quoto quello che dice choom.
quello che volevo spiegare anche alla ragazza g2 che ho incontrato stasera ( etiope ? ) di nome akira ? cmq bella e con la quale mi scuso per il tono acceso nella discussione.
sicuramente andare a rubare significa anche rischiare spesso ahimè la vita e spesso l'imbecilità si paga anche troppo e ci dispiace troppo tardì.
se rubo dal turco col kebab , la borsa dal senegalese vucumprà o il biscotto dal tizio col camioncino il rischio potenziale di una reazione spropositata è lo stesso, la reazione di una persona davanti il pericolo/furto etc non c'entra con la razza ne sua ne dell'altro.
sicuramente non si giustifica il crimine e sicuramente deve essere punito, ma se uno fa il primo passo nell'illecito se è una persona matura deve sapere che rischia comunque qqsa, non tutti pensano ahimé di chiamare i carabinieri, ma l'istinto di farsi giustizia da soli è sempre più forte.
e partendo da questo, l'argomento della discussione era il fatto che non capivo onestamente che senso ha di fare la fiaccolata per uno di quale che non si sa ancora se effettivamente è un ladro oppure ci è capitato in mezzo per caso ( mi spiace contraddire la ragazza che candidamente ha ammesso pure lei di aver rubato le merendine, ma da queste parti, se beccati, queste cose vengono catalogate da un sistema giudiziario che sarà pure imperfetto ma è quello in uso, quindi che si ruba una gallina oppure milioni si è , tecnicamente, un ladro , ok, punibile diversamente, ma sempre ladro )
Sicuramente c'è un pendente su di lui , il morto, e finché lo stesso sistema giudiziario non chiarisce le cose come sono successe, sicuramente le domande tipo "ma chi ha mai visto i biscotti vicino al cadavere" non hanno semplicemente senso. Anche se dispiaciuti , non trovo senso alla compassione patetica o all' inventarsi un pestaggio a sfondo razzista da una disgrazia del genere, come dicevo.
E nello stesso spirito, non capisco il messaggio e l'interpretazione dei fatti in bella vista sulla vostra homepage
"Milano - Ucciso a sprangate per una scatola di biscotti, perchè visibilmente di origini straniere.
Abdul Guiebre, 19 anni, originario del Burkina Faso, un italiano come tanti, un italiano del presente. Forse ha rubato, una ragazzata perdonabile a 19 anni. Ma rubare dolci, se lo ha fatto davvero, e se ti considerano “straniero” non è più una bravata: in un lampo processato e condannato alla pena di morte da un commerciante e suo figlio"
Orsù, nel gruppo c'era anche un calabrese mi pare, poteva lasciar benissimo lui la pelle. E se capitava veramente così ?
abburell
( se non s'è capito ancora dal mio italiano imperfetto, sono ugualmente straniero, come voi, per sciogliere ogni dubbio )
choom ha scritto:
A me non stupisce nulla di tutto ciò...innanzitutto non si tratta di razzismo. Si tratta di una tragedia che sarebbe successa a qualsiasi persona che quei due mostri avrebbero avuto davanti. Quella persona avrebbe potuto essere un "Grassone di m..", uno zingaro del c*, un "terun de m*". Vi prego, non ci prendiamo in giro. La rabbia dell'essere umano, la violenza inizia prima che nei gesti, nelle parole. E si cerca di fare più male possibile al nostro "nemico". Quindi non strumentalizziamo quelle offese, che più che a fondo razzista vanno intese come offese, offese più crude possibili. Noi, di G2 non possiamo guardare a tutto ciò con la stupida ipocrisia del mondo occidentale. Anzi questa è tutta italiana. Ma vi rendete conto quanto insistono sul fatto che non è italiano? "del Burkina Faso con cittadinanza italiana..." ma stiamo scherzando? L'unico fine di questo casino è FARE NOTIZIA. A nessuno interessa veramente del ragazzo. Almeno noi, facciamolo. Senza pensare alle altre inutili stupidaggini passeggere. Quelle lasciamole a loro.
Abdul era un ragazzo. Non G2 o nero o italiano. Era un 19enne, con una vita davanti. Ora non c'è più. Pensiamo solo a questo. Questo è l'importante. Riposa in pace o meglio, ci becchiamo amico.