sono contenta che esistiate. Igiaba.
|