Forum della Rete G2 – Seconde Generazioni

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 21 set 2008, 16:57 
Extra terrona
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Iscritto il: 03 lug 2006, 13:44
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Località: roma
Mentre eravamo a Milano per partecipare alla manifestazione per la morte di Abdul/Abba, manif. alla quale alla Rete G2 aveva aderito, ho sentito varie volte raccontare da alcuni figli di immigrati della Rete G2:

"mia madre ha detto: 'quello che è successo a quel ragazzo a Milano non ti riguarda...'";
"mio padre non riusciva a capire e ripeteva: 'cosa ha a che vedere con te la storia di quell'omicidio?'" ...

E' successo anche a voi in questi giorni di trovarvi a discutere animatamente con i vostri genitori (immigrati, prime generazioni, mamme, papà...) per spiegare cosa voleva dire per voi sentirvi toccare nel profondo dall'uccisione del giovanissimo Abba, figlio di immigrati, un italiano come noi?

Cosa ne pensate?


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MessaggioInviato: 22 set 2008, 14:24 
G2 Integrato

Iscritto il: 06 ott 2007, 03:51
Messaggi: 756
Località: roma
"..sono cose che non ti riguardano hai altre priorità.."

mia madre il giorno prima che io partissi me lo disse, che dire rimasi basita da questa frase.Inizialmente pensai fosse solamente la paura materna e comprensibile,la paura che il figlio si esponga troppo.
E mi sono domandata come mia madre,donna dalla mentalità aperta non abbia colto il segno nella mia decisione di partecipare,non abbia colto che Abba potevo essere io,poteva essere un membro di g2 e poteva essere il ragazzo della porta accanto..

..talvolta definendoci figli dell'immigrazione,figli di immigrati,sembra come se volessimo prendere distanze anni luce dai nostri genitori,dalla loro cultura che è anche parte della nostra,beh non è così credo che di base come i nostri coetanei "autoctoni" abbiamo e subbiamo lo scarto generazionale con i propri genitori..
..quindi cosa rispondi quando tua madre o tuo padre ti dice che non ti riguarda?!..
..io sorrido e non rispondo perchè so che mia madre fino in fondo non potrà mai capire il mio status di seconda generazione,il mio essere un pò di quà e un pò di là,un fiore ibrido,comprenderà in parte le lotte per essere considerati uguali agli altri nostri coetanei sulla carta ma anche nello spirito..
..e allora non mi resta che guardarla e sorridere e pensare che almeno una delle due si è semisalvata da questa corsa ad ostacoli..

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..e semmai parlai di me non fu mai parola che tu comprendesti..


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MessaggioInviato: 23 set 2008, 00:27 
G2 con doppia cittadinanza
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Iscritto il: 10 giu 2007, 10:11
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Località: Roma
devo dire che i miei stranamente non sono dispiaciuti del mio pensiero e partecipazione a riguardo...non credo che stavolta si poteva passar sopra, magari avendoli resi partecipi in passato di misfatti accaduti a me forse hanno capito, e poi perdere un figlio non ci arrivo a come si possa non capirne la gravita'.

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MessaggioInviato: 26 set 2008, 15:57 
G2 Integrato

Iscritto il: 07 ott 2006, 12:07
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Località: Toscana
nei genitori c'è una sorta di rassegnazione alla condizione di discriminazione. hanno perso le speranze e non credono più che con la mobilitazione o l'impegno attivo per i diritti si possa ottentere qualche risultato.. :cry:


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MessaggioInviato: 29 set 2008, 01:53 
Lavoratore a nero
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Iscritto il: 09 set 2008, 21:04
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Località: milano
cavoli a me succede una cosa diversa ...
io sono adottata, e in questa facenda sono io che non gli coinvolgo (i miei) in modo particolare . Gli ho giusto accennato io che mi sento una seconda generazione , e io ho tirato in ballo la morte di Abdul ... fosse stato per mia madre non ne avrebbe mai parlato . certo non era contrariata dal mio coinvolgimento ma ... in queste questioni io ho dovuto imparare e crescere da sola ... lei non mi ha mai detto che esisteva una cosa chiamata razzismo tanto meno mi ha spiegato cos'era nè messo in guardia . ho capito tutto da sola . come se non capisse che potrebbe capitare anche a me . dopotutto lei è italiana e bianca ma non tutto è dato per scontato perchè per me è diverso ma questo non sembra capirlo.
e allora io reagisco di conseguenza e mi faccio i fatti miei . e con lei non ne parlo perchè so che non capirebbe abbastanza. oppure mi dice << sì sì è proprio vero ...penso anch'io ...>> e poi torna a fare le sue cose.
penso che se capitasse a me di essere picchiata a morte per il mio taglio degli occhi e il colore della mia pelle ... lei sarebbe capace di chiedersi il perchè !
vabbè è sulle "nuvole" per il resto è una buona mamma cmq .


