Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

Mille pensieri mi stanno passando in questo momento mentre passo le dita sui tasti, la mente è sommersa dai troppi interrogativi di cui purtroppo non avrò risposta.
Ancora una volta sono stata fregata dalla mia ingenuità, ancora una volta ho dovuto fare i conti con leggi ingiuste e discriminatorie.
Luglio 2008, me l'avevano promesso, avevano detto : se hai problemi con lo studio, ti facciamo il permesso per 2 anni in modo che tu possa partecipare ai progetti Erasmus, in modo che anche tu possa andare all'estero come tutti. Ed invece... Ed invece non è così, non è così ora. Permesso richiesto nel maggio 2008 e ritirato a dicembre con scadenza a maggio 2009. Permesso che mi dovrebbe assicurare lo status di regolarità. Sì, forse mi dovrei sentire una privilegiata dato che una carta ce l'ho, tesserino magnetico in formato bancomat da mostrare con orgoglio a tutti quelli che mi guardano con diffidenza che io non sono una "clandestina", se non fosse che io sono cresciuta in questo paese, se non fosse che io qui ci vivo ormai da 10 anni, se non fosse che ho fatto le elementari, le medie e le superiori qui, proprio qui, come tutti i "normali". A scuola mi hanno insegnato che gli uomini sono tutti uguali, invece da molto tempo so che non è così, ci sono i diversamente uguali e i più uguali in Italia, nel mio stato.
Ci sono persone che nascono qui e/o cresciute qui che non avranno mai la possibilità di essere alla pari degli altri, ci sono ragazzi e ragazze che saranno sempre prigionieri di questo paese, ci sono ragazzi e ragazze vittime dell'iter burocratico, ostaggi della nazione.
La verità è che io sono una di queste, io sono diversa, io sono italo-straniera, io sono italo-estranea, io sono figlia d'immigrata, io sono un invisibile. I miei bisogni non contano, le mie esigenze passano in secondo piano, le mie necessità non sono altrettanto necessitanti degli adolescenti italiani. Questa è la realtà. Sono stanca delle inutili attese, delle continue battaglie perse, dei sorrisi ipocriti che promettono ma non mantengono, delle parole vane spese al vento. Sono stanca di arrabbiarmi, di sperare senza risultati, di essere umiliata. Sono stanca di tutto. Sono troppo amareggiata e delusa dal mio paese, da questa Italia che non mi vuole, dalla nazione che imperterrito innalza una barriera fra me e i suoi presunti "figli doc", dall'Italia che mi esclude contrassegnando me sempre e comunque come "Altra".
Avrei voluto intitolare questo pezzo "incazzatura nera", ma sinceramente non riesco nemmeno ad esserlo, perché mi hanno imposto di essere adulta quando ero ancora una bambina e oggi, dopo 6 o 7 anni "trascorsi" nelle questure, negli uffici, nei dipartimenti per richiedere un pezzo di carta, ho capito che non ne vale la pena. Riesco solamente ad accennare un sorriso amaro. Tuttavia piango ancora, non di disperazione, ma di nervosismo. Piango perché non so cosa altro posso fare.
Le legge italiana è totalmente ingiusta.
La legge italiana è uguale per i più uguali.
Le legge italiana è indifferente al cambiamento sociale.
LA LEGGE ITALIANA DISCRIMINA I PROPRI FIGLI.
Dopo questa lunga riflessione, mi asciugo le lacrime e ricomincio la mia lunga battaglia.
E ricomincio a sperare…

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L'indifferenza è la peggior malattia dell'UOMO.

italiani "normali" , "doc"...
a me piace di più italiani "autoctoni" o "indigeni"

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Essere umano in divenire

effettivamente ci sono momenti in cui ci si sente cosi... un po' di meno rispetto agli altri... non poter fare 'erasmus, borse di specializzazione all'estero, fare il servizio civile, muoversi liberamente, usufruire dei contributi statali per comprarsi un portatile, fare corsi regionali, fare supplenza nelle scuole, ecc
Sono tanti gli esempi e ognuno di noi ne porta alcuni che l'hanno segnato piu degli altri. Quei desideri per i quali ci si è resi conto di essere "diversi", di "non poterlo fare" solo perchè la legge è ingiusta, mentre i nostri amici/conoscenti avevano tante di quelle opportunità da afferrare.
Poi ci sono altri momenti, in cui ci si rende conto che "noi" "per ora" alcune cose non possiamo farle, ma troviamo un modo o altro per fare delle esperienze simili, diverse, piu particolari, che ci arrichiscono e ci fanno crescere...ci fa crescere anche questo continuo trovare delle soluzioni, ci fa diventare più forti, più determinati.
E alla base c'è che in noi coesistono due o più culture che è una ricchezza enorme che spesso consideriamo un limite per le difficoltà buocratiche e legislative.
Dai Stellina, "noi" ci rialziamo sempre e non smettiamo mai di sognare

come ha scritto la sorellona, fatti forza.
dai che sei tostissima!

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Cinese fasullo

stellina, non so dirti quanto mi dispiaccia . solo che il mio cuore sanguina perché ti capisce e ricorda quanto lo Stato italiano sia miope.
spero che sarai domani all'aperitivo G2 perché così almeno ti possiamo non far sentire una reietta, un'isolata, l'ultima della fila a prescindere. con G2 puoi essere un gruppo e parlare di quello che pensi e quello che possiamo fare.

un abbraccio grande grande

Sono eperienze cm queste che ci rendono speciali e così determinati,
che ci rendono ragazzi scaltri e lavoratori.
Arrabbiarsi sempre,
Arrendersi mai.

Bacioni,Fady

E' una tortura psicologica...
Ma non abbatterti che non vale la pena

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Io sono la legge!!!

... ti capisco perfettamente...l'anno scorso è successo anche a me... la rabbia che ti rimane dentro è incancellabile, la libertà che ti tolgono è ingiustificabile, come faccio a sentirmi figlia di una terra che mi rifiuta e che mi crea ostacoli per farmi un dispetto??
quello che ci distingue e ci rende speciali è la tolleranza, la pazienza e la forza con cui non molliamo e nè molleremo mai...

quanta rabbia, quante lacrime versate... ma alla fine ci si rialza e si guarda al futuro, ai nostri sogni, agli obiettivi che ci siamo dati, e non puoi darla vinta a chi fa finta che tu non esista... tu esisti e solo continuando a lottare che dimostri quanto sia difficile sbarazzarsene di te... forse le nostre storie difficili, di dolore e sacrifici ci hanno resi più duri e testardi, pronti a sopportare ogni ingiustizia in attesa del giorno in cui avremo pace e giustizia...