Se ti può consolare (so benissimo che non può) tra qualche giorno toccherà pure a me: non il permesso di soggiorno, che sicuramente non sarà pronto, neanche dopo 9 mesi, ma dovermi trovare faccia a faccia con quegli agenti in divisa, con quella chacchio di questura che apre 3 mattine a settimana per 3 ore, un ufficio pubblico ed il pubblico al suo servizio (e non viceversa); e dovrò ri-consegnare la trafila di fogli e cartacce - in duplice copia - ovverossia tuttò che 9 mesi fa inviai attraverso Poste Italiane, pagando profumatamente lo Stato e le Poste perchè mi facessero avere un misero pezzo di cartastraccia con cui è la valutata la mia esistenza.
Il mio appuntamento era il 1 luglio. Non ci sono andato.
Ho fatto esami ed ho lavorato. Sto lavorando tutt'ora. Non potevo andarci. E andarci a che pro?
Sentirmi dire "torna tra qualche mese", come han detto a mio fratello (1 anno e 7 mesi
ed ancora niente). Mio padre s'incazza con me "perchè non sei andato? non sei più un bambino, ormai queste cose puoi gestirtele da solo", si , già, me le gestisco da solo, ma loro se la prendono comoda e me la prendo comoda pur'io, loro non hanno fretta e non ho fretta nemmeno io.
Eternamente in rinnovo. Vite a scadenza - hai la consapevolezza di essere "datato" - ma senza la data di scadenza. Vite prese in ostaggio. Pagare per essere riscattati. Ed aspettare la fine dell'ora/mese/anno d'aria.
E rinunciare ad essere degli eguali.
No purpleWoman,
no cry.