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MessaggioInviato: 29 set 2008, 18:30 
G2 con doppia cittadinanza
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Iscritto il: 10 giu 2007, 10:11
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Località: Roma
grande... sta a te ad accompagnarla in questo mondo.

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MessaggioInviato: 30 set 2008, 17:57 
G2 Integrato

Iscritto il: 27 mag 2008, 17:36
Messaggi: 544
Località: Roma
Io non c'ero alla manifestazione, tuttavia sono sicura che i miei non avrebbero mai voluto che io partecipassi.
Sono certa che non avrebbero capito.
I genitori sono rassegnati perchè hanno visto e subito troppo nella loro vita, au certo momento, si dice, si smette si sognare di cambiare il mondo e si accetta la realtà così come si presenta.La mia mamma dice sempre: quando cresci non penserai più così. Tuttavia io non posso concepire una vita senza sogni, una vita senza ambizioni, una vita senza quella luce che la mattina quando ti alzi dici sorridendo: bongiorno :D .
Sanno che è razzismo eppure si rifiutano di cambatterlo perchè l'indifferenza della gente intorno farebbe più male di una sconfitta. Allora vivono queste faccende come fatti quotidiani "normali", guardano, ascoltano,si voltano e ritornano alle loro mansioni.
La domanda è: e se fosse capitato a me?

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L'indifferenza è la peggior malattia dell'UOMO.


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MessaggioInviato: 30 set 2008, 19:34 
G2 con doppia cittadinanza

Iscritto il: 01 lug 2006, 21:34
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Località: Roma
Bè mica hai bisogno del permesso dei tuoi.
Te lo dice uno che è devoto ai suoi.

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Cinese fasullo


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MessaggioInviato: 01 ott 2008, 14:05 
Clandestino
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Iscritto il: 02 lug 2008, 13:11
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Località: Milan
PurpleWoman ha scritto:
...e allora non mi resta che guardarla e sorridere e pensare che almeno una delle due si è semisalvata da questa corsa ad ostacoli..

Come non quotarti?
Credo che quello che a volte può essere percepito come una sorta di rinnegamento delle proprie origini, della cultura dei nostri genitori, sia semplicemente l'affermazione di un nuovo modo d'essere, di "un'originalità" tutta nostra.
Guardando mia madre e mio padre (l'una "terrona" e l'altro "extracomunitario"), sono consapevole del fatto che la vita non ha, certamente, risparmiato loro discriminazioni, ma che, tuttavia, non possono provare e, perciò capire davvero, quella questione identitaria che per me non è solo fondamentale, ma anche necessaria.
Entrambi hanno una precisa identità e un'unica bandiera, nazione, cittadinanza in cui riconoscersi. Per questa ragione, per quanto possano sforzarsi, temo non potranno mai condividere appieno quello strano stato d'animo che mi spinge a sentirmi "un'esule" nel mio stesso paese.

Non penso, però, e mi permetto di parlare ad un livello più generale, che i genitori siano rassegnati. Sono convinta che nessun genitore possa perdere le speranze riguardo alla società e al luogo in cui ha deciso di far crescere i propri figli, ma che, invece, la sua speranza più grande sia che la loro vita trascorra tranquilla, lontana dai disagi, preoccupazioni e problemi, che hanno costellato la sua. La reazione dinnanzi ad una difficoltà, da parte di chi vive in un paese straniero, generalmente non si articola in uno sforzo di cambiamento dell'ambiente circostante ma nell'analisi delle opportunità di un rientro in terra natia. Forse deriva da questo il tentativo di relegare la morte di Abba ad un fenomeno di carattere prettamente individuale, ad un atroce caso che però ci rimane estraneo.

Sfortunatamente non sono riuscita a partecipare alla manifestazione, a cui però avevano deciso di prender parte anche i miei.

_________________
"... più l’uomo è desto, più all’Amore è cieco; esser desti, in Amore, è peggio che assopirsi..." Qays wa Layla


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